La Verità e le statistiche sugli incidenti

La disinformazione che parte da dati noti e corretti li travisa si chiama malinformazione

Oggi facciamo davvero in fretta, anche perché quanto di cui stiamo per parlare non è che necessiti di vere e proprie “sbufalate”. Su La Verità il 25 gennaio 2024 è stato pubblicato un articolo dal titolo:

A 30 all’ora più incidenti e più feriti

L’articolo, a firma di Francesco Bonazzi, riporta i dati ACI sull’esperimento di Olbia e la circolazione a 30 km/h. L’articolo è un attacco aperto nei confronti di Matteo Lepore, che ha istituito la stessa limitazione di velocità anche a Bologna, dove è sindaco.

L’articolo presenta questa infografica:

I dati a cui si fa riferimento sono del 2020, 2021 e 2022, e come racconta Bonazzi il numero di incidenti tra il 2021 e il 2022, anni in cui si è andati ai 30 all’ora, sono aumentati del 21%, i feriti sono aumentati del 30,8%. Numeri che fanno impressione, non trovate? Quello però che non viene messo in evidenza dall’infografica è che nel 2020 abbiamo circolato di meno, fatto meno vacanze, riempito meno strutture alberghiere, intasato meno le strade, come mai? Perché nel 2020 eravamo nel primo lungo anno della pandemia, tra lockdown e zone rosse. Che ci sia stato un aumento di incidenti e mortalità negli anni successivi in cui si è via via tornati alla normalità è cosa assolutamente normale e attesa. Perché nell’infografica questa cosa non viene riportata? Perché non riportare anche i dati del 2019 e del 2018 per fare un giusto confronto? Probabilmente perché ci si accorgerebbe che il numero di incidenti del 2019 e del 2018 è superiore a quello del 2020. Ma così l’informazione non servirebbe allo scopo di dare a intendere cose che non sono.

E infatti ben ci si guarda dal citare il dossier come invece ha fatto il Corriere il 24 gennaio, che guarda caso titolava in maniera diametralmente opposta:

Il limite di 30 km all’ora, ecco il dossier: “Meno vittime, meno smog, più sani”

Articolo che riprende lo stesso identico dossier di cui parla La Verità, ma con conclusioni assolutamente diverse da quelle cavalcate dal quotidiano diretto da Belpietro. Il Corriere riporta le parole del sindaco Settimo Nizzi che aveva introdotto la norma dei 30 all’ora già nel 2021:

I dati ci dicono che è cambiata la tipologia degli incidenti prima erano causati soprattutto dalla velocità, adesso avvengono soprattutto per distrazione oppure per mancato rispetto della precedenza. Lo dico da medico, anzi da ortopedico: a 50 all’ora si muore. A trenta no.

Non crediamo sia necessario aggiungere altro, la disinformazione che parte da dati noti e corretti li travisa si chiama malinformazione, non ci sorprende venga usata da La Verità anche su una tematica come quella della velocità in strada.

maicolengel at butac punto it

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