Focolaio tra sanitari vaccinati con doppia dose

...e l'ennesimo studio dell'Università di Oxford

Negli ultimi giorni ci avete segnalato alcuni articoli apparsi su ByoBlu, il primo, più recente titola:

CHIUSO OSPEDALE SANT’EUGENIO PER FOCOLAIO COVID TRA I SANITARI: ERANO TUTTI VACCINATI CON DOPPIA DOSE

Il secondo, che risale al 25 agosto, titolava:

OPERATORI SANITARI VACCINATI CON DOPPIA DOSE PORTATORI DI UNA CARICA VIRALE 251 VOLTE SUPERIORE AI PRIMI CEPPI DEL VIRUS – Lo studio dell’Università di Oxford

Il più recente è in pratica un seguito di quello più vecchio, visto che nella conclusione citano lo stesso articolo del 25 agosto. Ma partiamo da quello più recente. L’articolo è datato 5 settembre 2021 e ci racconta di come l’ospedale Sant’Eugenio avesse chiuso per un focolaio di COVID tra i sanitari, tutti vaccinati con doppia dose. Il modo di raccontare i fatti è quello classico di ByoBlu: un tanto al chilo. L’ospedale non aveva chiuso, ma erano stati temporaneamente bloccati i nuovi ricoveri e le visite. Comunque tutto restava operativo, come spiegava ad ANSA l’unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio.

Che gli operatori sanitari, anche vaccinati, possano infettarsi, è cosa nota da tempo, a ByoBlu e agli altri disinformatori seriali fa piacere raccontarla con toni di sorpresa solo perché a loro fa gioco che la gente creda si tratti di una novità. Ma non è così, come chiunque legga BUTAC o si informi su canali un filo più seri sa da tempo. Il vaccino aiuta a non contagiarsi ma non protegge completamente dall’infezione, quello che però è ampiamente dimostrato è che anche se ci contagiamo dopo il vaccino, lo stesso ci protegge dall’aggravarsi della malattia fino alle sue conseguenze fatali.

Quindi l’articolo più recente racconta una storia in parte vera – il focolaio nell’ospedale – in parte falsa – l’ospedale chiuso – in parte manipolata, perché dall’articolo di Michele Crudelini pare che il focolaio sia stato causato dai sanitari, mentre invece leggendo i quotidiani scopriamo che i sanitari si sono fatti i tamponi per capire se erano stati infettati, dopo che era girata voce che ci fossero stati contagi tra pazienti in pronto soccorso e nei reparti. I reparti interessati secondo ANSA e altri quotidiani sono Medicina, Geriatria e Nefrologia, ByoBlu cita anche gastroenterologia e radiologia senza però spiegare quale sia la sua fonte, se non una fonte interna dell’ospedale.

Ma quello che m’interessa di più è la chiusura dell’articolo, dove Crudelini riporta:

L’episodio dell’Ospedale romano non è che una conferma di quanto avevamo già dato conto su Byoblu, con la pubblicazione dei risultati di uno studio realizzato dall’Università di Oxford. Secondo quel lavoro: “Operatori sanitari con ciclo vaccinale completato e positivi alla variante delta del virus, sono risultati portatori di una carica virale 251 volte superiore a quella dei primi ceppi registrati tra marzo e aprile 2020”.

Lo studio, riportato appunto nell’articolo del 25 agosto, è un pre print che dice davvero quanto riportato da ByoBlu. Ma mentre ByoBlu sceglie di ascoltare le parole di un medico antivaccinista ampiamente criticato per le sue posizioni pseudoscientifiche per quanto riguarda la COVID-19, sarebbe stato meglio si fossero soffermati a leggere davvero lo studio e le sue conclusioni. Invece che limitarsi al sunto pseudoscientifico di McCollough. Nello studio, che potete leggere qui, non viene mai “demonizzato” il vaccino o sostenuto vada rivista la campagna vaccinale, ma solo evidenziato come la variante Delta sia molto più virale della variante Alpha (cosa che era già nota) e che purtroppo chi è vaccinato non deve allentare le misure suggerite per il distanziamento e le mascherine. Perché appunto, essendo comunque possibile il contagio tra i vaccinati la possibilità che ci restino in mezzo dei non vaccinati è alta, e i secondi sono molto più a rischio dell’aggravarsi della malattia e di ricovero in ospedale.

In conclusione lasciatemi aggiungere un appunto: se ByoBlu fosse davvero al servizio dei cittadini si occuperebbe di capire a chi giovi questa disinformazione sistematica e come mai ci siano medici come McCollough che scelgono la via non scientifica. Invece preferiscono fare da megafono alla pseudoscienza senza mai cercare di approfondire come mai sia mossa da determinati soggetti, come mai propongano tutti le stesse cose senza presentare studi a supporto. Anche un giornalista scarso si accorgerebbe che qualcosa non torna in questo modus operandi da parte di una nicchia minuscola della comunità scientifica internazionale. A chi giova tutto questo?

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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