L’art. 65 della Costituzione

PREMESSA:

Io non sono un costituzionalista, ma solo un blogger, che cerca di riportare corretta informazione facendo uso di fonti che ritengo autorevoli e verificate.


Come sempre ci troviamo di fronte a un’informazione che va molto di fretta, forse un po’ troppo. Mi spiego meglio.

La Stampa titolava ieri mattina:

Nomina ministri, tutela risparmio e garante della Carta: nel discorso di Mattarella gli art.92, 47 e 65

Nel testo vengono riportati i tre articoli citati. Il 92 e il 47 sono esattamente come riportato nella nostra Costituzione.

L’articolo 65

Il 65 invece viene riportato così:

Articolo 65: “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato.

Rappresenta l’unità della Nazione e ne garantisce l’indipendenza e l’integrità. Vigila sul rispetto della Costituzione. Assicura il rispetto dei trattati e degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia a organizzazioni internazionali e sovranazionali”.

Invece, sul sito del Senato, viene riportato così:

Articolo 65:

La legge determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di deputato o di senatore [cfr. artt. 84 c. 2104 c. 7122 c. 2135 c. 6].

Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due Camere.

La parte che riguarda i compiti del Presidente della Repubblica è quella che va dall’articolo 83 all’articolo 91, e non si fa menzione di trattati se non all’articolo 87:

Il Presidente della Repubblica e’ il capo dello Stato e rappresenta l’unita’ nazionale.

Puo’ inviare messaggi alle Camere.

Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.

Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.

Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.

Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.

Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.

Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere.

Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.

Presiede il Consiglio superiore della magistratura.

Puo’ concedere grazia e commutare le pene.

Conferisce le onorificenze della Repubblica.

Il testo riportato da La Stampa non lo trovo da alcuna parte, non solo sul sito del Senato, ma anche su altri, come AltaLex, che riportano anch’essi la Costituzione integrale.

Se cerco il testo dell’articolo citato da La Stampa trovo, sul sito della Camera dei deputati, una pagina che riporta le stesse parole come articolo 65:

il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato. Rappresenta l’unità della Nazione e ne garantisce l’indipendenza e l’integrità.  Vigila sul rispetto della Costituzione. Assicura il rispetto dei trattati e dei vincoli derivanti dall’appartenenza dell’Italia ad organizzazioni internazionali e sovranazionali

Anche se in altra bozza che inquadrava tutti i compiti del Presidente della Repubblica fanno riferimento a un articolo 68.

Articolo 68 che sulla Costituzione in vigore recita:

I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.

Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza.

Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.

Houston, we have a problem

O meglio, il problema è facilmente risolvibile, quel testo che appare sul sito della Camera è un testo che fa riferimento a delle proposte fatte dalla Commissione parlamentare per la Riforme Costituzionali nel 1997, proposte fatte, approvate dalla commissione ma mai andate in porto come modifiche (e la confusione tra art. 65 e 68 è sempre parte di quelle bozze).

Si tratta di un testo non in vigore

Citarlo come se lo fosse non è corretto. Sotto vari governi si è tentato di modificare la Costituzione, ma l’unica grossa modifica fatta è stata quella del 2001 approvata con referendum costituzionale a ottobre 2001 sotto il Governo Berlusconi, quando fu rivisto il Titolo V concernente regioni, province e comuni. I successivi tentativi, pur seguendo l’iter corretto non sono passati al referendum o non sono arrivati proprio alla votazione.

Perché è importante?

Ho già visto tanti usare quel testo di un articolo non presente nella nostra Costituzione per sostenere il Presidente Mattarella. Ma come ho già tentato di spiegare il Presidente ha agito seguendo la Costituzione, senza nulla che gli possa venire recriminato. Diffondere quello che potremmo definire una bufala (che sarà sicuramente un errore in buona fede ma errore rimane) crea un precedente. Chi vuole attaccare la scelta del Presidente potrà farlo dicendo che è una bugia che esista quell’articolo, minando la granitica certezza di chi l’avrà usato in supporto al Presidente.

Oltretutto, se quel testo diventa virale, tra un anno quando si cercherà articolo 65 della Costituzione sarà molto facile che escano tutti i link farlocchi che rimandano a un articolo differente da quello al momento in vigore.

So di un nostro lettore che ha cercato di fare notare la cosa nella sezione commenti dei quotidiani che l’avevano riportata, senza successo. I suoi commenti pare siano stati cancellati. Io conto che si tratti di pre-moderazione, ma al momento non sono ancora saltati fuori. Spero davvero che le cose siano chiarite nel migliore dei modi.

Anche Il Fatto Quotidiano riportando le parole di Mattarella era caduto nell’errore, poi corretto (senza evidenziare la cosa in alcuna maniera), in origine riportavano:

…Confessa di non parlare “a cuor leggero”, ma di farlo anteponendo “a tutto la difesa della Costituzione e dell’interesse della Comunità nazionale: quella dell’adesione all’euro è una scelta di importanza fondamentale per le prospettive del nostro Paese e dei nostri giovani. Se si vuole discuterne lo si deve fare apertamente e con un serio approfondimento anche perché è un tema che non è stato in primo piano nella recente campagna elettorale”. E’, tradotto, l’articolo 65 della Carta che dice che il capo dello Stato “assicura il rispetto dei trattati e degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia a organizzazioni internazionali e sovranazionali”….

Mentre nella versione online ora c’è scritto:

Confessa di non parlare “a cuor leggero”, ma di farlo anteponendo “a tutto la difesa della Costituzione e dell’interesse della Comunità nazionale: quella dell’adesione all’euro è una scelta di importanza fondamentale per le prospettive del nostro Paese e dei nostri giovani. Se si vuole discuterne lo si deve fare apertamente e con un serio approfondimento anche perché è un tema che non è stato in primo piano nella recente campagna elettorale”. Qui Mattarella ha voluto far valere gli articoli 87 che affida al capo dello Stato il ruolo di ratifica dei trattati e 117, che affida il potere legislativo allo Stato e alle Regioni “nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”. La Corte costituzionale da tempo ha poi fatto ricadere sull’articolo 11 la “limitazione di sovranità” conseguenza dei trattati comunitari.

Dando un’interpretazione decisamente più corretta delle parole del Capo dello Stato.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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