La Germania, i bambini e COVID-19

Oggi trattiamo una notizia che è di qualche tempo fa, ma evidentemente sta circolando in questi giorni grazie alla fine del lockdown più o meno in tutta Europa. La trattiamo perché sulla base della notizia sono poi usciti meme italici che in qualche modo la riprendono in salsa italiana. La notizia è apparsa sul sito del giornalista Cesare Sacchetti, La Cruna dell’Ago.

Titolo:

In Germania, lo Stato toglierà i bambini alle famiglie che non firmeranno il certificato anti-Covid

Che è più o meno la stessa cosa (ma in salsa italiana) che riportano i meme che vi dicevo sopra:

Si tratta in entrambi i casi di malinformation (disinformazione diffusa in malafede), messa in circolo di proposito da persone a cui fa gioco il fatto voi viviate con la paura. Perché è con la paura che si riesce a manipolare al meglio l’opinione pubblica. Paura dello straniero, paura del governo, poco cambia…

Vediamo le cose meglio. Nell’articolo di Cesare Sacchetti si fa riferimento a un documento tedesco pubblicato il 16 maggio 2020 con le linee guida per la riapertura delle scuole. Sacchetti fa un giochino classico, cioè riprende parti del documento aggiungendo sue personali opinioni. Questo è un trucco che vediamo usare spesso e volentieri. Si parte da una base reale e verificabile da tutti, ci si aggiunge quello che serve a indignare, e il gioco è fatto. Poco conta che nei documenti citati quanto riportato non sia presente, tanto i lettori non vanno quasi mai a verificare.

Nel testo che Sacchetti riporta non viene affatto detto che le famiglie che non firmeranno il certificato vedranno lo Stato portare via i loro figli. Se Sacchetti fosse stato onesto avrebbe dovuto spiegare che i bambini senza certificato non potranno essere ammessi in classe. Non che verranno portati via. Ma Sacchetti è in malafede, basta vedere cosa scrive verso fine articolo, in un aggiornamento che ha pubblicato dopo che altri evidentemente avevano notato la sua malafede. Così scrive Sacchetti:

Aggiornamento: delle persone, alcune in evidente malafede, hanno messo in dubbio l’autenticità di quanto scritto nell’articolo e il fatto che il governo possa arrivare togliere i bambini dalla custodia delle famiglie. Questo il testo originale in tedesco dove il governo della Sassonia avanza espressamente questa ipotesi in caso i genitori non presentino il modulo firmato dove dichiarano che i loro figli non hanno sintomi da Covid:

“Sofern sie dem nicht nachkommen, ist die Schule in letzer Konsequenz verpflichtet, das ordnungsamt einzuschalten-bis hin zu einer Inobhutnahme Ihres Kindes.”

La traduzione in italiano più corretta fatta con il contributo di un madrelingua tedesco è la seguente:

“Se non si obbedisce a questo, la scuola, in ultima analisi, è obbligata a informare la prefettura, fino a una possibile presa in carico (o in custodia) del vostro bambino”.

Peccato che ometta, come tipico degli avvelenatori di pozzi, la frase che precede quella che riporta. Il tutto, in tedesco, dice così:

Ab dem 25. Mai 2020 darf die schule kein kind ohne eine tagesaktuell unterschriebene gesundheitsbestatigung aufnehmen. Sie als Eltern sind verpfilchtet, Ihr Kind umgehend von der schule abzuholen, wenn ihre unterschrift fur den konkreten tag fehit. Sofern sie dem nicht nachkommen, ist die Schule in letzer Konsequenz verpflichtet, das ordnungsamt einzuschalten-bis hin zu einer Inobhutnahme Ihres Kindes.

Che tradotto:

Dal 25 maggio 2020 alla scuola non sarà consentito accettare bambini senza un certificato sanitario firmato quotidianamente. Come genitore, sei tenuto a ritirare immediatamente tuo figlio da scuola se la tua firma non è disponibile per il giorno specifico. Se non riesci a farlo, la scuola è in definitiva obbligata ad informare la prefettura – fino a prendersi cura di tuo figlio.

Quindi il succo è che se mandi tuo figlio a scuola senza aver firmato il certificato sei tenuto ad andarlo a riprendere. Se non lo fai, ovviamente, la scuola che non potrà farsene carico durante le ore di lezione dovrà comunicare l’episodio alle autorità. Ma non questo non ha nulla a che vedere con il suo stare bene o male, ma solo con la tua negligenza come genitore. Negligenza che oserei dire possiamo vedere anche in un giornalista come Sacchetti, che invece che tradurre tutta la frase ne riporta solo una parte.

La stessa cosa possiamo dire per le regole italiane, che oltretutto per ora non sono state pubblicate, quindi fatico davvero a capire gli autori del posterino che circola.

Il testo del posterino italiaco, realizzato da qualche disinformatore seriale, riporta:

A settembre quando riapriranno le scuole se trovano vostro figlio con la febbre secondo il protocollo COVID studiato da quei delinquenti di Stato i dirgenti (sic) scolastici non chiameranno voi ma il 118 e poi chissà.
A casa mia lo definiscono sequestro di persona.

Genitori andate in direzione e fatevi dare copia della circolare COVID e diffidate la scuola a praticare qualsiasi attegiamento  simile.

I colleghi di FACTA (Pagella Politica) hanno già trattato questo fantomatico protocollo COVID-19, spiegando che:

Come verificabile attraverso l’apposita sezione del ministero dell’Istruzione, non esiste alcuna circolare (o «protocollo») «Covid» relativa allo svolgimento delle attività scolastiche a partire dal prossimo mese di settembre. Le uniche informazioni in nostro possesso arrivano da un documento redatto dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus, intitolato «Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico».

Se avete amici che hanno condviso il posterino italiano o l’articolo di Sacchetti, chiamateli, sedetevi con loro a un tavolino virtuale e cercate di fargli capire perché si tratta di informazioni non affidabili che non vanno condivise. Senza litigare, senza alzare la voce, voi non siete come i tanti Sacchetti in giro per la rete, siete migliori.

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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