Le bugie sono un peccato mortale

VACCINI-FAMIGLIACRISTIANA

Come ormai ben sapete, qui su Butac abbiamo particolarmente a cuore la corretta informazione sui vaccini. Per questo motivo ci troviamo oggi a fare il punto all’articolo comparso su Famiglia Cristiana negli scorsi giorni. Il titolo non lascia spazio a equivoci:

CROLLO DEI VACCINI PEDIATRICI? I DATI LO SMENTISCONO

Comincio subito con il dirvi che il titolo è di per se una bugia. Ma capiamo insieme perchè.

L’ultimo rapporto sull’argomento è dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), di marzo scorso ‒ peraltro accessibile a tutti poiché disponibile sul sito del Ministero della Salute ‒ che rende note le percentuali sulle vaccinazioni pediatriche relative al 2013, tutte superiori al 95%, livello al di sotto del quale è opportuno che le autorità intervengano per recuperare i punti persi: Da quanto appare, solo quelle non obbligatorie risultano inferiori al 95%.
2013
Coperture vaccinali in età pediatrica nel 2013. Dati aggiornati al 29 luglio 2014.

Ora nel rapporto menzionato si trova l’appendice 1 che vi ho riportato sopra. Come potete vedere i tassi di vaccinazione sono superiori al 95% per tutti i  vaccini obbligatori e siamo molto felici di ciò. Ma possiamo allora descrivere l’andamento dei tassi lungo un periodo di tempo più lungo?
Assolutamente si. Innanzi tutto, questo rapporto è il 4° di una serie, quindi possiamo rifarci ai dati analoghi pubblicati nelle precedenti versioni. Qui di seguito i dati aggiornati al 2012 che rispecchiano i tassi di vaccinazione nel 2011 (fonte: Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini 2012)
2012
Dati del 2011, aggiornati al 12 ottobre 2012

Mentre qui di seguito abbiamo sempre gli stessi dati ma presi dal primo rapporto pubblicato, in cui si possono vedere i valori dal 2000 al 2009.
2009-2010
Coperture vaccinali dal 2000 al 2009

Per comprendere al meglio questi dati bisogna capire che si tratta di valori percentuali calcolati su un gruppo di bambini pari circa a 500.000 unità. Questo valore è quello del tasso di natalità in Italia e si va a vedere ogni biennio quanti dei bambini nati risultano vaccinati ai 24 mesi.
Come possiamo vedere il trend risulta negativo per tutti i vaccini. Prendiamo un esempio che vale per tutti, il vaccino per la Polio (in alcune tabelle è indicato come Polio, mentre in altre come POL3).
Nel 2000 risultavano vaccinati il 96,6% dei bambini, nel 2009 il 96,1%. In questo lasso di tempo il valore è rimasto pressochè costante. Ma se guardiamo ai dati del 2011 vediamo che il valore scende a 96,4% per poi ridursi al 95,4% presentato dall’ultimo rapporto, quello menzionato dall’articolo di Famiglia Cristiana.
In questo possiamo vedere un trend negativo. Vorrei far notare che avendo il gruppo una numerosità di 500.000 bambini, ogni punto percentuale conta al proprio interno 5.000 bambini. Abbiamo quindi un calo dal 96.6% del 2009 al 95,4% del 2013 del 1,2%, quindi circa 6000 bambini in meno che risultano vaccinati. Parliamo di una piccola cittadina.
Inoltre cercando su google tassi di vaccinazione e ministero della salute possiamo ottenere una tabella della situazione vaccinale aggiornata, ma non ancora completa che ci descrive la situazione al 2014 (fonte Ministero della Salute).
2014

Premetto che questi dati sono ancora parziali in quanto mancano parte dei dati della Sardegna, ma possono essere utilizzati per poter vedere se il nostro trend viene confermato. Inoltre sono a disposizione di chiunque abbia la curiosità sul sito sopra elencato.
Cosa possiamo vedere? Riferendoci sempre al vaccino anti Polio (ma il discorso si può ampliare a tutti gli altri casi) osserviamo che al 2014 i tassi di vaccinazione confermano il trend negativo e si scende sotto la fatidica soglia del 95% arrivando al 94,71%.
Capite che guardando i dati nell’insieme complessivo si ottiene la reale situazione in cui ci troviamo?
 
Voglio inoltre porre l’attenzione è questa frase:

Sottolineiamo ancora che nel solo 2013 i decessi sono stati 8, e le reazioni gravi superiori a 400.

Per capire meglio cosa intendo vi invito a leggere la nota introduttiva al rapporto, ben evidenziata e visibile per chiunque la cercasse.
 

nota introduttiva
Nota Introduttiva alla lettura dei dati

 
Come viene ben definito, le reazioni avverse segnalate attraverso la farmacovigilanza passiva (cioè una farmacovigilanza che risponde alle segnalazioni che vengono fatte) sono da considerare in quanto si manifestano in coincidenza della vaccinazione. Ma questo non basta come prova che vi sia una correlazione causale tra reazione avversa e vaccino. Di stabilire questo si occupa poi la farmacovigilanza attiva con studi creati ad hoc.
Detto questo abbiamo 8 casi di decesso segnalati nel rapporto risalente al 2013. Andando a vedere questi casi si può osservare che si tratta sempre di persone oltre i 60 anni, con diverse patologie e in trattamento per le stesse da lungo periodo. Il discorso è quello del Fluad, non c’è alcuna correlazione casuale se non una coincidenza temporale. Si tratta di persone con molte morbidità a cui è stato somministrato il vaccino antinfluenzale e che sono deceduti per cause esterne alla vaccinazione.
reazioni avverse 2013
Descrizione degli otto casi con esito fatale (2013)

In ogni caso non è stato riportato nessun caso di decesso di bambini dopo la vaccinazione.
Inoltre per quanto riguarda le reazioni gravi la maggior parte si è risolta spontaneamente e si hanno avuto solo pochi casi di reazione allergica che hanno richiesto un trattamento sanitario. Questo perchè in queste segnalazioni viene mandato tutto ciò che viene osservato dai medici in correlazione temporale con i vaccini. Si tratta di dati che permettono agli addetti al settore di comprendere se i vaccini hanno dei pericoli per la popolazione. Da qui, voglio ripetermi, si parte con studi per vedere se oltre a una coincidenza temporale esista realmente una correlazione causale.

Detto ciò non voglio soffermarmi sulle elucubrazioni in cui continua l’articolo per un semplice motivo. Se voglio ragionare devo saper usare i dati.
Ricordo che a catechismo dicevano che dire bugie è peccato, forse qualcuno dovrebbe ricordarli anche a quelli di Famiglia Cristiana.
PA
#TeamVaxItalia #IoVaccino No alla #disinformazione

Prossimi alla conclusione dell’articolo abbiamo ricevuto una lettera che vogliamo condividere con voi da parte del Dott. Stefano Zona, specialista in Malattie Infettive, AOU Policlinico di Modena.

Egr. Direttore Sciortino,
Le scriviamo in merito all’articolo comparso sulla vostra testata online il giorno 1 novembre dal titolo “CROLLO DEI VACCINI PEDIATRICI? I DATI LO SMENTISCONO” a firma di Alessandra Fabbretti.
Questo articolo è ricco di imprecisioni e affermazioni non correttamente supportate dai dati, diversamente dai vostri articoli che sono generalmente ben costruiti.
 
Innanzitutto, la Fabbretti scrive: “L’ultimo rapporto sull’argomento è dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa)1, di marzo scorso ‒ peraltro accessibile a tutti poiché disponibile sul sito del Ministero della Salute ‒ che rende note le percentuali sulle vaccinazioni pediatriche relative al 2013, tutte superiori al 95%”, cosa non vera in quanto stando ai dati del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_tavole_20_allegati_iitemAllegati_2_fileAllegati_itemFile_0_file.pdf) le medie nazionali sono tutte al di sotto del 95%. La Fabbretti sembra affrontare il delicato tema delle coperture vaccinali in modo piuttosto superficiale:

  1. non cita minimamente il dato più importante, cioè che le coperture vaccinali differiscono enormemente da Regione a Regione (ad esempio, la copertura vaccinale per la poliomielite è del 97% in Lazio, mentre nella provincia autonoma di Bolzano è crollata a un pessimo 88%);
  2. continua a distinguere tra “obbligatori” e “raccomandati” (“Da quanto appare, solo quelle non obbligatorie risultano inferiori al 95%”), mentre il Piano Nazionale vuole superare questa antiquata distinzione, retaggio di una sanità concepita e distribuita in modo molto diverso da come è attualmente. A questo proposito, vale la pena riprendere l’intervento di audizione in Commissione Affari Sociali del prof. Signorelli, presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, in data 26 ottobre: una spiegazione molto esaustiva e sintetica del nuovo calendario vaccinale (http://webtv.camera.it/archivio?id=8514&position=0)
  3. tra i bistrattati vaccini raccomandati, è presente anche il vaccino anti-morbillo. È necessario ricordare che l’Italia si è ufficialmente impegnata nelle campagne vaccinali per l’eradicazione del morbillo già nel 1998 (http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_normativa_86_allegato.pdf), mentre la Fabbretti non cita minimamente i tassi di vaccinazione in calo ovunque nel nostro Paese, rendendo di fatto pressoché inutili gli sforzi fin qui sostenuti.

 
Altra grave imprecisione è l’affermazione “Nello stesso rapporto Aifa vengono riportati anche i dati relativi alle reazioni avverse e ai decessi da vaccino antinfluenzale (che abbiamo già trattato nel dossier che famigliacristiana.it vi ha dedicato) e di altri tipo: 8 morti e 433 reazioni gravi”: la Fabbretti sorvola in modo acritico sulle modalità con cui i dati di farmacovigilanza post-marketing vengono raccolti. Vale la pena sottolineare che il rapporto stesso (http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/RapportoVaccini2013_0.pdf) inizia con una Nota introduttiva alla lettura dei dati: “Le reazioni avverse segnalate attraverso i sistemi di vigilanza passiva, rappresentano dei sospetti e non la certezza di una relazione causale tra prodotto (vaccino) somministrato e reazione. Infatti alcuni eventi possono essere interpretati come reazioni avverse perché si manifestano in coincidenza temporale con la vaccinazione”.
 
Continuando con le gravi imprecisioni sostenute dalla Fabbretti, vale la pena citare: “Tornando alla recente querelle sull’importanza di vaccinarsi, un articolo di Vittorio Demicheli dell’organizzazione Cochrane Colaboration apparso qualche giorno fa sul sito web del Sole 24 ore […] Secondo l’autore non è un caso che “il polverone mediatico” sia stato sollevato proprio nei giorni in cui è in corso l’approvazione del Piano nazionale di vaccinazione 2016-18 che, tra le novità principali, intende rendere obbligatori vaccini che prima non lo erano.” (articolo comparso il 27 ottobre all’indirizzo http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2015-10-27/piano-nazionale-vaccini-cura-trasparenza-contro-teoria-complotto-093236.php?uuid=ACwmW3NB). Tralasciando le opinioni del dr. Demicheli, già note ai più, la Fabbretti non cita la replica a firma Roberta Siliquini (presidente del Consiglio Superiore di Sanità), Annateresa Palamara (presidente della III Sezione del Consiglio Superiore di Sanità), Andrea Lenzi (presidente della V Sezione del Consiglio Superiore di Sanità), Raniero Guerra (direttore Generale della Prevenzione Ministero della Salute), Walter Ricciardi (presidente dell’Istituto Superiore di Sanità), Sergio Pecorelli (presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco), Luca Pani (direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco), Francesca Russo (coordinatore Sanità Pubblica Regione Veneto), Carlo Signorelli (presidente della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica), Giovanni Corsello (presidente della Società Italiana di Pediatria), Giacomo Milillo (segretario nazionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), Giampietro Chiamenti (presidente della Federazione Italiana dei Medici Pediatri), Alberto Villani (vicepresidente della Società Italiana di Pediatria), Silvestro Scotti (vicesegretario nazionale vicario della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale) e Paolo Bonanni (coordinatore del Gruppo Vaccini della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) comparsa sempre sul Sole 24 Ore in data 30 ottobre che ha come incipit “l’epidemiologo Demicheli, già direttore regionale della Sanità della Regione Piemonte, nel proporsi di fornire un contributo scientifico, pronuncia affermazioni totalmente destituite di fondamento che di fatto pregiudicano la credibilità professionale, scientifica e istituzionale di coloro che hanno partecipato alla stesura della bozza di Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2016-2018, i cui contenuti sono stati approvati all’unanimità dalla Conferenza Stato Regioni dello scorso 22 ottobre”. (http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2015-10-30/piano-nazionale-vaccini-pronti-iniziative-giudiziarie-contro-gravissime-e-false-affermazioni-095048.php?uuid=ACMS5IQB)
Perché, nonostante l’articolo della Fabbretti sia stato pubblicato il 1 novembre, non è stato aggiornato il suo pezzo citando la risposta a prima firma Siliquini?
 
Siamo dell’opinione che i recenti articoli comparsi sulla vostra testata online famigliacristiana.it firmati da Alessandra Fabbretti possano risultare molto pericolosi, in quanto apparentemente tutti volti, in modo più o meno esplicito, a screditare la pratica della vaccinazione antifluenzale prima e ora anche di quelle pediatriche. È, a nostro avviso, palese l’intento ideologico presente in tali articoli/inchieste (http://www.famigliacristiana.it/articolo/vaccini-limperativo-informazione-e-assicurazione-per-i-medici.aspx ; http://www.famigliacristiana.it/articolo/l-inchiesta—calo-nelle-vaccinazioni-influenzali-di-chi-e-la-responsabilita.aspx ; http://www.famigliacristiana.it/articolo/l-inchiesta-2—vaccino-anti-influenzale-quanto-costa-e-quanto-protegge-.aspx).
 
Troviamo tutto ciò intollerabile: a noi medici è giustamente richiesta professionalità, competenza, capacità di analisi e equidistanza. Riteniamo altresì che tali caratteristiche debbano essere presenti anche nel bagaglio culturale dei giornalisti professionisti: il Vostro mestiere è certamente più importante del nostro, poiché siete i principali responsabili della formazione dell’opinione pubblica.
Per tutti questi motivi, chiediamo a gran voce un articolo di rettifica in cui i dati aggiornati siano esposti correttamente e dove sia presente una reale presentazione del Piano Vaccinale 2016-18. Solo in questo modo si potrà offrire un corretto servizio ai Vostri Lettori.
 
Nella speranza di ricevere presto una vostra risposta
porgiamo cordiali saluti
dr. Stefano Zona, specialista in Malattie Infettive, AOU Policlinico di Modena

Se anche voi volete potete copiare questa lettera ed inviarla al Direttore di Famiglia Cristiana a vostro nome.
Sarebbe bello che a farlo fossero i tanti medici e ricercatori che ci seguono.
 
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