La Sharia in “Inghilterra”

(Anche se sarebbe corretto parlare di Regno Unito, ma l'ignoranza dilaga!)

Da qualche settimana, come vi abbiamo già raccontato, vediamo un ritorno di vecchie notizie disinformative che magicamente sembrano di nuovo circolare in forma più o meno virale. Cambiano le facce che le raccontano, cambiano le tecnologie e le piattaforme sui cui vengono condivise, ma non cambiano gli obiettivi: convincere gli italiani che l’estrema destra sia l’unica preferenza da esprimere alle prossime elezioni per difenderci da immigrati sempre più cattivi e violenti.

Il video che ci avete segnalato oggi è questo:

Voce e volto sono quelli di Isabella Tovaglieri, parlamentare europea della Lega. Ce lo segnalate condiviso sulla bacheca di un tizio che lo pubblica con queste parole:

Non è importante sapere chi è la persona che denuncia questa cosa in questo video.
Poteva essere anche quel brutto rospo della Schlein o quella minus habens della Greta Thumberg. L’importante di questa denuncia è il contenuto. Per quanto mi riguarda io sarò poco coninvolto in questa orribile fine, perché tra 10/15 anni o sarò morto o sarò rincoglionito (a proposito mia moglie mi assicura che già il sentiero l’ho imboccato). Ma per i nostri figli e per i nostri nipoti sarà veramente dura dover sottostare all’inevitabile predominio islamico. Secondo me si potrebbe fare ancora qualcosa, ma non si può più ignorare la cosa. Rifletteteci ….

Onestamente fossi la moglie di uno che si esprime così più che del rincoglionito gli darei direttamente il benservito, ma la vita sentimentale del signore ci interessa poco, quello che ci interessa è il video da lui condiviso.

Per chi non avesse voglia di guardarsi i due minuti di video abbiamo fatto la trascrizione del testo (e ne abbiamo fatto correggere la punteggiatura all’IA):

…arrivati in Inghilterra negli ultimi anni, gridano a gran voce: “Sharia in Inghilterra!”.
Per chi non lo sapesse, la sharia è la legge islamica basata sul Corano, un testo a tratti incompatibile con i diritti umani, con la libertà di parola, e che nega la parità tra uomo e donna.

Questo è il risultato delle politiche immigrazioniste e assistenzialiste portate avanti dai governi britannici, che per anni hanno accolto milioni di persone — focolai di nuovi arrivati — nella speranza che si adattassero al modello occidentale.
Molti di questi immigrati, infatti, non si sono integrati: hanno sfruttato i benefici del generoso sistema anglosassone e ora chiedono, senza più timore, l’applicazione della legge islamica nel cuore dell’Europa.

E purtroppo, stanno riuscendo nel loro intento.
Molte importanti città inglesi sono governate da sindaci di origine islamica, e i tribunali islamici che applicano la sharia sono già centinaia.
Le moschee crescono a un ritmo impressionante: sono già 1.500, con alcune aree del Paese dove le minoranze sono ormai maggioranza.

Tutto ciò è accaduto in meno di vent’anni.
Tra qualche anno, quelli che oggi sono preoccupanti slogan si trasformeranno in realtà.
Quando una minoranza non si integra, ma cresce e acquisisce potere politico e legittimità, i propri rappresentanti vogliono imporre la propria visione del mondo, in netto contrasto con quella occidentale.

E questo è ciò che sta accadendo in Inghilterra, dove il presente è inquietante e il futuro ancora più buio.

Non possiamo permettere che l’Italia segua la stessa strada.
Dobbiamo difendere i nostri valori, le nostre radici, la nostra identità.
L’Europa è nata come culla di libertà, civiltà e pluralismo.
Non possiamo svenderla nel nome di un buonismo cieco e di un’accoglienza indiscriminata e irresponsabile.

Mi auguro che anche la sinistra si degni, di fronte a queste immagini, di prendere coscienza della realtà, facendo fronte comune per difendere, insieme a noi, i valori dell’Occidente.

Allarmismo generico e impreciso

Tovaglieri, come Sardone prima di lei, fa un classico video populista che non affronta realmente un argomento specifico, ma parla genericamente di sharia in Inghilterra. Sarebbe bello che chi pretende di fare il politico pagato dalle tasse di tutti i cittadini usasse le parole nella maniera corretta. Chi protesta nel video urla “Sharia for UK”, e UK – in italiano Regno Unito – non è un sinonimo di Inghilterra. Sarebbe un po’ come se un londinese sentendo un coro “giustizia per l’Italia” lo traducesse con “giustizia per il Veneto”. Ignoranza crassa, non che ci aspettassimo alti livelli culturali in questi video populisti, ma almeno l’ABC della geografia andrebbe studiato e riportato nella maniera corretta.

La Sharia in UK

Detto ciò, in UK non c’è una richiesta sistemica e diffusa dell’applicazione della Sharia; esiste un gruppo radicalizzato di nicchia che da anni fa proteste simili, ma è appunto una minuscola nicchia radicale, che è stata messa fuori legge in UK già dal 2011.

Quello che è invece vero e documentato sono gli Sharia councils, ovvero uffici in cui esperti delle leggi musulmane aiutano a dirimere dispute familiari o matrimoniali. Si tratta però di uffici privati, che non hanno alcun valore legale o vincolante per la legge britannica. Sono paragonabili ai tribunali rabbinici per gli ebrei ortodossi. Giusto perché lo sappiate, quello rabbinico esiste in Italia fin dal 2008.

Il Corano incompatibile coi diritti umani

Frase islamofoba che parla alle pance dei propri elettori: tutti i testi sacri presentano versetti problematici, anche quelli della religione che Tovaglieri sta difendendo. L’interpretazione dei suddetti passaggi dipende dal contesto culturale, storico e giuridico; bollare una fede intera basandosi sugli estremismi di una sola parte è puro populismo.

O vogliamo forse dimenticarci di Lot che offre le sue figlie ai “delinquenti omosessuali” per proteggere due angeli che erano andati a trovarlo? Offerta di stupro accompagnata dalla decisione di Dio, lo stesso Dio che Tovaglieri rispetta e difende, che secondo le sacre scritture decise di trasformare in statua di sale sua moglie, colpevole soltanto di essersi guardata le spalle. Questo è compatibile coi diritti umani?

O ancora, cosa ne pensa Tovaglieri del genocidio di Amalec e la sua gente? Secondo Esodo 17:13 furono sterminati grazie al “bastone di Dio” che permise a Giosuè di passarli tutti a fil di spada.

O ancora, Deuteronomio, 24:1 ci racconta che se nostra moglie non ci è più gradita o abbiamo trovato in lei qualcosa che non ci piace, basterà che scriviamo un libello di ripudio, glielo consegniamo e la mandiamo fuori di casa, così avremo divorziato. Altro che avvocati e spese di mantenimento.

Questo giusto per portarvi alcuni facili esempi di come anche le nostre sacre scritture, lette e applicate alla virgola, oggi sarebbero un filino poco compatibili con quelli che riteniamo diritti inviolabili.

Non si integrano

Nessuno nega che esista un problema legato all’integrazione, sia in UK come in tanti altri Paesi europei; peccato però che esistano studi che spiegano che a contribuire al problema sono proprio video come questo di Tovaglieri. Vi riporto da uno studio del 2023:

I musulmani intervistati nello studio si sentono britannici e vedono la Gran Bretagna come la loro casa. I più giovani, rispetto alla prima generazione, si sentono meno isolati socialmente.
Ma con la crescita dei discorsi e dei pregiudizi contro i musulmani, molti di loro hanno iniziato a sentirsi esclusi, come se fossero ospiti non voluti nel proprio Paese. Sanno bene che, proprio perché musulmani, devono fare più fatica degli altri per dimostrare di appartenere alla società. Questa continua pressione rafforza in loro la sensazione di vivere da stranieri nella loro stessa casa.

Molti immigrati si integrano, lavorano, pagano tasse e contribuiscono al PIL britannico. Non neghiamo le difficoltà ma nemmeno i tanti successi di integrazione. Video come questi, invece, a cosa contribuiscono?

I tribunali islamici NON governano le città

Tovaglieri vuole dare a intendere qualcosa di assolutamente falso, e che lo faccia dalla sua posizione di europarlamentare pagato dalle tasse di tutti i cittadini europei è a nostro avviso gravissimo. Non ci sono tribunali islamici in UK, lo abbiamo spiegato poco sopra. E i sindaci musulmani sono stati votati in maniera trasparente da una popolazione di cittadini britannici, senza che ci siano mai stati dubbi sulla legittimità del voto.

Le moschee crescono a un numero impressionante

Tovaglieri forse ignora che in UK i musulmani vivono – e cercano di integrarsi – da oltre un secolo: la prima moschea britannica risale infatti alla fine del 1800, che oggi ce ne siano 1500 o 2000 non mi sconvolge tanto specie visto che ci sono circa 40300 chiese cristiane. Ma la comunità cristiana rappresenta circa il 46% della popolazione britannica, quella musulmana il 6,5%; se i numeri dei luoghi di culto rispettassero queste percentuali dovrebbero esserci oltre 5000 moschee in UK.

Il ricorso al noi contro di loro

Tovaglieri sa benissimo quel che sta facendo: radicalizza i propri elettori esattamente come accusa gli integralisti musulmani di fare coi loro seguaci. Purtroppo questo modo di fare non porta mai buone cose. Oltretutto la cultura occidentale non è mai stata un monolite inamovibile, ma è sempre stata ibrida, in costante evoluzione, frutto di tantissime contaminazioni. Probabilmente, però, durante le lezioni di storia e geografia a scuola l’europarlamentare si occupava d’altro.

Concludendo

Il video è un classico caso di finta denuncia, fatta per parlare alle pance dei propri elettori senza portare specifici casi ma generalizzando, come da copione populista. Fa ricorso a paure e bugie per costruire una narrazione tossica basata principalmente sullo spauracchio dell’invasione. Ripeto, sembra di esser tornati al 2014 quando cominciammo a trattare questo genere di disinformazione qui su BUTAC, sono passati undici anni, ma le modalità sono sempre le stesse.

maicolengel at butac punto it

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