Il consiglio di Mia per guadagnare…


Ancora un post sponsorizzato che miete vittime sui social, i committenti sono sempre gli stessi, i “simpatici” amici di BitCoin Revolution.
Il post che circola sui social dedicato a chi ha qualcosa da investire è questo:

Il post mostra parte del volto (e della scollatura) di Mia Ceran, cliccando sullo stesso si finisce su una delle solite pagine fuffa realizzate dai soggetti che stanno spingendo gli italiani a investire (perdendo soldi) nel loro programma Bitcoin Revolution. Appare lampante che ci siano persone che ci cadono, l’impegno nel continuare a fare questo genere di post sponsorizzate non avrebbe senso senza un entrata. Ed è questo che mi preoccupa, quanti soggetti sono caduti nel giochino? Quanti soldi ci hanno rimesso? Non lo sapremo mai, perché difficilmente la gente denuncia, la vergogna di essersi fatti raggirare così è tale che sono sempre molto pochi quelli che si fanno avanti.
Ci vorrebbero trasmissioni come Striscia la Notizia, Le Iene, Report a occuparsi seriamente di queste cose, almeno si raggiungerebbe più facilmente il pubblico di disperati con voglia di facili guadagni che sono i potenziali clienti di questa gente.
Sarebbe anche bello vedere le testate i cui loghi vengono sfruttati senza nessuna remora denunciare quest’uso improprio:

Io fossi in una delle testate riprese qui sopra interverrei con la Polizia Postale quanto prima, l’uso di quei loghi dovrebbe essere vietato, e chi accetta annunci sponsorizzati che rimandano a pagine che li presentano dovrebbe cercare di evitare la cosa. Lo stesso vale per i soggetti che vengono citati e le trasmissioni. Da Mia Ceran a Silvio Berlusconi, da Quelli che il Calcio a Caffeina Magazine. Siamo seri, ci vuole così tanto per inserire nei filtri di un social network le parole Bitcoin Code e Bitcoin Revolution? Basterebbe filtrare tutti gli annunci che rimandano a pagine in cui quei termini appaiono per aver in parte ripulito la rete da quelle che non sono altro che catene potenzialmente pericolose per l’utente finale.

E invece siamo ancora qui a discutere di Fake News sui social…

maicolengel at butac punto it
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