Il turista israeliano, l’ospedale e la fuffa

Un video reale che viee fatto circolare con l'attribuzione di una falsa nazionalità al protagonista

Su alcune bacheche social sta circolando un video in cui si vede una scena che sarebbe avvenuta in un ospedale italiano. Il video riporta in sovraimpressione il logo di RaiNews.it e la scritta in italiano:

Turista israeliano attacca ospedale

e in inglese:

An Israeli tourist in an italian hospital refused to wait, demanded priority…

Il video lo potete vedere qui sotto finché non verrà, si spera, rimosso:

 

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Un post condiviso da Timothy Rudolph (@rudol9h)

Ma si tratta di un falso, o meglio, il video è vero, sono le scritte in sovraimpressione a essere completamente false. Come raccontato ad esempio da Fanpage:

L’episodio si è verificato intorno alle 15 del 18 ottobre all’ospedale di Vigevano. Un 35enne, di nazionalità marocchina e già noto alle forze dell’ordine, era stato accompagnato al pronto soccorso da un’ambulanza, chiamata da suoi parenti, perché dolorante a un braccio già ingessato e perché in stato di agitazione. Una volta arrivato, è stato fatto accomodare in sala d’attesa, dove il personale sanitario gli ha spiegato che avrebbe dovuto attendere il suo turno e dare la precedenza ai pazienti più gravi.

Ad un certo punto, però, il 35enne si sarebbe spazientito. Avrebbe iniziato a colpire la vetrata che separa la sala d’attesa all’area per il triage con la testa e con lo stesso braccio ingessato, danneggiandola. I presenti sono stati fatti evacuare per precauzione, mentre medici e infermieri si sono chiusi nell’ufficio accettazione.

Quindi non israeliano ma marocchino. Il fatto resta gravissimo, ma è grave anche il fatto che venga condiviso sui social sottolineando la nazionalità dell’aggressore, visto che si tratta di una falsa attribuzione. Gli algoritmi di Meta dovrebbero essere in grado in pochi secondi di analizzare contenuti come questo e rendersi conto che narrano storia sbagliata, bloccando la circolazione del contenuto e i profili che violano – almeno nella teoria – termini & condizioni della piattaforma, sicuramente profili fasulli che hanno come unico scopo avvelenare la rete.

Più contenuti fasulli vengono diffusi online meno affidabile è il navigare su internet; comprendere che chi getta questa immondizia in rete danneggia tutti sarebbe prioritario. Ma pare che a Meta e ai governi mondiali questo importi sempre meno. Peccato – e lo dico da pioniere della rete – perché più la si lascia andare così, più mandiamo in rovina una delle più importanti evoluzioni tecnologiche dell’ultimo secolo.

Non posso aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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