Montesano e l’AVIS

I vaccinati non possono donare il sangue?

Non so se qualche giornale ha già riportato le dichiarazioni dell’AVIS in risposta al video di Enrico Montesano. L’avessero fatto, spero che tra le righe abbiano anche chiaramente scritto che parte della responsabilità per cui Montesano esterna su roba che non gli compete in alcuna maniera è loro.

Sì perché è dall’inizio della pandemia che giornalisti alla ricerca di scoop hanno lasciato che chiunque dicesse la propria opinione su quanto stava avvenendo. Chiunque, incluso Enrico Montesano. Comico che io ho amato per tanti anni e che sabato 19 giugno ha dimostrato (ma l’aveva già fatto con altre esternazioni durante l’anno di pandemia) che esser bravi in un settore non significa poter dissertare di tutto.

Enrico Montesano è stato un bravissimo artista, ha fatto ridere svariate generazioni, è riuscito a rappresentare ottimamente personaggi tipicamente italiani, sogno che uno di questi giorni getti la maschera e ci dica che quanto ha fatto in quest’anno era recitare la parte del complottista bufalaro. Purtroppo non credo succederà. Si vede da come le dice le cose che lui ci crede per davvero.

Purtroppo a questo giro però ha pestato una merda decisamente grossa. Sì perché vedete, sabato Enrico Montesano ha fatto un video live, pubblicato sui social, dove ha raccontato che un amico di cui si fida gli avrebbe detto che un altro amico, alto dirigente AVIS, avrebbe affermato che l’Associazione non vuole il sangue dei donatori vaccinati, in quanto sarebbe pericoloso.

Peccato che sia una bufala. Grossa.

Non è affatto vero che chi è stato vaccinato non può donare il sangue. Non lo dico io, l’ha spiegato il presidente dell’AVIS, Gianpietro Briola, che in risposta al video del comico romano ha detto:

Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo. Affermare il contrario, come ha fatto il signor Enrico Montesano nel suo video, è un gesto altamente pericoloso per gli equilibri del nostro sistema sanitario, ma in particolare lesivo nei confronti di AVIS e di tutti i donatori che, quotidianamente, compiono questo gesto di solidarietà, a garanzia del diritto di cura di ogni malato.

Se oggi siamo costretti a navigare a vista e leggere messaggi contraddittori, sui giornali e online, è perché i giornalisti hanno permesso per mesi che gente come Montesano, ma anche Briatore, Meluzzi e tanti altri trovassero spazio sui media per parlare di una materia che non gli competeva. È merito loro se a chiunque è stato garantito il diritto di esternare qualsiasi pensiero su argomenti di cui, in un Paese civile, si sarebbero riportate solo le dichiarazioni del Ministero della Salute e al massimo dell’Istituto Superiore della Sanità o altre autorità sanitarie. Da noi si sono intervistati tutti, da medici sconosciuti che fino a ieri facevano i dentisti, o i sindaci, a virologi di nessuna notorietà diventati star della TV ecc…

Io, fossi nel direttore dell’AVIS, non mi limiterei a un articolo sul sito dell’Associazione, denuncerei Montesano per diffamazione e per procurato allarme. Probabile che la causa si risolva in una bolla di sapone, ma perlomeno al comico romano sarà chiaro che la rete non è il Far west.

Di una cosa dobbiamo essere grati al grande Enrico: ci ha dimostrato che dare ascolto agli amici degli amici a volte rischia di farci fare plateali figuracce.

Anche Dottore, ma è vero che…? ha cercato di fare chiarezza sulla donazione di sangue post-vaccino.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.