Operazione Efesto e responsabilità incendi

Efesto

Oggi di fatica ne faccio davvero poca, ma ritengo che siano pochissime le testate che stanno riportando un comunicato stampa della Polizia di Stato che invece andrebbe diffuso il più possibile, lo riprendo tale e quale lasciando a voi le considerazioni, specie alla luce di commenti visti sia su Facebook che qui sul blog quando abbiamo parlato di incendi e responsabilità.

È stata denominata “Efesto” come il dio del fuoco del pantheon dell’antica Grecia, l’operazione conclusa stamattina dalla Squadra mobile di Ragusa nei confronti di 15 volontari dei Vigili del fuoco che, tra il 2013 ed il 2015, hanno appiccato molti incendi nella zona di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa.

Gli uomini, tutti appartenenti alla medesima squadra, al fine di percepire le indennità di intervento, non esitavano a mettere in atto diversi trucchi per esser inviati dalla centrale del 115 su interventi.

Tutti sono indagati per truffa ai danni dello Stato ed alcuni anche per incendio doloso.

In particolare le tecniche scoperte dalla Squadra mobile erano di tre tipi; la prima, quella più grave, era di appiccare incendi e ritornare all’interno del comando ed aspettare la chiamata; la seconda era quella di far chiamare, da amici e parenti il centralino del 115 e far segnalare incendi inesistenti o animali vaganti sulla carreggiata; in altri casi le chiamate per gli interventi venivano effettuate dai componenti stessi della squadra.

Che la situazione non fosse chiara se ne erano accorti subito i Vigili del fuoco della centrale operativa che avevano notato alcune anomalie rispetto ai pagamenti degli interventi.

I vigili volontari, infatti, pur assicurando turni di presenza in caserma, vengono pagati solo se effettuano interventi.

Nella gestione dei registri degli interventi il personale dei Vigili del fuoco si era accorto che alcuni vigili volontari, tutti appartenenti alla stessa squadra, avevano effettuato il triplo degli interventi rispetto a quelli appartenenti alle altre squadre.

All’interno del gruppo dei volontari poi erano stati raccolti malumori e voci circa la volontà di alcuni di andare a lavorare per le squadra che effettuava più interventi.

A questo punto iniziavano le indagini della Polizia che, attraverso intercettazioni telefoniche e pedinamenti elettronici con i gps istallati sui mezzi in uso ai volontari e sulle loro auto private, ricostruivano l’intera vicenda.

Non credo siano necessarie ulteriori informazioni sui fatti, forse qualcuno dovrebbe mettersi una mano sul cuore ogni volta che difende a spada tratta gli italiani in quanto italiani, abbiamo balordi, delinquenti e soggetti da punire a iosa nel nostro paese, ma spesso facciamo finta che non esistano, e questo è un male tanto quanto le fake news. Dell’operazione Efesto a oggi non vedo traccia sulle tante testate che sugli incendi finché si trattava di attaccare il governo e difendere corpi come quello della forestale facevano faville.

Non credo serva aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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