Se fossimo tutti vaccinati il 100% dei deceduti sarebbe vaccinato

I numeri e la scarsa capacità di certi giornalisti nel leggerli...

Ci avete segnalato un articolo de Il Tempo del 27 novembre. Ormai la testata romana è così dedita alla disinformazione allarmistica sui vaccini che non ci sorprendiamo più di nulla, se non dell’assoluta mancanza all’appello dell’Ordine dei Giornalisti.

Titolo dell’articolo:

La maggioranza dei contagi è tra supervaccinati. Per la prima volta superano i non vaccinati

L’articolo, come accade sempre più spesso, non porta alcuna firma nella sua versione digitale, ed è un peccato perché sarebbe giusto conoscerne l’autore, magari per evitare altri suoi articoli in futuro.

Vediamo di capirci: i dati sono corretti, la tabella riportata è davvero quella del bollettino dell’ISS, potete leggerla anche voi, qui. Come sempre fatico a capire perché un giornale online non linki le proprie fonti, ma evidentemente è più importante passare la propria idea, invece che dare al lettore tutti gli elementi per farsela da solo.

La tabella sui nuovi contagi è a pagina 17, ed è vero che il numero dei contagiati sia maggiore nel gruppo dei vaccinati. Ma so che avete già tutti capito l’inghippo (eccetto il giornalista de Il Tempo).

Vedete, nella stessa tabella ci dicono altri numeri, di cui il più importante è quello che riguarda i due gruppi da cui sono ricavati i dati.

  • I non vaccinati sono 7.586.013
  • I vaccinati (con una due o tre dosi) sono 46.423.931

Quindi i vaccinati sono un po’ più di sei volte i non vaccinati. Vale lo stesso per contagiati e morti? No, affatto.

  • I contagiati non vaccinati sono 61.908, i morti 449.
  • I contagiati vaccinati sono 102.488, i morti 571.

La proporzione di sei volte tanto non è rispettata in alcuna maniera. Ma la cosa che dimostra l’assoluta malafede di chi ha firmato l’articolo de Il Tempo è l’omissione completa dei dati sulle terapie intensive.

  • I non vaccinati in terapia intensiva sono 509.
  • I vaccinati in terapia intensiva sono 284, quasi la metà.

I numeri vanno sempre letti nella maniera corretta, Il Tempo non lo sta facendo. La frase che usano nel titolo, come vi abbiamo già spiegato più e più volte, è insensata, in quanto – seppure il valore che viene comunicato è corretto – il paragone tra quel numero e quello dei non vaccinati, come vi abbiamo mostrato, non ha senso.

Vedete, più la popolazione dei vaccinati aumenta più è normale che i contagiati siano vaccinati. Se avessimo una popolazione al 100% vaccinata, avremmo il 100% dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei decessi fra vaccinati. Ma sarebbero comunque svariate volte meno che se fossero stati non vaccinati.

Facendo semplici operazioni di calcolo, alla portata di chiunque abbia finito le scuole superiori, possiamo vedere come dovrebbero essere in proporzione i numeri perché possano essere motivo di allarme.

Ad esempio ci dovrebbero essere sei volte contagi in più tra i vaccinati, quindi circa 370mila, non 102mila. Stessa cosa vale per le terapie intensive: ci dovrebbero essere circa 3mila vaccinati ricoverati in TI, non un po’ meno di 300. E i morti? Beh, lì dovremmo essere circa a 2700, invece che 571. Tutte cose che un giornalista serio dovrebbe essere in grado di riportare senza che dei fact-checker glielo facciano notare. Perché invece sono tanti a non farlo? A chi giova questo genere di omissioni?

Ma basta guardare come viene raccontata la smorfietta della Santanché mentre le viene somministrato il richiamo vaccinale per capire che su questa testata non c’è alcun interesse a informare il lettore, interessa solo avvelenare il pozzo.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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