Il pregiudizio di conferma – Confirmation bias

Proseguiamo con la nostra serie di tre articoli per approfondire dinamiche legate a bias a cui tutti siamo soggetti

Eccoci alla seconda puntata di questo viaggio nei bias cognitivi. Mentre la volta scorsa abbiamo parlato del pregiudizio della negatività, oggi ci concentriamo sul bias, o pregiudizio, di conferma. Ne avevo già parlato anche ad aprile di quest’anno, ma cercando di fare ordine su BUTAC ho ritenuto che una seconda guida non facesse male.

Definizione

Il confirmation bias, o “bias di conferma” in italiano, è quell’errore cognitivo che ci porta a preferire le informazioni che confermano le nostre credenze o ipotesi preesistenti, piuttosto che quelle che le contraddicono. In pratica ogni volta che acquisiamo informazioni nuove siamo portati ad attribuire maggiore credibilità a tutte quelle che confermano le nostre ipotesi iniziali e a rigettare quelle che possano confutare ciò che riteniamo fatto consolidato.

Le origini

Come nel caso del pregiudizio della negatività, anche il pregiudizio di conferma ha radici nella nostra psiche, radici che arrivano da lontano. Si ritiene che il bias di conferma  abbia avuto un ruolo nella promozione della coesione sociale nelle prime comunità umane. Condividere e confermare credenze comuni può aver aiutato a rinforzare l’unità del gruppo e la conformità sociale, che erano cruciali per la sopravvivenza e il successo delle comunità primitive. Quindi – esattamente come nel caso del negativity bias – siamo di fronte a un pregiudizio che ci è servito ad evolverci come specie. Il bias di conferma inoltre permette una rapida elaborazione delle informazioni senza dover esaminare criticamente o rivalutare continuamente le proprie credenze. Questo risparmio di energia e di tempo poteva essere vitale in ambienti preistorici, dove le risorse erano scarse e le decisioni dovevano essere prese rapidamente.

Implicazioni ed esempi pratici

Qui entriamo nel vivo del problema, con qualche esempio che mostra come questo bias può attivamente influenzare la nostra vita.

  • Prendere decisioni: Il bias di conferma può influenzare il processo decisionale rendendolo meno oggettivo. Le persone potrebbero ignorare o sminuire informazioni importanti che contraddicono le loro credenze, portando a decisioni meno informate o sbagliate.
  • Ambito politico: In ambito politico, il bias di conferma può contribuire alla polarizzazione e alla formazione di “camere dell’eco” (echo chambers), dove gli individui sono esposti solo a informazioni che confermano le loro vedute politiche.
  • Scienza e ricerca: Anche nel campo scientifico, il bias di conferma può ostacolare l’obiettività e l’innovazione. I ricercatori potrebbero essere più inclini a interpretare i dati in modo tale da confermare le loro ipotesi, piuttosto che adottare un approccio più neutrale.
  • Relazioni interpersonali: Anche le relazioni possono essere influenzate dal bias di conferma quando le persone danno più peso alle informazioni che confermano le loro opinioni su altre persone o situazioni, il che può portare a malintesi e conflitti.
  • Educazione: Gli educatori e gli studenti possono essere influenzati dal bias di conferma, che può interferire con l’apprendimento critico e l’apertura a nuove idee o prospettive.

L’elenco potrebbe andare avanti a lungo, ma credo che per capire il livello di influenza che il bias di conferma può avere sulla nostra vita possano bastare i casi appena menzionati. Si tratta come avete capito di un fenomeno molto complesso, che può avere effetti molto rilevanti (e duraturi) sia a livello personale che sulla collettività.

Francis Bacon nel 1602 parlando di confirmation bias disse:

The human understanding, when it has once adopted an opinion draws all things … to support and agree with it. And though there be a greater number and weight of instances to be found on the other side, yet these it either neglects and despises or … sets aside and rejects in order that by this great and pernicious predetermination, the authority of its former conclusions may remain inviolate.

Che tradotto:

La mente umana, una volta che ha adottato un’opinione, tende a prendere in considerazione solo ciò che può sostenerla e confermarla. E anche se potrebbero esserci molti più esempi anche di maggiore importanza dalla parte opposta, li trascura e li disprezza, o li scarta e li rifiuta, affinché, attraverso questa grande e dannosa predisposizione, l’autorevolezza delle sue conclusioni precedenti possa rimanere inattaccata.

Come contrastarlo

Come abbiamo visto Il bias di conferma è un fenomeno psicologico molto insidioso che può avere implicazioni profonde sulla maniera in cui percepiamo e interagiamo con il mondo. Il modo per difendersi è legato, come con il pregiudizio della negatività, a una maggiore consapevolezza della sua esistenza. Dobbiamo sforzarci costantemente a sfidare le nostre credenze preesistenti, solo così possiamo aspirare a una comprensione più equilibrata e oggettiva delle questioni.

La chiave per mitigare l’effetto del bias di conferma risiede nell’adozione di una mentalità più aperta, nella ricerca attiva di informazioni contraddittorie e nella collaborazione con individui che hanno prospettive diverse. Come sempre l’educazione e la formazione su come riconoscere e superare il bias di conferma possono giocare un ruolo cruciale per aiutarci a vivere in un mondo complesso e sfaccettato con maggiori saggezza e discernimento.

Concludendo

Il bias di conferma come abbiamo visto, insieme a quello della negatività, fa parte di quei pregiudizi innati del nostro modo di pensare. La consapevolezza della sua esistenza può aiutarci a prendere in considerazione informazioni che altrimenti ci sfuggirebbero, anche se magari si trovano di fronte a noi. Il rifiuto delle opinioni contrastanti ci porta ad avere una mentalità chiusa e questo è un errore: accettare questo pregiudizio e cercare di superarlo adottando una mentalità più aperta può solo arricchirci.

Come nella puntata precedente anche oggi mi sono limitato a piccole descrizioni di un qualcosa che nella realtà è molto più complesso e articolato, BUTAC rimane un blog fatto con passione e cuore, ma non siamo esperti di psicologia umana, cerchiamo solo di lasciare in giro semini che possano far crescere in altri la voglia di approfondire.

Per approfondire:

maicolengel at butac punto it

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