Tilacino: leggenda o realtà?

tilacino

Il tilacino, detto anche lupo o tigre marsupiale, era il più grande carnivoro predatore dell’Oceania. Simile a un grosso cane, differiva da quest’ultimo per la robusta coda che ricordava un po’ quella del canguro, per il dorso striato e soprattutto per la borsa marsupiale che avevano anche i maschi, utile per difendere gli organi sessuali quando l’animale si aggirava nella boscaglia.thylacinus

Si ritiene che il tilacino fosse già estinto in Australia quando arrivarono i primi coloni britannici, mentre continuò a vivere in Tasmania, dove fu oggetto di una caccia spietata: il Governo arrivò a stanziare cospicue ricompense per ogni testa di tilacino consegnata, dato che l’animale veniva considerato un flagello per gli allevamenti e per i pollai: l’ultimo esemplare selvatico fu ucciso nel 1930. Un maschio adulto visse fino al 1936 nello zoo di Hobart e con la sua morte il tilacino scomparve definitivamente.

Da allora, periodicamente, ci sono avvistamenti di animali che potrebbero essere tilacini sopravvissuti, chissà come, all’estinzione: l’ultimo episodio risale al febbraio 2016 ed è stato ampiamente pubblicizzato dai media, tra cui TgCom con un video girato nel cortile di una casa ad Adelaide, che ritrarrebbe questo animale. Purtroppo nel video si vede soltanto un blob in movimento, che potrebbe essere qualsiasi cosa.

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Altri video, a nostro parere, sono decisamente dei falsi, come questo girato in Tasmania nel 2012, in cui ad un animale, probabilmente un grosso cane, sembrano essere state aggiunte delle striature in post-produzione:

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Un esploratore australiano, Murray McAllister, da dodici anni organizza spedizioni in Tasmania e nell’Australia continentale alla ricerca del tilacino, e ha creato un interessante sito in cui riporta tutti gli avvistamenti che gli vengono via via segnalati. Purtroppo nessuna delle spedizioni di Murray ha dato finora dei frutti concreti.

Le descrizioni degli animali avvistati sono estremamente varie: chi parla di un animale con la testa piccola, chi ha visto una testa enorme, chi ha notato una coda grossa e lunga portata orizzontalmente, chi invece l’ha vista pendere all’ingiù come quella del canguro… tutto fa pensare che nella maggior parte si tratti di animali diversi, poi identificati in seguito erroneamente come tilacini. C’è da dire che dal 1983 al 2000 il magnate americano Ted Turner stanziò un premio di centomila dollari per una prova certa dell’esistenza in vita del tilacino, ed in seguito il giornale australiano The Bulletin offrì una ricompensa superiore al milione di dollari australiani per la cattura di un esemplare vivo; a pensar male si fa peccato, ma forse qualcuno può averci fatto un pensierino…

Alcune delle testimonianze, invece, sono interessanti. Ad esempio, un certo Steve S. avrebbe avuto un incontro con un esemplare, forse una femmina, nel 1995:

Stavo seguendo la pista di un canguro wallaby nella regione di Halls Gap quando ho incontrato un grande tilacino. Penso fosse una femmina, ha fatto un verso come un colpo di tosse secca seguito da un altro più profondo. Ero molto spaventato, lei ha abbassato la mascella inferiore ed ha fatto un salto in avanti. Era chiaro che non voleva che mi avvicinassi, ed ho avuto l’impressione che stesse proteggendo un cucciolo dato che continuava a guardare dietro di sé.

Aveva un muso simile ad un lupo e la sua mascella si apriva come un ponte levatoio. Sembrava che la parte posteriore del suo corpo fosse più alta dell’anteriore, e la sua coda stava rigida orizzontalmente come un bastone. Alla fine mi sono ritirato e lei si è rifugiata nella boscaglia. Il ricordo di questo incontro mi resterà nella memoria per sempre.

In questa testimonianza c’è un particolare che può farla ritenere veritiera: l’enorme apertura delle mascelle, caratteristica del tilacino, come si può vedere da questa foto:

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Una caratteristica che lo distingueva da qualsiasi altro animale, e che invece quasi nessuno degli altri racconti riporta. Anche una signora di Melbourne avrebbe avvistato l’animale per ben due volte, notando questo particolare.

Quello che ci pare molto strano è che, oltre agli avvistamenti di animali vivi, non ci siano quasi notizie del ritrovamento di carcasse o di scheletri: a meno di pensare ad un cimitero dei tilacini come quello degli elefanti di cui si favoleggiava una volta, se effettivamente questi animali fossero ancora in vita, ogni tanto si dovrebbe trovare qualche osso o qualche cranio… esiste un video in cui due fratelli della Tasmania ritrovano un cranio che, effettivamente, somiglia moltissimo a quello del tilacino:

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I due giovani hanno fatto esaminare il cranio dagli esperti del museo locale, i quali hanno convenuto che si tratta di un canide (il Tilacino come ci fate notare NON È un canide)  ma non sono stati in grado di identificarlo con certezza. Del resto lo stesso Richard Dawkins raccontava aneddoticamente che molti studenti di zoologia dell’Università di Oxford venivano regolarmente ingannati da professori burloni e rimandati alla sessione successiva presentando loro un cranio di tilacino che veniva puntualmente confuso con quello di un cane o viceversa.

C’è anche chi intende clonare il tilacino per riportarlo in vita: se ne parlò una prima volta nel 1999, poi nel 2002 fu estratto il DNA da esemplari conservati sotto alcool, ma il progetto fu abbandonato in quanto il materiale genetico era troppo danneggiato. In seguito sono stati annunciati altri esperimenti di questo genere, l’ultimo annuncio risale alla conferenza TED del 2013 quando due ricercatori citarono il tilacino come possibile candidato alla de-estinzione.

Che dire?

In passato ci sono stati già casi di animali che si ritenevano estinti e di cui poi sono stati ritrovati esemplari vivi e vegeti: quindi, in teoria, non è impossibile che qualche tilacino si sia potuto salvare dall’estinzione in qualche foresta remota e continui a sopravvivere ancora oggi, anzi sarebbe bello pensare che questo grande predatore sia potuto sopravvivere alla faccia di chi voleva cancellarlo dalla faccia della terra.

Purtroppo, in mancanza di prove certe, per ora dobbiamo accontentarci di catalogare il tilacino tra le specie estinte ad opera dell’uomo: in futuro, chissà…

Fonti:
Wikipedia
Wildscreen Arkive

Lady Cocca

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