Mario Giordano e la lettera aperta sui danneggiati da vaccino
Una lettera aperta che sembra più diretta al pubblico che la legge che al reale destinatario

Il 23 giugno 2025 Mario Giordano ha firmato una lettera aperta pubblicata su alcune testate giornalistiche; noi l’abbiamo letta su Vox Italia sui social, ma sappiamo che è stata pubblicata anche su La Verità.
Vi riportiamo per intero il testo della lettera aperta:
Caro Orazio Schillaci,caro ministro della Salute, le scrivo per esprimerle la mia ammirazione: nel Paese delle porte aperte, lei è diventato il maestro delle porte chiuse. Per esempio: è bravissimo nel chiudere la porta in faccia ai danneggiati dei vaccini C0vid, a differenza di quello che hanno fatto i suoi colleghi negli altri Paesi europei.
È giusto, santo cielo: che cosa vogliono costoro? Si sono fidati delle istituzioni, hanno esposto il loro braccio alla punturina di Stato, poi sono stati male e sono stati abbandonati come stracci usati. Ora continuano a bussare alla sua porta, ma lei orgogliosamente resiste: non li vuole proprio vedere. Non ne vuol sapere. Li lascia fuori. Al che devo dire che mi sono un po’ ricreduto su di lei: certo, come ministro è una pippa. Ma come buttafuori potrebbe avere un futuro.Qualche giorno fa le vittime degli effetti avversi si sono ritrovate a Padova. Erano presenti anche alcuni danneggiati di altri Paesi. Hanno testimoniato come i loro rispettivi ministri li abbiano ricevuti. All’estero qualcosa si muove, insomma. Lei invece, niente. Irremovibile. È così che si fa, caro ministro, tanto prima o poi questi disgraziati moriranno no? Così non la disturberanno più.Peraltro, oltre un anno fa (era il marzo 2024) lei aveva anche annunciato la nascita di una commissione scientifica per studiare gli effetti avversi da vaccino C0vid. Che fine ha fatto? Si è persa nelle nebbie del ministero? Ha deciso di lasciare fuori dalla porta anche quella?Complimenti ministro: grazie alla sua implacabile fermezza, lei è riuscito a ridarci Speranza. Purtroppo con la maiuscola. Del resto era stato proprio l’ex ministro a nominarla nel Consiglio superiore della Sanità. E lei, caro Schillaci, fervido sostenitore del green pass, non ha mai voluto tradirlo.Cinquantanove anni compiuti ad aprile, romano de Roma, laurea alla Sapienza, docente e poi rettore a Tor Vergata, catapultato al ministero non si sa da chi (Mattarella?), sul C0vid ha continuato la linea del suo predecessore. E per il resto non ha fatto nulla. È passato un anno ormai dalla sua legge sulle liste d’attesa, e le liste d’attesa sono ancora lì, insieme alla legge inattuata.Negli ultimi giorni l’ho sentita scagliarsi contro la piaga dei medici gettonisti, la piaga delle disuguaglianze territoriali e la piaga della mancanza di prevenzione. Dimentica che è da tre anni che lei è lì, e le piaghe avrebbe dovuto fare qualcosa per combatterle, anziché denunciarle. «Serve un nuovo approccio», ha detto l’altro giorno. Sicuro, serve un nuovo approccio. Ma non è che serve pure un nuovo ministro?Nel caso dovesse venire qualcuno per farla sloggiare, però, non sarà facile perché ovviamente lei terrà la porta chiusa. È l’unica cosa in cui è imbattibile: chiudere la porta in faccia. Come sta facendo con le vittime di effetti avversi: «I vaccini hanno sempre un rapporto rischi/benefici favorevole» ha messo per iscritto nei suoi documenti. Come faccia a dirlo, dal momento che gli effetti dei vaccini C0vid non li ha ancora fatti studiare, è difficile dirlo. Ma sugli studi scientifici c’è poco da dire, lei è un maestro: qualche tempo fa, per esempio, l’hanno accusato di aver pubblicato dati copiati e farlocchi. «Mi sono fidato di un microscopista», s’è giustificato lei. Bella scelta, si capisce. Solo che non spiega perché noi dovremmo ancora fidarci di lei.
Mario Giordano
Partiamo con la prima, la più grossa, che viene ripetuta da tempo da chi fomenta il movimento antivaccinista, soggetti quasi sempre in malafede che cercano solo di portare avanti il proprio tornaconto personale.
Chiudere la porta in faccia ai danneggiati da vaccino
FALSO Il Ministero della Salute italiano riconosce già da tempo il principio di indennizzo per danni da vaccinazione obbligatoria o raccomandata, la legge 210/1992, e il decreto legge 4/2022 ha esteso esplicitamente gli indennizzi ai danneggiati da vaccino anti-COVID anche se lo stesso non era propriamente obbligatorio, bensì “fortemente raccomandato” dalle autorità. Esiste una Commissione Medico Ospedaliera (CMO) che deve valutare i casi per il riconoscimento dell’indennizzo. Sostenere che Schillaci non voglia vedere i danneggiati da vaccino è puro populismo: non sta a lui vederli e valutarli, ma alla CMO, che ha ovviamente limiti derivati dalle lungaggini burocratiche, ma è così che funziona nel nostro Paese. Oltretutto, come chiunque dovrebbe ben sapere, il Ministro non può intervenire direttamente in valutazioni mediche o giudiziarie. Far credere diversamente è disinformazione.
…A differenza di quello che hanno fatto i colleghi negli altri Paesi europei
FALSO Anche nel resto d’Europa la situazione è la stessa che in Italia, non ci sono Paesi in cui vengano riconosciuti più danneggiati da vaccino, magari ci sono Paesi che hanno lungaggini burocratiche meno impegnative che da noi, ma non ci risultano essere riconosciuti più indennizzi o più danneggiati. In tutti i Paesi europei il tema degli effetti avversi da vaccino è trattato con cautela, proprio per evitare speculazioni e derive antivacciniste. Germania e Francia ad esempio hanno regole identiche alle nostre e rilasciano indennizzi solo dopo accurate valutazioni medico-scientifiche. I dati epidemiologici sono gli stessi ovunque e certificano che gli effetti gravi sono rarissimi.
…aveva annunciato la nascita di una commissione scientifica… Che fine ha fatto?
BASTA CERCARE Schillaci non aveva annunciato che avrebbe aperto una commissione scientifica, come riportato da Sanità33. Schillaci aveva proposto:
…l’istituzione di una commissione di studio per censire i casi di reazioni avverse ai vaccini anti-Covid, per capirne la dimensione e la tipologia in coordinamento con la nuova commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia, i cui lavori dovrebbero partire a breve.
La Commissione d’inchiesta è stata regolarmente aperta, la commissione scientifica a quanto pare no, ma siccome – sempre per come riportato – lo si voleva fare
soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti.
Forse si è pensato che, visto che i dati scientifici sugli effetti avversi hanno dimostrato, in tutto il mondo, un numero di reazioni avverse gravi bassissimo, si sarebbe trattato solo di una ripetizione inutile e dispendiosa che sarebbe servita solo a far incassare qualche soldino in più ai membri della stessa, come già succede coi periti di quella parlamentare.
I vaccini hanno sempre un rapporto rischi/benefici favorevole? …gli effetti dei vaccini C0vid non li ha ancora fatti studiare, è difficile dirlo
DISINFORMAZIONE Giordano parla alle pance dei suoi lettori/spettatori, è la cosa che gli riesce meglio. Il rapporto rischi/benefici dei vaccini anti-COVID è stato oggetto di studi clinici pre-approvazione e, in seguito, di monitoraggi continui post commercializzazione oltre a meta-analisi internazionali portate avanti da EMA, FDA, WHO, CDC e anche ISS. Il principio del rapporto rischio/beneficio non è una questione politica che se non ne fa parola il nostro Ministro allora non è stata studiata, si tratta di una materia scientifica che viene per l’appunto portata avanti dagli Istituti di Sanità, non dai Ministeri. Giordano, che è giornalista professionista, lo sa benissimo, ma di spiegarlo al proprio pubblico se ne infischia.
…l’hanno accusato di aver pubblicato dati copiati e farlocchi. «Mi sono fidato di un microscopista», s’è giustificato lei.
APPROFONDIMENTO Qui siamo di fronte a una fallacia ad hominem, si sfrutta qualcosa che non ha nulla a che fare con i fatti attuali materia della lettera aperta per mettere in dubbio l’attendibilità del Ministro. Peccato che non si racconti che non c’è stata alcuna accusa formale di frode verso Schillaci. L’accusa era mossa da un’inchiesta de Il Manifesto, che aveva rilevato l’uso d’immagini uguali in studi diversi che portavano la firma di Schillaci, sarebbe grave se gli studi in oggetto avessero basato le conclusioni sulle immagini, ma come spiegato da Manuel Scimeca, ricercatore, su Il Giornale il 16 settembre 2023:
…si tratta di un errore di caricamento di immagini che comunque non compromettono la solidità dei dati e che, trattandosi di un lavoro multidisciplinare non era possibile attribuire l’imprecisione in nessun modo al prof. Schillaci.
Ma anche questo a Giordano non fa comodo spiegarlo.
Concludendo
Giordano nella sua lettera aperta mischia fatti parziali, omissioni e sarcasmo per parlare alle pance del suo pubblico, creando l’immagine di un ministro sadico che ignora i malati – quando in realtà qui abbiamo solo Giordano che ignora l’etica e la deontologia giornalistica.
Recentemente sul canale YouTube della Gialappa’s Band sono stati caricati molti video di vecchi programmi, ricordiamo che già nel 2004 Mario Giordano – allora direttore di Studio Aperto – veniva imitato così da Fabio De Luigi:
maicolengel at butac punto it
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