Pesaro la nuova Wuhan?

Alcune testate sanno bene che emozioni come la paura smuovono coscienze e donazioni, e continueranno a cercare di stimolarle finché possibile

Come certe testate giornalistiche scelgano di raccontare determinate notizie dimostra l’orientamento dei loro editori, è il caso di ByoBlu che il 26 dicembre 2022 ha scelto di titolare:

PESARO, LA NUOVA WUHAN? – SPECIALE BYOBLU

L’articolo, a firma Elisabetta Barbadoro, ci racconta che, grazie a una delibera del 24 ottobre 2022, il Comune di Pesaro ha approvato l’alienazione di un terreno di oltre 12mila metri quadri per destinarlo all’istituto zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche (ISZUM). Terreno su cui lo IZSUM ha intenzione di costruire un laboratorio di bio-sicurezza di terzo livello.

La notizia non è nuova, e aveva già avuto eco mediatica e politica a inizio dicembre, difatti come riportato dalla testata locale CentroPagina il consigliere della Lega Andrea Marchionni aveva già chiesto chiarimenti sulle funzioni della struttura:

Ho ritenuto doveroso cercare maggiori informazioni riguardo al nuovo laboratorio che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” ha in cantiere di costruire in località Torraccia. Il testo della delibera di vendita del terreno comunale riportava infatti frasi meritevoli di approfondimento, come “la creazione di un laboratorio di bio-sicurezza (BSL3), ossia una struttura in grado di garantire sperimentazioni e manipolazioni – in vivo e in vitro – di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo. Credo che un rappresentante dei cittadini debba andare al di là della fiducia a volte ingenua e aprioristica nelle azioni e nella vigilanza degli enti preposti. La sospensione del giudizio è stata il motivo della mia astensione sulla delibera di vendita del terreno.

Chiarimenti che gli erano stati dati a inizio mese:

Il dottor Caputo, direttore dell’istituto, mi ha gentilmente spiegato sommariamente il tipo di attività che andrebbe a svolgersi nel nuovo laboratorio, cioè principalmente di quarantena e studio di animali colpiti da malattie virali o batteriche. Questa finalità mi pare compatibile con la localizzazione. Ad ogni buon conto sono stato invitato dal direttore stesso alla presentazione del Piano Strategico 2023-2025 che avverrà ad Ancona il 7 dicembre, dove potrò dissipare ulteriori dubbi e questioni.

Perché Elisabetta Barbadoro non riporta questa precisazione? Perché non vengono riportate le parole di Riccardo Pozzi, assessore al Fare del Comune di Pesaro il 12 dicembre a Vivere Marche, altra testata locale:

Zero rischi e zero esperimenti; di contro, una grande opportunità per Pesaro. …Il fatto che sarà un centro più innovativo non significa che all’interno verranno eseguiti esperimenti in laboratorio e manipolazioni genetiche. Come spiegato anche dall’Istituto, le “stalle” che lo comporranno accoglieranno gli animali destinati alla macellazione che vengono interessati da patologie; qui verranno isolati dal resto del bestiame per garantire la corretta gestione sanitaria degli allevamenti, mettendo a disposizione strutture di stabulazione per gli accertamenti prima della reintroduzione dell’animale o per le verifiche sanitarie di capi sotto sequestro sanitario.

Zero rischi e zero esperimenti, ma a tranquillizzare il lettore non si fanno soldi, non si raccolgono donazioni. La paura, come si suol dire, fa novanta, anzi, potremmo dire che fa svariati milioni di euro, quelli raccolti da Claudio Messora in questi quasi tre anni di pandemia.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.