Il prezzo del metano in Austria

Le bugie hanno le gambe corte

Ci avete segnalato una foto di quello che sembra un trafiletto di giornale, si tratta delle poche righe che potete vedere nell’immagine.

Per chi avesse problemi a leggere riporto il testo che si vede nell’immagine:

In vacanza in Austria con l’auto a metano

di Claudio Latini
Ho un auto a metano, abito nelle Marche e il prezzo del metano si aggira dai 2,20 ai 3,50 euro. Per una breve vacanza mi sono recato in Austria, ho fatto rifornimento a Innsbruck e, con sorpresa, ho visto che il prezzo è di 1,14 euro in tutto il paese, i rifornimenti sono self service e molte stazioni di servizio sono dell’ENI. Che cosa ha l’Austria per vendere il gas metano a questi prezzi?

Quello che vedete non è un articolo o un mini editoriale, bensì una lettera alla testata che è stata pubblicata nell’edizione cartacea di non so che giorno. Non esiste un giornalista che si chiami Claudio Latini, siamo sicuri però che la testata su cui vediamo apparire quel testo è Repubblica: lo possiamo dedurre dal fatto che nell’immagine, sotto al testo in piccolo, è riportato il numero di registrazione presso il Tribunale di Roma, il 16064.

Claudio Latini racconta un dato che al momento ci risulta errato: il prezzo del metano in tutte le stazioni ENI di Innsbruck nell’ultima settimana è stato sempre superiore ai 2 euro. Esiste un sito (fuelo.net) che ci permette di verificarlo stazione per stazione. Il metano in Austria si chiama Erdgas:

La benzina verde nell’ultima settimana ha oscillato tra 1,787 e 1,780, il diesel tra 1,885 e l’1,870, il GPL (AutoGas) tra l’1,365 e l.1,367, e infine l’Erdgas (metano) che è stato fisso a 2,103. Non avendo nella lettera un riferimento temporale per poter approfondire la questione possiamo limitarci solo a questo, non si sa di quando sia la lettera, non si sa quando sia stata pubblicata nell’edizione cartacea di Repubblica, non si sa se sia stato risposto qualcosa, quello che si sa è che la stessa viene fatta circolare in questi giorni su svariati profili social dando a intendere che sia aderente alla situazione attuale in Austria, mentre come avete appena potuto vedere non lo è.

Sull’onda della stessa lettera pubblicata da Repubblica sono stati pubblicati altri post, classici contenuti social per dare a intendere che all’estero si sta sempre meglio che da noi. Ad esempio l’utente Francesca Giorgetti, su Facebook, scrive e pubblica:

E non ha mica torto, in Germania il prezzo medio è decisamente più basso che in Italia, il problema però è che a questo punto bisogna vedere anche gli altri Paesi con cui solitamente ci confrontiamo, e a quel punto salta fuori che oltre all’Austria – che è circa in linea con l’Italia al momento come prezzo medio – Francia, Spagna, Belgio e Portogallo sono nettamente più cari.

Usare il confronto con un singolo Paese è sbagliato:

Sia chiaro, questo non significa che siccome da noi va simile che in altri posti non si possa migliorare, ma al tempo stesso non significa che l’erba (o il metano) del vicino sia sempre più verde (o meno costoso).

redazione at butac punto it

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