Le folli corse della stazione spaziale

stazione spaziale

Un lettore mi ha mandato una segnalazione, o meglio una sbufalata già pronta, su un argomento che è sempre molto caro a chi legge BUTAC: lo spazio.

Paolo Nespoli il 4 novembre aveva twittato:

E il suo tweet era stato ripreso da alcune testate, tra cui La Stampa, che nelle pagine dedicate alla scienza aveva riportato:

L’astronauta Paolo Nespoli non smette di stupire i suoi follower su Twitter con immagini riprese a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nel suo ultimo video mostra in quanto tempo si percorrono circa 3 mila km, ovvero la distanza dalle Alpi al fiume Nilo, a bordo della Stazione. Con una velocità in orbita di 7,66 km al secondo e una velocità massima 27.600 km/h tutta l’Italia viene attraversata in poco più di 20 secondi.

Il lettore che mi ha segnalato la cosa (grazie Matteo) mi ha fatto notare, innanzitutto che il video di Nespoli è chiaramente un time lapse, una sorta di video velocizzato. Semplifico un po’ dati e numeri, ma capiamoci, la stazione spaziale internazionale compie un’orbita ogni 92.7 minuti, la Terra ha una circonferenza di circa 40000 chilometri, quindi per percorrere lo spazio tra le Alpi e il Nilo (circa 3600 chilometri) non ci vogliono poco più di 20 secondi, ma circa 7/8 minuti. L’altra cosa che fa un po’ sorridere è leggere quel:

velocità in orbita di 7,66 km al secondo e una velocità massima 27.600 km/h

Rileggetelo una o due volte se non vi è saltata subito all’occhio l’inutilità della frase. A un lettore distratto potrebbe sembrare di leggere due velocità differenti, ma si tratta soltanto della stessa identica velocità, al secondo o all’ora.

Che senso ha? C’era bisogno di riempire l’ultima riga? E comunque sappiamo tutti che solo il Millenium Falcon è capace di simili velocità, no?

Sia chiaro, non è nulla di grave, nessuno scenderà in piazza coi forconi per errori di questo genere, ma se decidi di avere una sezione dedicata alla Scienza sul tuo giornale almeno che quello che ci pubblichi sia verificato e sia divulgativo, e non il solito clickbaiting non controllato.

maicolengel at butac punto it

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