A scuola di nazismo?

No, il sistema educativo dell'Ucraina non si può spiegare con un singolo video di 8 anni fa

Ci avete segnalato un video intitolato “A scuola di nazismo”, video che sta diventando molto virale in alcuni ambiti. Si tratta di video sottotitolato e che ci ha fatto sorgere qualche dubbio, al punto da contattare il nostro amico traduttore Nicola Nobili per avere un aiuto.

Il video condiviso in questi giorni da Pandora TV è questo:

Nel condividerlo, pur senza spiegarlo direttamente, ci fanno capire che il video è datato da questa descrizione che l’accompagna:

La sconcertante educazione al patriottismo in una scuola a Mykolaïv, Ucraina occidentale. Con il commento di Giulietto Chiesa

Il video dura pochi minuti e risale al 2014, l’anno appunto della Революція гідності, Rivoluzione della dignità. Non sottolinearlo è grave, perché implica il tifare per una fazione. Sì, perché siamo nell’anno in cui la Russia ha annesso la Crimea e ha supportato i movimenti separatisti in Donbass, causando le prime scintille che hanno portato a quanto vediamo oggi. Non c’è da sorprendersi se i bambini di un Paese che si è visto aggredire da uno stato confinante vedono i vicini come “il nemico”. Credo che se andassimo in altri Paesi in conflitto noteremmo lo stesso atteggiamento nella popolazione nei riguardi dell’oppositore, senza per questo dover tifare per l’una o l’atra parte. Ma questo sistema di fare informazione ha contraddistinto gli ultimi vent’anni della carriera di Giulietto Chiesa, che da da inizio anni 2000 ha sempre difeso le politiche russe in tutto il mondo, condannando quelle americane o comunque filo-NATO.

Passiamo al video, condiviso da gente che nemmeno si è premurata di verificare i fatti, e capirete tra poco perché. Il primo dolce citato da Chiesa sarebbe Carri Armati su Mosca, ma nel video ci mostrano quello che lui cita subito dopo, il cervello di Žirinovskij:

In realtà nel cartello si parla appunto del “cervello di Žirinovskij” che Chiesa cita poco dopo. Il dolce si chiama cervello perché appunto ricorda un cervello.

Perché chiamare un dolce così? Beh perché il politico russo Vladimir Žirinovskij è un noto nazionalista vecchio stampo, dal carattere violento e aggressivo, noto per le sue accese discussioni politiche finite a pugni in faccia. Tra le sue proposte politiche ricordiamo quella di installare dei ventilatori sui confini per spingere nubi radioattive sui Paesi baltici confinanti, invadere la Finlandia e l’Alaska, uccidere tutti gli uccelli migratori per sconfiggere l’aviaria. Nel 2014 durante un’intervista diede in escandescenze con una giornalista incinta che gli chiedeva dei rapporti tra Russia e Ucraina invitando i suoi aiutanti ad abusare di lei. Tra le altre cose nel 2003 sostenne pure che gli scienziati russi sarebbero stati in grado di invertire la gravità terrestre per usarla come arma contro gli Stati Uniti. Ci sta che un Paese limitrofo che si vede minacciato da un soggetto così possa deriderlo con un dolce:

Sia chiaro, il nostro traduttore ha trovato un altro video dello stesso evento dove in dettaglio compaiono anche i “carri armati su Mosca” ma il montaggio del video di Chiesa è evidentemente stato fatto da gente che l’ucraino non lo sa e non ha saputo fare un buon lavoro:

Sempre nel video di Chiesa si parla di “stelle giallo azzurre sul Cremlino”, e stavolta viene mostrata l’immagine giusta:

Ci è stato spiegato che un cartello del genere non ha obbligatoriamente un significato aggressivo nei confronti della Russia, perché la parola Cremlino significa fortezza. Pertanto questo nome non indica necessariamente un desiderio di conquistare la Russia, come invece sostiene la voce di Chiesa nel video, men che meno un’azione violenta. Il cartello col nome del dolce si potrebbe interpretare anche in senso patriottico (“stelle sul NOSTRO Cremlino, ovvero l’Ucraina agli Ucraini”).

Si arriva al cartello più forte, anche questo reale, che recita:

Il sangue dei bambini russi

E siamo tutti d’accordo che questo cartello è brutto e inneggiante a un odio sbagliato, i bambini (russi o ucraini) vanno tutti difesi, sempre e comunque, e chiamare una bevanda fatta in casa così è sicuramente disgustoso. Quello che però Chiesa (e i suoi sodali di Pandora Tv) non raccontano è che maestro e direttore della palestra dove si  sono svolti i fatti nei giorni successivi all’evento si sono giustificati per questa scelta infelice, spiegando che i nomi dei piatti e bevande erano stati scelti dalle classi che li presentavano e raccoglievano i soldi per la causa (comperare indumenti per i soldati). Solo una testata in russo ha spiegato la questione, tutte gli altri che hanno parlato dell’evento, esattamente come Chiesa, si sono limitati a dare a intendere che un evento come questo in Ucraina sia normale. Basterebbe un filo di spirito critico per rendersi conto che se per trovare qualcosa per indignare ci si è ridotti a un singolo video di otto anni fa, evidentemente questa non è la norma.

E invece i filorussi, per poter soffiare sul fuoco dell’indignazione, devono far credere ai propri follower che questo sia il normale sistema educativo in Ucraina, usando anche un titolo come “Scuola di nazismo”. Se non vi rendete conto della faziosità di chi fa circolare un video del genere senza inquadrarlo nella giusta ottica a me spiace ma non so cosa facciate qui su BUTAC. Continuo a ricordare che in Donbass fino al 2014 la maggioranza degli abitanti era appunto ucraina, non filo-russa, quella maggioranza è diminuita fino a diventare minoranza solo “grazie” all’intervento russo. È normale che ci sia tensione, non si tratta di “scuola di nazismo”.

Non credo di poter aggiungere altro, se non un grazie a Nicola Nobili per l’aiuto veloce e preciso.

maicolengel at butac punto it

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