Le proposte di legge di iniziativa populista

Ah no, sono di iniziativa popolare...

Ci avete segnalato un video e relativo post Telegram pubblicato dal canale Dentro La Notizia, canale di cui ci siamo già occupati in passato.

GRANDIOSO! Depositate in Gazzetta Ufficiale 3 proposte di legge di iniziativa popolare! 1. Per permettere di usare il denaro contante sempre e in ogni situazione; 2. Per garantire la libertà di autoprodursi il cibo; 3. Per garantire ai genitori la possibilità di sottrarre i propri figli all’ideologia gender. Prof. Loat: ” Andate tutti a votare in ogni comune, bastano 50.000 firme. Tutte e tre le proposte vanno contro l’Agenda 2030″!!!

Il post riporta una cosa vera: il professore di religione Davide Lovat (non Loat) ha presentato tre proposte in legge di iniziativa popolare, in data 23 novembre 2023. Le si trova nell’elenco delle tante proposte che vengono fatte e che per legge devono venire riportate sulla Gazzetta Ufficiale. Quello che però non viene detto nel post è che anche se venissero raccolte le 50mila firme, questo non significa che la proposta diventi legge, ma solo che verrà presa in considerazione dal Parlamento e discussa.

Vi riportiamo i titoli precisi delle tre proposte presentate in Gazzetta:

  • «Stop all’indottrinamento gender nelle scuole»
  • «Diritto all’autoproduzione del cibo»
  • «Diritto alla liberta’ di pagamento in contanti»

Siamo all’ABC del populismo. Le tematiche sono di quelle che conosciamo bene, avendole trattate più volte qui su BUTAC.

Indottrinamento gender

Quello che viene definito “indottrinamento gender” non è altro che educazione alla parità, nel 2015 fa scrivevo:

Cento anni fa se nascevi donna sapevi che la tua vita al 99% sarebbe stata sposarti e fare figli, cinquanta anni fa sapevi che avresti potuto trovarti un lavoretto di qualche tipo, trent’anni fa un lavoro migliore… e oggi? La situazione, proprio a causa dell’ottusità della gente e di un certo tipo di bigotti conservatori, è cambiata di poco. Una donna (o un uomo) trova ancora per sé lavori visti come maschili o femminili. Ci fa strano trovare la maestra dell’asilo uomo, ci fa strano trovare un muratore donna. Ecco, la Teoria del gender di cui si parla dagli anni ’50 è quella che cercava (e cerca tutt’ora) di capire come mai le cose siano così, e quali siano i fattori principali che causano questa disparità tra i sessi. Disparità che noi genitori (e tanti educatori vecchia scuola) accentuiamo quando comperiamo giocattoli da femminuccia alle bimbe e giocattoli da maschiaccio ai bimbi. Camere dei giochi piene di pistole e gru contro camerette piene di bambole e animaletti.

Quando qualcuno vi racconta che nelle scuole si fa “indottrinamento gender”, sta combattendo contro una società che cambia, che si evolve. E difatti chi contrasta queste cose è solitamente uomo, particolarmente “catto-bigotto”, che vorrebbe che la donna restasse relegata a casa a fare la mamma e la moglie. L’Italia, grazie a soggetti come i firmatari di questa proposta di legge, è un Paese fanalino di coda per la parità di genere.

Diritto all’autoproduzione del cibo

Se quella sul gender è una proposta di legge che non verrebbe mai accolta, ma è comunque comprensibile perché certi soggetti la portino avanti, questa invece è decisamente una sciocchezza. La proposta riporta:

Si comunica che presso l’Ufficio Servizi Demografici, fino al 30/06/2024, è attiva la raccolta firme per il seguente progetto di legge di iniziativa popolare:

  • Nella costituzione della Repubblica Italiana, al Titolo III (Rapporti economici), all’Articolo 44 si aggiunge il seguente: “Terzo comma. “Tutti i cittadini e i soggetti residenti nel territorio della Repubblica hanno il diritto assoluto e irrinunciabile di coltivare la terra e di allevare animali sul suolo di proprietà, senza scopo di lucro, per il soddisfacimento dei bisogni alimentari propri e della propria famiglia.”

Non ha alcun senso, non c’è alcun divieto all’autoproduzione di cibo, chiunque nella propria terra può fare quel che gli pare e mangiarselo. Si tratta di una proposta buttata lì tanto per fare mucchio. Ma è populismo che serve a circuire chi ignora che non c’è nessun divieto e che non è previsto nessun divieto all’autoproduzione di cibo, neppure nella tanto citata “Agenda 2030”.

Diritto alla libertà di pagamento in contanti

E qui siamo all’apoteosi del populismo, la proposta di legge prevede che all’art 1277 del codice civile si aggiunga il seguente comma:

L’estinzione delle obbligazioni pecuniarie può sempre avvenire mediante pagamento in denaro contante.

Vi riporto quanto dice la Banca Centrale Europea nelle FAQ sull’uso del contante:

Gli esercenti al dettaglio possono rifiutare il contante come mezzo di pagamento?

La Commissione europea ha emesso una raccomandazione (2010/191/UE), basata su un rapporto dell’Euro Legal Tender Expert Group, che stabilisce quanto segue in merito all’obbligo di accettare il contante.

    • Gli esercenti non possono rifiutare i pagamenti in contanti, salvo qualora entrambe le parti abbiano convenuto di utilizzare un mezzo di pagamento diverso.
    • L’affissione di un’avvertenza indicante che l’esercente rifiuta i pagamenti in contanti, o i pagamenti in un dato taglio di banconote, non è sufficiente. L’esercente deve fornire una motivazione legittima, ad esempio la difficoltà di detenere contante sufficiente per il resto o concreti rischi di sicurezza fisica a causa della presenza di quantità elevate di contante.
    • Gli enti pubblici che forniscono servizi essenziali ai cittadini non possono applicare restrizioni o rifiutare categoricamente i pagamenti in contanti senza un motivo sufficiente. Ciò comprometterebbe il corso legale delle banconote e monete in euro protetto dal diritto dell’UE.

Questo dovrebbe farvi capire che anche questa proposta di legge è una sciocchezza.

Concludendo

Chi presenta queste proposte di legge popolare nemmeno ci ha provato ad approfondire le tematiche. Le tre proposte, infatti, servono solo e unicamente ad attirare l’attenzione sull’ultima parte del messaggio, questa:

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Cod. Fisc. TRVDRH03B43L400R

L’intestataria della PostePay e del conto bancario è una giovane i cui dati da alcuni anni vengono usati da chi gestisce il canale Dentro la notizia. Secondo alcuni si tratterebbe di una ragazza disabile, seguita dai servizi sociali, e i cui conti vengono sfruttati allo scopo di tutelare i veri intestatari a cui arrivano quelle donazioni. Ci risulta che sia già tutto stato segnalato alle autorità nel 2022.

maicolengel at butac punto it

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