La carne di maiale obbligatoria in Danimarca

POLPETTEDANESI

Veloci come una gazzella, il Corriere ci informa, con solo un mese di ritardo, di quanto è successo in Danimarca:
corriere danimarca

Polpette di maiale ai figli dei migranti
Dove finisce l’accoglienza danese
Viaggio nella cittadina di Randers, Jutland, dove un’ordinanza obbliga «ogni residente
o ospite a mangiare carne di porco», servita anche nelle mense e negli asili

Per fortuna che il Corriere ha a disposizione un inviato: tempismo e precisione sono importanti per un quotidiano nazionale. Peccato che le informazioni siano tardive e tecnicamente sbagliate.

«Onde limitare l’affluenza e l’influenza dei migranti, ogni residente o ospite di questa città deve mangiare carne di maiale». L’idea è venuta a Frank Norgard, brizzolato consigliere comunale del Df, il partito di estrema destra danese, che mentre cammina tra le case in legno del centro storico ribadisce la bontà delle sue intenzioni. «Vogliamo che i bambini nati in Danimarca possano nutrirsi del nostro piatto nazionale anche in futuro, preservando così l’identità del cibo danese».

Il voto sulla introduzione della obbligatorietà della carne di maiale è stato concluso il 18 Gennaio 2016: 16 voti favorevoli e 15 contrari. Ma favorevoli a cosa? Secondo voi è possibile per una amministrazione comunale obbligare i residenti a mangiare carne di maiale? Ovviamente no e, per quanto le posizioni di estrema destra abbiano un peso importante, la questione dei migranti è una questione parziale, ma ci arriviamo dopo.
Innanzitutto

At the council meeting Monday. January 18, 2016 adopted the Liberal Party and the Danish People’s Party a formulation clarifying what local meal programs must offer:- the municipal institutions with food provision ensures Danish food culture as a central part of the offer – including serving pork on an equal footing with other foods. – ensuring everyone a healthy and balanced diet where no one is forced to eat something contrary to one’s attitude or religion. – institutions ensures flexibility which takes into account the requirements of allergy sufferers, religion, diabetes, etc. (google translated)

Cioè

… gli enti comunali che offrono servizio mensa devono servire piatti tipici danesi – compresa la carne di maiale in maniera equilibrata con gli altri cibi – assicurando a ciascuno una dieta sana ed equilibrata, dove nessuno sarà obbligato a mangiare qualcosa in contrasto con la propria religione e abitudine alimentare. Verranno assicurata flessibilità tenendo in considerazione le richieste in merito ad allergie, intolleranze, religione, diabete, ecc.

Nessuno sarà obbligato a mangiare carne di maiale, ma le mense pubbliche saranno obbligate a servire maiale. Nei menù dovranno esserci obbligatoriamente piatti tipici danesi che si basano sulla carne di maiale. È così difficile da capire? A me sembra di no. Qui potete seguire l’iter della ordinanza. L’11 di Gennaio l’emendamento che impedisse un opt-out per certi cibi è stato bocciato:

Jens Peter Hansen tabled an amendment which proposed first point is replaced with “that municipal institutions with food provision ensures Danish food culture as a central part of the offer – there must not be a general opt-out of certain foods.” The proposal was rejected by 5 votes against

Quindi i bambini a scuola in Danimarca NON verranno ingozzati di carne di maiale dai messi comunali, ma potranno scegliere tra alternative. Come si adegueranno le mense è da vedere – e qui un inviato potrebbe anche andare a verificare nelle scuole, punto cruciale del discorso, come si stiano comportando. Come dicevo prima, la questione della “guerra delle polpette” va avanti da anni.
Innanzitutto si chiama “guerra delle polpette” – frikadellekrigen- perché il piatto tipico più rappresentativo di questa faccenda sono le polpette danesi frikadeller, solitamente realizzate con un mix di carne di maiale e manzo.

Dal 2013 ad oggi in Danimarca è stata un questione di portata nazionale a ritmi alterni, soprattutto dopo che alcuni istituti hanno cominciato a togliere il maiale dai menù. Questo fenomeno però sembrerebbe molto limitato

While there are no official numbers on how many public institutions that ban pork, in 2013 it was estimated to be about 30 out of 1,719.

Per quanto riguarda la città di Randes il problema è scoppiato poco tempo fa

According to Randers Amtavis, the local blow-up of the meatball war began last spring when it was discovered that one daycare institution in the city did not include pork on its lunch menu.
City councilman Kasper Fuhr Christensen said that there was no record of a single parent complaining about the lack of pork and told Jyllands-Posten that the whole thing was “a problem that was created out of thin air”.

Quindi dopo che una mensa ha deciso di rimuovere la carne di maiale dal menù, e senza che nessuno se ne fosse lamentato, i politici locali hanno deciso di introdurre l’obbligo della carne nel menù. Chi difende questo provvedimento si rifà al classico discorso della “identità nazionale”: ovviamente sulla definizione di dieta tipica danese noi non abbiamo alcun diritto di parola, ma è una cosa così strana? Se domani in Italia le mense cominciassero a togliere la pizza o la pasta come la prenderebbe la gente? È ovvio che la politica nella faccenda ha un peso importante, ma se viene lasciata la libertà di scelta mantenendo il maiale nel menù è davvero una questione così grave?
In Danimarca, come in tutti i paesi europei, il problema dell’integrazione è un tema caldo, e neanche lì sono immuni dalle bufale: pochi giorni prima di questa ordinanza il ministro della integrazione (!) ci è cascata raccontando un aneddoto di alcuni suoi conoscenti che decisero di spostare la figlia in un istituto privato dopo il ban della carne di maiale dalla scuola frequentata. Peccato che NESSUNA scuola nella città di Aalborg abbia tolto la carne di maiale dalle mense.
Se viene garantita la libertà di scelta nel menù non esiste alcun problema. Ancora una volta il giornalismo dimostra quanto sia facile raccontare male una storia.
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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