I limiti dei campi elettromagnetici

Politici, lobbyisti, disinformatori seriali sanno benissimo come comportarsi per creare allarmismo nel pubblico generalista... analizziamo l'ennesimo esempio

maicolengel butac 8 Gen 2024
article-post

Ci avete segnalato un articolo apparso sul Blog del Fatto Quotidiano. Il giorno che la sezione blog (come quella magazine) del FQ verrà chiusa tireremo tutti un sospiro di sollievo. L’articolo, o post, che ci avete segnalato titola:

I limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico salgono: vince la lobby del 5g, perde la salute

Titolo tipicamente allarmista, come ci ha abituato l’autore del testo, Maurizio Martucci, uno dei fondatori del movimento Stop al 5G.

Di campi elettromagnetici qui su BUTAC abbiamo parlato più e più volte, al punto che lo stesso Martucci ci dedicò un articolo dove sembrava volesse sbufalare le nostre affermazioni e invece si limitava al classico attacco ad hominem che non trattava alcun fatto particolare, se non elencare chi in precedenza ci aveva querelato; chissà se aggiornerà il suo pezzo specificando che a oggi ognuna delle querele da lui citate è stata archiviata o siamo stati assolti.

Ma a noi non interessa parlare di Martucci, bensì solo trattare, come sempre, i fatti. E i fatti sono che sì, è vero che sono stati alzati i limiti delle onde elettromagnetiche in Italia, limiti che però, come spieghiamo da anni, sono inferiori a quelli usati nella maggior parte del mondo occidentale. E che anche con il nuovo innalzamento restiamo di molte lunghezze più in basso di quanto siano i limiti sul territorio europeo.

Vi siete mai domandati perché, varcati i confini nazionali, spesso la rete sia più stabile e veloce? Perché i limiti arrivano a 61 volts per metro, quando in Italia finora erano di 6 volt per metro e ora, grazie all’aumento, diventano 15 volt.

Quindi ricapitolando l’articolo esprime una posizione allarmistica, dando a intendere esistano rischi per la salute pubblica, senza considerare il contesto internazionale dei limiti di esposizione elettromagnetica e le evidenze scientifiche attuali. Sia chiaro, la cautela verso ogni cambiamento normativo che riguarda la salute pubblica è comprensibile. La chiave è bilanciare queste preoccupazioni con dati e pratiche consolidate a livello internazionale. Informazioni che invece le varie associazioni contrarie a questo innalzamento non riportano in maniera trasparente, giocando più sull’emotività e le paure di chi li segue che sulla scienza.

Triste notare che anche agenzie giornalistiche internazionali come Reuters siano inquinate dai comunicati stampa che vengono pubblicati senza alcuna aggiunta critica ai fatti, come nel caso di un articolo di ottobre pubblicato appunto da Reuters che riportava l’opinione del leader dei verdi Angelo Bonelli, omettendo completamente di evidenziare come appunto quell’aumento fosse piccola cosa rispetto ai limiti vigenti nel resto d’Europa.

Politici, lobbyisti, disinformatori seriali sanno benissimo come comportarsi per creare allarmismo nel pubblico generalista, pubblicare comunicati stampa solo perché arrivano da movimenti politici o associazioni riconosciute contribuisce all’information disorder. Ogni affermazione che viene pubblicata andrebbe inquadrata nel suo contesto con verifiche e analisi che permettano al pubblico di capire se quella riportata è solo una frase isolata, o se quanto riportato meriti attenzione.

La nostra Noemi è andata a parlare di bufale su 5G e onde elettromagnetiche negli studi di Giornalettismo, se non l’avete ancora recuperata qui (o qui se non frequentate Facebook) la sua intervista:

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.

Posizioni degli eserciti, zone d’interesse, confini che vengono “reinterpretati”. Le mappe sembrano essere diventate un’ossessione per il Cremlino. Questa paranoia, come già spiegato da Open, si è trasformata in un vero e proprio tentativo di censura da parte delle autorità moscovite nei confronti di un sito web italiano. All’inizio di novembre 2025, infatti, l’autorità russa […]

Beatrice | 16 dic 2025

Riprendiamo qui la trattazione della Rivoluzione Ungherese del 1956 iniziata nel precedente articolo, e in particolare di come essa venne riportata da alcune testate italiane. La foto in copertina è stata scattata da Erich Lessing. Potete trovare altre sue foto in questo articolo. Nella prima parte ci siamo soffermati su ciascuna delle fonti prese in […]

RC | 16 dic 2025

Era da tanto che non ci occupavamo di un servizio di Fuori dal Coro, ma la storia della famiglia del bosco ha portato alcune segnalazioni, tra cui un servizio di Raffaella Regoli che ci ha subito incuriosito. La trama pare la stessa di Palmoli: una famiglia che come unica colpa avrebbe quella di voler vivere […]

maicolengel butac | 05 dic 2025

Qualche giorno fa sul Times britannico si è parlato della famiglia di Palmoli. Lo si è fatto con questi toni: Italy gripped by family’s fight to live a simple life in the woods Nathan Trevallion and Catherine Birmingham were raising their three children quietly off-grid in Abruzzo. The dream went wrong when they ate poisonous […]

maicolengel butac | 04 dic 2025