La macchina del fango – Giuseppe Conte e il PD

Mi avete segnalato un messaggio che circola su Whatsapp, stavolta si parla di Giuseppe Conte:

SE PENSAVAMO CHE GIUSEPPE CONTE FOSSE IL PROFESSORINO PIOMBATO GIU’ DAL CIELO PER CASO, ci siamo sbagliati e di parecchio.
Grazie agli archivi internet, grazie anche (tocca dirlo purtroppo) a Radio Radicale che conserva un grande archivio di file di votazioni e commissioni parlamentari, salta fuori che Giuseppe Conte faceva parte, come PARTE ATTIVA, del Pd da tempi immemori. Quindi non solo un professore qualsiasi che votava a sinistra.. no. Stava proprio tra gli scranni del Parlamento italiano e manco lo sapevamo.

Faccio infatti riferimento ad una votazione risalente alla SEDUTA N°79 DEL 18 SETTEMBRE 2013 in cui si eleggevano componenti laici di Magistrature speciali
GIUSEPPE CONTE IN QUELLA VOTAZIONE, FU ELETTO CON 383 VOTI FAVOREVOLI RESPONSABILE PER LA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA.
Si tenga conto che quell’anno (2013) la maggioranza di governo era di Centro-Sinistra e in Aula c’erano all’incirca 430 deputati a larghissima maggioranza Pd.
Giuseppe Conte quindi, non è uscito casualmente dal cilindro di Bonafede a maggio 2018.. E’ invece SEMPRE STATO SOSTENUTO E PROPOSTO (a maggioranza bulgara), DAL PARTITO DEMOCRATICO! Non bastasse: dietro a Conte c’è la continuità di Andreotti e del defunto Card. Silvestrini, mentore riconosciuto da Conte stesso (che qualche giorno fa prese parte ai funerali del cardinale).
Ecco perchè il Movimento 5* a maggio scorso bocciò la proposta della Lega di nominare Premier un altra persona.
Le garanzie erano già state date.
Conte da ragazzo studiò nel Collegio Universitario Nazareth. Il collegio è una fondazione del card. Silvestrini (il cui rettore era l’attuale Parolin!). L’intento del collegio è di ‘allevare’ futuri avvocati che nel mondo avrebbero fatto gli interessi del Vaticano.
Silvestrini era grande amico di Andreotti, grandissimo amico di Prodi. Da sempre considerato il ‘padre spirituale’ della Sinistra.
Infine: Silvestrini fece con mani e piedi per scomunicare mos. Lefevbre forzando Giovanni Paolo II.
Ci sono esperti vaticanisti (anche dall’estero) che dicono che Conte in Italia è il professore PIU’ INTRODOTTO E PIU’ APPOGGIATO DAL VATICANO. Ovvero: l’avvocato dei gesuiti.
Il post è scritto col tono complottaro a cui siamo ben abituati, questa frase:
Grazie agli archivi internet, grazie anche (tocca dirlo purtroppo) a Radio Radicale che conserva un grande archivio di file di votazioni e commissioni parlamentari, salta fuori che Giuseppe Conte faceva parte, come PARTE ATTIVA, del Pd da tempi immemori.
Fa sembrare che tutto sia una cosa segreta, ma in realtà la votazione a cui si fa riferimento non è nascosta, non è che senza gli archivi di Radio Radicale non salterebbe fuori, è presente sul sito della Camera, come più o meno tutte le votazioni delle ultime legislature. Nulla di segreto, nulla di celato. Ma non prova in alcuna maniera che Giuseppe Conte facesse parte del PD. Anzi, nel resoconto stenografico (linkato sopra) presente sul sito della Camera dei Deputati appare chiaro come i nomi siano stati scelti dai membri della Conferenza dei presidenti come riporta Simone Baldelli (ex Forza Italia, poi PDL):
…noi ci siamo dati ieri in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo l’impegno a pubblicare i nomi sul sito. Abbiamo fatto pervenire nei tempi giusti alla Presidenza della Camera i nomi di ciascun gruppo parlamentare che, seppur con qualche piccolo ritardo, sono stati comunque pubblicati, anche per assicurare non soltanto, come è competenza della Camera, la verifica dei requisiti di idoneità delle figure candidate e per evitare casi di possibile omonimia, ma pure per un aggiuntivo elemento di trasparenza che io credo sia apprezzabile e vada sottolineato in quest’Aula, perché è stato un elemento di convergenza, sia della volontà dei gruppi, sia della Presidenza della Camera stessa.
Andavano eletti due componenti del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, seguendo le regole Giuseppe Conte era candidabile, la legge è l’86 del 1982 che all’articolo 7 specifica che debbano essere eletti professori universitari in materie giuridiche, o avvocati, con più di 20 anni di esercizio professionale, Conte e Mantini (l’altro candidato eletto) rispettavano questa norma.
Nulla di quanto riportato nel post che circola su Whatsapp è segreto, basta leggersi la pagina wikipedia di Giuseppe Conte, ma la tecnica è la stessa usata in altri casi: dare a intendere per indignare.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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