Il ponte e il genio italico

PONTEDANIMARCA

Lo so, me l’avete già detto più volte, il pubblico che condivide questa robaccia su Facebook è fatto al più di ignoranti con una deformazione al dito, clikkano su condividi ogni qual volta gli viene richiesto, come se la cosa potesse fare la differenza.
Stavolta si parla di un ponte, costruito in Danimarca che unisce la penisola alla Svezia.
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Ponte che ci viene raccontato così:

Questo ponte si trasforma in una galleria. Collega la Danimarca con la Svezia ed è frutto di aziende e ingnegneri ITALIANI. Se fosse stato proposto in Italia sarebbero già insorti tutti! Ambientalisti, animalisti, clero, comunisti, lega del tartufo, sagra del muscolo ripieno, sindacato di base lavoratori dell’acquagym! Noi rimaniamo a guardare il mondo che cresce, sorseggiando uno sprtiz!

A parte gli errori ortografici causati probabilmente dalla foga con cui è stato scritto il post sui social network, bastano 5 minuti 5 di ricerca per accorgersi che il design del ponte è merito di:

  • Georg Rotne (architect)
  • Jørgen Nissen (engineer)
  • Klaus Falbe-Hansen (engineer)
  • Kaj Madsen (engineer)
  • Niels J. Gimsing (engineer)
  • Jørgen Gimsing (engineer)

Tutti cognomi tipicamente italiani non trovate? Ma magari mi sbaglio e intendevano dire che la costruzione è merito di qualche italiano…

Aerodynamic studies
  • Danish Maritime Institute
Consulting engineers
  • Gimsing & Madsen A/S
  • ISC Consulting Engineers A/S
  • Ove Arup & Partners
  • Setec TPI
Co-contractor
  • COWI Consulting Engineers and Planners AS
  • HOCHTIEF AG
  • Højgaard & Schultz a/s
  • Monberg & Thorsen
  • Skanska AB
  • VBB Anlägning

No, decisamente no, neppure tra i contractor vedo aziende da nomi italiani.
Sia chiaro, è verissimo che l’Italia ha sfornato fiori di professionisti che lavorano in tutto il mondo, ma non vedo l’utilità di raccontare bugie. Bugie che sono (per ora) state condivise quasi 40mila volte, da 40mila soggetti convinti che sia poco importante spacciare corrette informazioni, l’importante è tenere alta la bandiera italiana, anche quando a supporto c’è solo della gran fuffa.
La cosa che mi dispiace di più è che tra i tanti che l’hanno condivisa vedo amici e follower di Butac, come se non aveste imparato nulla in questi anni di demistificazione fuffa.
maicolengel at butac.it
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