Khalid Chaouki, Klaus Davi e il Giornale

KLAUSDAVI-GIORNALE

Un po’ di sana disinformazione ce la passa il Giornale, tanto per cambiare, ma almeno stavolta la fonte non è il Daily Mail! No stavolta la fonte è un video in italiano che siamo TUTTI in grado di ascoltare e verificare.

Il Giornale ce la racconta così:

Prima ha attaccato il ministro degli Interni Angelino Alfano, a cui ha addossato “la responsabilità del mancato coordinamento delle risorse europee destinate ai Cie”.

Poi, parlando di scuola, ha preso a modello gli istituti bilingue tedeschi e inglesi: “dovremmo insegnare agli studenti italiani il cinese, l’arabo e lo spagnolo. “L’integrazione va costruita con una scuola che abbia dei reali obiettivi, che consenta ai nuovi italiani ormai cinque milioni, di integrarsi nella società – chiosa l’onorevole piddì – Il 10 per cento degli studenti è di origine straniera che però scolasticamente vive ai margini. All’estero i corpi insegnanti, penso all’Inghilterra ma tutti gli impiegati dello stato, consentono ai cittadini immigrati di dare un contributo alla vita civile. Da noi gli insegnanti immigrati sono quasi completamente assenti, le leggi sulla cittadinanza escludono i nuovi italiani. C’è un vizio di origine che implica l’esclusione e non l’inclusione”.

Ho ascoltato il video; nei primi 4 minuti si parla dei soldi destinati ai CIE da parte dell’Unione Europea, non vengono fatte accuse dirette, ma si spiega chiaramente che di milioni di euro dall’Europa ne sono arrivati tanti e che ancora non si è capito come sono stati gestiti,  si parla di mafia, di mancanza di vigilanza, di non pianificazione.

Commenti pacati, Chaouki dice che ha denunciato situazioni allucinanti, che in un paese civile non dovrebbero accadere; spiega che i primi titolari del controllo sono le prefetture, quindi il ministero dell’interno e in certi casi le denunce non sono state fatte per paura e ansia di ritorsioni.

Chaouki non attacca frontalmente gli enti locali, anzi, spiega che chi ci rimette di più sono proprio loro, che le volte che si è chiuso un occhio lo si è fatto per difendere certi posti di lavoro, per difendere alcuni eletti. Fino al minuto 8 del video non si è ancora fatto un nome che sia uno, eccetto quello di Crocetta, presidente della Regione Sicilia, piddino.

Quindi nei primi 10 minuti di chiacchierata Chaouki “se la prende” con suoi compagni di partito, spiegando bene che i problemi sono interni alla gestione delle risorse, evita il classico giochino dello scarica barile dando colpe ad altri (cosa che sarebbe lecita, visto che le colpe sono di tutti, e non solo di chi governa oggi)…e invece Chaouki la mette giù così:

…bisogna smetterla di piangersi addosso e cercare di capire dove sono finiti i milioni di euro che ci sono piovuti addosso dall’Unione Europea…

Al minuto 11 si passa a parlare d’integrazione a scuola, Klaus Davi incalza, in Germania ed Inghilterra si cerca di aiutare i ragazzi immigrati di seconda generazione ad integrarsi al meglio, e in Italia?

Chaouki spiega che per ora non abbiamo pianificato la cosa. Il 10% degli studenti è figlio d’immigrati e la politica fa finta di non accorgersene; spiega che la scuola dovrebbe aiutare i figli degli immigrati ad avere gli stessi strumenti dei loro compagni. La mancanza di questi strumenti fa si che i ragazzi nati in Italia ma figli d’immigrati, secondo Cahouki, spesso dopo la terza media scelgono scuole professionali, e da adulti saranno svantaggiati rispetto ai loro compagni.

Klaus Davi fa l’esempio della Germania, racconta che lui da figlio d’immigrati italiani in Germania era in grado di andare in scuole italo germaniche, scuole bilingue, nate non per ghettizzare, ma per integrare e aiutare chi non conosceva la lingua tedesca.  Chaouki continua asserendo che da noi basterebbe integrare la cosa nel doposcuola, aiutando coloro che non parlano bene l’italiano con corsi bilingue al pomeriggio. Davi insiste, fa l’esempio di Germania ed Inghilterra anche per quanto riguarda gli insegnanti, e l’integrazione degli stessi nel sistema. Spiega che è normale trovare insegnanti bi o tri lingue, ma anche poliziotti, funzionari, cosa che da noi è ancora molto lontana. Davi incalza, chiede chiaramente a Chaouki se non fosse il caso d’inserire anche da noi insegnanti di altra provenienza che non sia quella italiana.

Chaouki non dice SI li voglio, ma chiarisce che la figura esiste già, si chiama mediatore culturale, ma non si effettuano invetimenti sulla cosa non per mancanza di denari, ma perché  non si reputa importante.

In realtà ascoltando per bene tutta la trasmissione ci si accorge come sia Davi che spinge a parlare di scuole bilingue, ed è  sempre Davi a parlare di totale mancanza d’integrazione, prendendo ad esempio la propria vita, e non il contrario. È Davi  per primo ad affermare che imparare l’arabo o il cinese potrebbe essere un arricchimento anche per i bambini italiani, ed è sempre Davi a spingere sulla scuola bi/tri lingue per aiutare gli immigrati ad integrarsi.

Ma il Giornale che trasmissione ha ascoltato? Siamo circa a tre quarti dell’intervista e nessun nome oltre a Crocetta è stato fatto, quasi tutte le proposte sono fatte dall’intervistatore e non dall’intervistato.

Anche la parte finale è sempre portata da Davi che per primo chiede a Chaouki se non sia il caso che una RAI inizi un percorso d’integrazione, sempre prendendo ad esempio la Germania dove chi conduce il tg è d’origine turca.

Sono onesto, visto il giornalismo attuale integrare altra gente peggio non può fare…

Non amo Klaus Davi, non ho mai votato PD, i miei genitori comprano il Giornale tutti i giorni dai tempi di Indro Montanelli,  quindi leggere un articolo come quello di cui parliamo qui mi fa davvero cadere le braccia!