Le fonti britanniche: Paragone e le miocarditi

Un'altra voce si alza per affermare che vi sia stato un aumento di morti improvvise tra i giovani dopo la campagna vaccinale contro COVID. Peccato che nemmeno questa porti alcuna prova...

Ci avete segnalato un articolo apparso su Il Paragone, pubblicato l’8 maggio 2023 a firma Tommaso Croco, dal titolo:

“Più morti tra i giovani dopo la vaccinazione”. I dati della patologa inglese: “Cosa succede ai nostri ragazzi”

La segnalazione che ci è arrivata ci ha fatto immenso piacere, perché conclude con queste parole:

…è bello sapere che ci sono realtà come voi che mettono alla luce la verità, penso sia un passo in più per abbattere la disinformazione.

L’articolo di Croco inizia così:

Numeri “preoccupanti”. Che spingono a porsi una domanda: “Sono stati i vaccini a causare questa improvvisa impennata nei tassi di mortalità tra i giovani?”. A chiederselo è la dottoressa Clare Craig, patologa clinica britannica e membro del gruppo Hart (Health advisory & recovery team), che riunisce scienziati impegnati in ricerche e revisioni sulle politiche adottate dai vari Paesi per combattere la pandemia.

In realtà se cerchiamo una descrizione del gruppo HART troviamo parole un filo più critiche, riporta ad esempio Wikipedia:

L’Health Advisory and Recovery Team (anche HART o HART Group ) è un gruppo di pressione britannico contrario alle misure di mitigazione COVID-19 e ai vaccini COVID-19.

Il gruppo HART è stato sbufalato (e sbeffeggiato) non da semplici fact-checker, ma direttamente dalla BBC che tra le altre cose è venuta in possesso della chat interna tra le grandi menti scientifiche che fanno parte del gruppo. La cosa andrebbe evidenziata se si vuole fare informazione. Spiegare ai lettori che la fonte che si sta usando è già stata oggetto di verifiche da parte della più nota testata giornalistica del suo Paese, verifiche che hanno evidenziato quanto non sia da considerare fonte affidabile, è un dato importante. Ometterlo mette l’autore dell’articolo già dalla parte sbagliata, quella della malafede.

Ma andiamo avanti. Dopo poche righe scopriamo che la dottoressa Craig è stata intervistata da Marianna Cané per La Verità – curioso come questa testata ritorni così spesso nei nostri fact-checking -, chissà se Cané ha precisato chi sia il gruppo HART nel suo articolo. Quello che però ci interessa non è l’intervista, come sempre quello che ci interessa sono i dati, quelli citati nel titolo da Il Paragone. Riporta Croco:

…l’esperta ha confermato come nel Regno Unito ci sia “un eccesso di mortalità per malattie legate al cuore. Il dato preoccupante è che molti di questi decessi riguardano giovani. Le cause? Generalmente di natura cardiovascolare, come ad esempio ictus o malattie cardiache. Un trend che non riguarda soltanto la Gran Bretagna”.  Secondo la dottoressa Craig, “nei giovani di sesso maschile tra i 15 e i 19 anni, fascia in cui solitamente la mortalità è particolarmente bassa e non viene nemmeno presa in considerazione, si è notato un evidente incremento nei decessi dopo la diffusione del vaccino per combattere il Covid”. Possibile che ci sia dunque un collegamento? Secondo l’esperta, l’ipotesi andrebbe seriamente approfondita.

L’unica fonte di queste affermazioni è la stessa dottoressa Craig (e ovviamente il gruppo HART), per il resto non viene presentato alcun nuovo dato che sfati quanto avevamo già riportato qualche settimana fa. Quindi abbiamo una dottoressa che non lavora per il servizio sanitario britannico e che in passato è stata smentita in merito ad affermazioni false sulla pandemia – e poi aver rimosso ogni prova delle sue affermazioni, peccato per lei fossero già state salvate su vari archivi – che sostiene, senza prove tangibili, che ci sia un aumento delle morti improvvise in UK, specie nella fascia 15-19 anni.

Perché dovremmo darle ascolto? Dovrebbe dircelo Marianna Cané che ha firmato l’articolo. Noi ci limitiamo a riportare una frase tratta dall’ultima analisi fatta dall’istituto di statistica britannico in merito:

Quando si esaminano i decessi per altre cause (cioè decessi non COVID19 ndmaicolengel), i tassi di mortalità sono sostanzialmente coerenti tra coloro che hanno ricevuto almeno una terza dose o richiamo e coloro che non ne hanno ricevuto nessuno.

Ovvero: le percentuali di morti non COVID tra la popolazione vaccinata e quella non vaccinata sono sovrapponibili. Quindi sostenere che ci sia un’aumento della mortalità (da miocarditi, problemi cardiaci in generale o altre cause) nella popolazione vaccinata rispetto a quella non vaccinata è una bugia.

maicolengel at butac punto it

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