Le proteste di Rotterdam

Le manifestazioni contro il Green pass dilagano all'estero?

Amo i disinformatori seriali, li amo perché la loro disinformazione prima o poi incappa in errori che dimostrano come siano persone che non hanno a cuore i fatti, ma solo la narrazione che ne fanno.

Oggi parliamo di un video che ci avete segnalato, video che sta circolando da qualche giorno in svariati gruppi Telegram, con descrizioni simili a questa:

Anche nel porto più grande d’Europa, Rotterdam, dilagano le proteste contro le restrizioni Covid. più si allarga in tutta Europa e più è probabile arrivare alla vittoria.

Il video che viene fatto circolare è questo:

Cercando in rete non si trova traccia di proteste a Rotterdam contro le restrizioni Covid in questi giorni. Nemmeno negli ultimi mesi. Quello che si trova sono video vecchi, di quasi un anno fa. Oppure video attuali, con gente che protesta senza che la pandemia c’entri nulla.

Nessun collegamento con Trieste.

Perché quelle attuali a Rotterdam non sono proteste contro le restrizioni. Sono proteste che non hanno nulla a che fare con la pandemia, la Covid-19, il Green pass o similari.

Come spiega SkyNews:

Rotterdam: Violence breaks out between police and protesters in during a protest against housing policy

Protesters in Rotterdam clashed with police on the Erasmus bridge in Rotterdam, Netherlands. Thousands showed up to the protest against the governments housing policy and rising rental prices.

Ovvero, la gente sta protestando per le politiche abitative del comune di Rotterdam e l’aumento degli affitti.

Spiega NLTimes:

Anche le società immobiliari di Rotterdam si sono presentate per protestare contro la tassa sui proprietari.

Le organizzazioni hanno denunciato le lunghe liste di attesa per l’edilizia popolare, i prezzi elevati nel settore degli affitti privati ​​e nel mercato dell’occupazione dei proprietari e il crescente numero di senzatetto.

Il video e il post che avete letto a inizio articolo vengono dal gruppo Telegram Giuseppe Masala Chili, ricondivise su svariate bacheche social e altri gruppi Telegram che in redazione monitoriamo da mesi. Su Facebook  io e Masala abbiamo svariati contatti in comune, la cosa onestamente mi inquieta un po’.

Sfruttare materiale vecchio o che non ha nulla a che fare con la protesta attuale per sostenere che le manifestazioni di Trieste trovino alleati all’estero significa voler disinformare avvelenando il pozzo. Ovvio che chi è dentro a questi gruppi mai leggerà il nostro articolo. Sono persone che al momento sono convinte che anche a Rotterdam la gente abbia protestato, bloccando il porto, contro il passaporto sanitario. Ma è una bugia. Chi disinforma in questa maniera andrebbe costretto a fare per un mese lavori socialmente utili, tipo spazzare dopo le manifestazioni o pulire i muri dai graffiti.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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