Troppi pesticidi per il prosecco in Veneto?
I dati citati nel rapporto su cui hanno titolato in tanti sono bizzarri e imprecisi
Oggi parliamo di pesticidi e vino perché, se da un lato qui su BUTAC ci teniamo a fare corretta informazione sui rischi per la salute che si corrono consumando alcol, riteniamo che si debba fare corretta informazione anche su altri aspetti. Partiamo dall’inizio. Marcos Orellana, esperto di diritto dell’Alto commissariato ONU per i diritti umani, nella sessione di settembre all’ONU, ha fatto rapporto sulla situazione del Veneto.
Il suo rapporto è stato ripreso da tanti, da Il Salvagente a Il Mattino, da Oggi Treviso a Agensir, tutti hanno riportato testualmente il rapporto, nessuno ha verificato alcunché. I titoli sono tutti abbastanza allarmanti:
Il Veneto dei veleni finisce all’Onu. «Troppi pesticidi per il Prosecco»
O ancora:
Sui colli del Prosecco potrebbe essere “violato il diritto umano alla salute”: è il timore dell’esperto ONU
Nel rapporto di Orellana, quando si parla delle viti dedicate al Prosecco si sostiene che venga fatto un uso esagerato di pesticidi, quando deve quantificare cosa intenda per uso esagerato parla di “un metro cubo di pesticidi a testa” e questa è la ragione del titolo sulla violazione dei diritti umani: quel quantitativo sarebbe troppo per gli abitanti del Veneto.
Non siamo esperti della materia, ma tra gli amici di BUTAC c’è Donatello Sandroni con cui abbiamo collaborato per altre iniziative in passato, e Donatello si è occupato di una parte del rapporto di Orellana, quella relativa ai fitosanitari. Donatello è esperto della materia, laureato in Scienze Agrarie all’Università di Milano, ha conseguito un Dottorato di ricerca in Ecotossicologia.
Sandroni parlando del rapporto di Orellana spiega su Agriscienza:
Un metro cubo di “pesticidi” a testa, per anno, è un dato assolutamente bizzarro nel modo stesso con cui viene espresso, come pure falso nell’entità assoluta. In realtà, stando ai dati Istat disponibili (2019), in Veneto si utilizza il 16,5% del totale italiano, ovvero 18.420 tonnellate di agrofarmaci, intesi come formulati commerciali. Cioè 18.420.000 chili. Divisi per la popolazione veneta, sempre del 2019 e pari a 4.906.000 individui, si ottiene un valore di 3,75 kg/pro capite. Anche ipotizzando un peso di una tonnellata a metro cubo, si ottiene che il dato fornito è di 267 volte superiore a quello reale.ONU
Sandroni nel suo articolo su Agriscienza evidenzia altri errori e imprecisioni che ha trovato nel rapporto di Orellana, non ha senso riportarle qui su BUTAC nella loro interezza, se volete approfondirle vi invitiamo a leggerle dalla fonte originale. Quello che ritenevo importante era evidenziare come anche chi ricopre ruoli importanti come un osservatore dell’ONU può informarsi da fonti imprecise se non proprio faziose, e quindi riportare dati che non è detto siano corretti. Verificare è importante, sempre.
maicolengel at butac punto it
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