Peppa Pig al parlamento europeo

Mi è stato fatto notare un articolo di TEMPI che racconta di come la “mozione Peppa Pig” (?) sia stata accolta al parlamento europeo. La notizia ha fatto squillare alcuni campanelli d’allarme; ma come, il Parlamento Europeo trova il tempo d’occuparsi di Peppa in un momento di crisi così? È mai possibile? E difatti nessuno ha accolto nessuno. Qualcuno ha presentato una petizione al Parlamento (pratica che chiunque di noi può fare) e la segreteria del Parlamento ha risposto di aver ricevuto la pratica e di averle assegnato un numero, pratica comune in tutte le burocrazie.

Ora che l’hanno ricevuta:

…è stata inoltrata alla commissione per le petizioni che si promuoverà innanzitutto sulla sua ricevibilità, vale a dire sul fatto che la petizione rientra nel campo di attività dell’Unione europea. Solo in questo caso la petizione sarà esaminata nel merito…

… La procedura d’esame di una petizione può richiedere un tempo relativamente lungo, dato il numero elevato di petizioni ricevute.

Quindi… Quindi  NULLA, chiunque può raccogliere firme, farne fotocopie ed inviare il tutto al Parlamento Europeo. Vi risponderanno nella stessa identica maniera. Fossi nella redazione di Tempi eliminerei un articolo così ridicolo in fretta, ma non so perché sono convinto che a breve ce lo ritroveremo sparso su migliaia di testate perché chi lo diffonde sa come indirizzare i comunicati stampa.

GIORNALISMO: non è così che si fa.
 
maicolengel at butac punto it
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