Il Tar, i vaccini e la scuola
Sono tanti quelli che stanno condividendo articoli che raccontano di come una bimba, pur non essendo in regola con le vaccinazioni pediatriche, sia stata riammessa alla materna.
Purtroppo, come spesso accade in questi casi, la maggioranza di chi sta condividendo l’articolo non ha minimamente capito i fatti, o forse non vuole capirli.
Cerchiamo di fare chiarezza.
L’articolo che mi avete segnalato è de La Voce di Mantova e ci racconta:
Da lunedì 23 aprile si torna tra i banchi. E se non proprio tra i banchi, trattandosi di una scuola materna, per lo meno con i propri amichetti. Sì perché una bambina – uno dei quattro alunni della materna di Gozzolina che erano stati temporaneamente sospesi – tornerà a scuola già da lunedì. Così ha deciso venerdì 20 aprile il Tar di Brescia, con una decisione lampo presa nel giro di 24 ore dal ricorso presentato da una delle famiglie coinvolte nella vicenda.
Leggete con attenzione, dei quattro che erano stati sospesi, solo una è stata riammessa. A meno di 24 ore dalla presentazione del ricorso. Non vi viene da chiedervi perché? Non c’è una decisione giuridica, solo un fatto formale. Su quattro ricorsi uno è stato accettato, quindi si andrà a giudizio per considerare il caso. Ovvero, la sospensione da scuola è stata temporaneamente bloccata, fino a che non si riunirà il TAR e deciderà il da farsi. Gli altri tre ricorsi non sono stati neppure accettati, pur essendo anche loro bambini non vaccinati.
Quale è la differenza?
Che nel caso della bimba riammessa c’è un errore procedurale da parte della scuola. Errore che viene riportato anche da La Voce di Mantova, ma con pochissima enfasi.
…il tribunale amministrativo regionale bresciano ha riammesso la bambina a scuola sostanzialmente per due motivi: uno di ordine formale-giuridico, e uno di ordine invece più legato alle esigenze degli alunni di frequentare scuola e amichetti.
Sempre su La Voce di Mantova viene spiegato che:
Il ricorso vero e proprio verrà esaminato in camera di consiglio il 23 maggio.
Quindi come vedete i fatti vengono raccontati tutti, ma in un modo tale che possano essere usati in tono trionfalistico. Quando invece, per ora, si tratta solo dell’applicazione della legge. Tre su 4 non possono accedere a scuola perché non si sono attenuti alle regole per le vaccinazioni pediatriche. La quarta è riammessa per possibili errori procedurali da parte della scuola.
Perché dico possibili? Perché sempre la Voce di Mantova ci riporta parte del decreto, che purtroppo non ho ancora trovato pubblicato:
Con raccomandata del 4 settembre 2017, trasmessa il 5 settembre e ricevuta il 7 settembre, i ricorrenti hanno inoltrato all’Ast (ex Asl, ndr) di Mantova – polo vaccinale di Castiglione, una formale richiesta di fissazione di un appuntamento per la vaccinazione della propria figlia; copia della raccomandata, secondo quanto affermato dai ricorrenti, è stata consegnata alla scuola che non ha rilasciato attestazione di avvenuto deposito; secondo quanto sostenuto dai ricorrenti, l’Ast non ha fatto pervenire alcun riscontro
Purtroppo questa è la dimostrazione di quanta poca attenzione metta la maggioranza della gente nel leggere gli articoli. E di quanta poca attenzione mettano tanti giornalisti nello scrivere gli stessi articoli…
Nulla di nuovo insomma.
maicolengel at butac punto it
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