Il Concorde 2.0: l’HyperJet?

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E gli orizzonti inesplorati della velocità umana, questo perlomeno quanto ci fa credere Arturo Zampaglione de La Repubblica, con un articolo ripreso senza correzione anche da altri pseudogiornalisti web, tipo DagoSpia. Si perché il giornalista de La Repubblica l’errore che fa lo fa sia nella versione stampata che in quella web, errore che ad oggi 8 agosto 2015 ore 00:02 resta imperterrito a futura memoria.
Cito:

Allacciatevi la cintura, tenetevi forte per il decollo verticale, bevete rapidamente la coppa di champagne e preparatevi ad atterrare a New York in poco più di un’ora o a Tokyo in meno di tre: questa è la promessa dell’Hyperjet, un aereo dall’aspetto fantascientifico capace di imbarcare venti passeggeri, di raggiungere 5500 chilometri l’ora, ossia quattro volte e mezzo la velocità della luce, e di rivoluzionare, secondo i piani della Airbus, tutto il mondo del trasporto aereo.

Su Tumblr se ne era accorto Spettri & Demoni che aveva postato copia dell’articolo cartaceo:

http://spettriedemoni.tumblr.com/post/126030373224/quattro-volte-e-mezzo-la-velocità-della-luce

QUATTRO VOLTE E MEZZO LA VELOCITÀ DELLA LUCE, mica bruscolini. Kepler 452-b stiamo arrivando.
Gentile Dott. Zampaglione, non me ne voglia, ma a tutto c’è un limite, in questo caso come ci spiega wikipedia:

Questo limite al nostro spazio fisico si appoggia alla struttura causale e c_0 costituisce una costante su cui si appoggia e articola tutta la teoria relativa alla dimensionalità dell’universo fisico osservabile, e in cui ci muoviamo. c_0 è velocità massima di tutte le particelle senza massa e dei relativi campi…
…Anche in questo caso, allo stato attuale puramente un costrutto teorico, c_0 rimane un muro invalicabile.
Benché nelle teorie fisiche, a tutto il XX secolo, tale velocità non sia quindi considerata superabile, e questo coerentemente con le osservazioni sperimentali, esistono situazioni, nell’ambito della meccanica quantistica, dove si osservano effetti istantanei, quindi di velocità infinita, come l’entanglement quantistico, dove, benché non si trasmetta informazione a velocità infinita, a velocità infinita si teletrasporta quantisticamente uno stato quantico. Gli effetti sono stati osservati sperimentalmente.

Forse voleva dire che è 4 volte e mezzo la velocità del suono…
Sia chiaro la cosa sarebbe epica, anche perché ad oggi la velocità massimo di un volo con piloti era quella del Lockheed SR-71, che si fermava a “soli” 3529,6 km orari.
La cosa mi ha incuriosito, c’è davvero un progetto di questo tipo? A parte la storia delle 4 volte e mezzo la velocità della luce, 5500 chilometri orari son tanti per un volo commerciale, come può esser fatto l’aereo? Come è pressurizzato? Come mantiene tale velocità? Che manovrabilità… insomma, tutte le curiosità che possono venire su di un progetto di questo tipo.
In Italia ne hanno parlato in tanti, tutti molto “sui generis” senza davvero raccontare nulla. Anzi a volte proprio dimostrando il non aver fatto alcuna ricerca in merito. Così il Giornale:

Dopo aver lasciato l’aeroporto la velocità salirà a Mach1 per poi spostarsi rapidamente verso Mach 4,5. In questo modo, prevedono gli ingegneri di abbattere i tempi di percorrenza. Al punto da dimezzare i tempi del Concorde. Più di una volta l’aviazione civile ha provato a lanciare i super-jumbo, ma a volte con risultati tragici. Tra questi due su tutti: il Concorde (ritirato dopo l’incidente in fase di decollo a Parigi nel 2000) e il Tupolev Tu-144 sovietico coninvolto nel disastro all’Air Show di Parigi nel 1973.

Risultati tragici? Io non vorrei dire, ma il Concorde con i suoi circa trent’anni di servizio, con un singolo incidente fatale è tuttora considerato il mezzo di linea più sicuro che abbia solcato i nostri cieli. L’aereo di per sé è stato per l’AirFrance un fallimento in termini di entrate, ma per la British Airways non è stato così. Ma le difficoltà di un volo del genere restano davvero tante. Esiste un mercato di passeggeri oggi disposto a stare seduto scomodo e stretto per poter volare in pochissimo tempo da A a B? Senza usufruire di tutte quelle caratteristiche che contraddistinguono le classi più elevate? Il manager che dovesse  salire su un volo del genere dovrebbe rinunciare al suo ufficio a bordo, in favore di poco spazio per le gambe e pochi ammenicoli. Tutto in favore del carburante e della aerodinamicità.
E difatti, mentre il Giornale non ne parla Zampaglione almeno su questo aveva detto una cosa giusta, l’aereo potrebbe trasportare 20 passeggeri, avete idea del costo del biglietto? Per ora parliamo di un brevetto depositato da due ingegneri dell’Airbus, Prampolini guarda caso sta lavorando con la stessa Airbus al Defence and Space Program a questo:
https://youtu.be/-Z2i8zC3tL0
Qui trovate un bell’articolo su phys.org a proposito del brevetto depositato da Prampolini.
maicolengel at butac.it