L’importanza del fact-checking – Migranti e TBC

Ultimamente, complice Vox News che per primo ne fece ricorso, alcuni siti che amano distribuire fuffa non verificata abusano del marchietto “fact-checking”. Lo sfruttano linkando quelle che sono le loro fonti. Il lettore si sente rassicurato, vede il marchietto, nota che è collegato a una notizia pubblicata da altri siti, è convinto di quanto gli viene riportato.

Problema: spesso il tempo che il lettore passa sul singolo articolo è pochi secondi, giusto per farsi un’idea, la presenza di quel marchietto lo rassicura, non verifica a sua volta. Interessante notare che invece che usare un’immagine caricata sui propri server tg-quotidiano linki direttamente quella di Vox News.

Come lo usa VoxNews?

A me fa sorridere perché VoxNews quel bannerino lo usa nella peggiore maniera possibile. Il criterio è: seguendo il banner trovate almeno una fonte che riporti la nostra notizia. Se quella fonte sia o meno verificata poco importa. In certi casi addirittura linkano direttamente la pagina di ricerca di google, quasi a dire, fate voi il fact checking, queste sono le fonti che riportano esattamente il nostro stesso articolo.

Tg Quotidiano

Quindi anche le testate come il sempre più presente tg-quotidiano .net lo sfruttano a caso. Una delle notizie che mi avete segnalato di più questo weekend è quella pubblicata appunto dal blog in Black List:

Migrante con TBC multiresistente trasportato così (FOTO): poi obbligano a fare vaccinazioni di massa

Questo il titolo con cui la stessa è diffusa sui social. Ma se si fa lo sforzo di cliccare e andare a leggere la notizia ci appaiono due titoli differenti. Uno è quello sopracitato e diffuso tramite social, l’altro dice:

INQUIETANTE IN CITTÀ DEGLI SBARCHI: HA TUBERCOLOSI MULTIRESISTENTE, LO TRASPORTANO COSÌ

Italiano a parte, nel primo titolo l’accusa è precisa, quello che ha la TBC è sicuramente un migrante. Nel secondo titolo invece si insinua il dubbio, Catania, la città degli sbarchi… inquietante, senza accuse certe. Nel testo vero e proprio dell’articolo si copia e incolla quanto riporta la fonte collegata al fact-checking. Curioso che nel testo si sostituisca la parola uomo a quella usata dal Giornale di Sicilia, paziente. Vengono omesse alcune righe, ma per il resto è un copia e incolla. Cosa c’è d’importante? Nel testo del GdS non c’è riferimento a migranti, si parla sempre di paziente, lo stesso fanno tutti gli altri che hanno riportato la storia.

Nessuna testata parla di migranti, neppure quella usata come fonte dal tg-quotidiano. Ma il loro lettore medio non lo saprà mai, non verifica, non è interessato, probabilmente ha condiviso senza neppure aprire l’articolo del sito fuffa.

Purtroppo questo sistema è impossibile da battere, chi vede nei migranti la fonte dei problemi italiani non leggerà mai questo mio testo, e se lo farà troverà comunque motivo per giustificare l’operato di chi ha diffuso la notizia non verificata.

L’unica è insegnare ai ragazzi, fin da piccoli, come distinguere un testo privo di fonti, come orientarsi su un web fatto di testate registrate e non anonime e blog di infima qualità che offuscano i dati di registrazione.

maicolengel at butac punto it
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