No, non si è staccato un pezzo di sole

Spieghiamo di cosa si tratta, cercando di eliminare il sensazionalismo...

Gli ultimi giorni hanno visto alcuni giornali, tra cui il nostro Corriere della Sera, parlare di come un pezzo del Sole si sia staccato, e di quanto gli scienziati e gli astronomi siano sbalorditi. L’articolo del Corriere parla di un enorme filamento di plasma che si è staccato dalla superficie del Sole il 2 febbraio scorso e di come il fenomeno sia stato ripreso dal telescopio James Webb della NASA e condiviso su Twitter da Tamitha Skov, meteorologa spaziale, spiegando che tale fenomeno non era mai stato documentato prima.

Se davvero si fosse staccato un pezzo dal Sole ne avrebbero parlato tutti i giornali e i telegiornali, e invece la notizia ha avuto una copertura relativamente bassa e un’attenzione mediatica non adeguata all’entità della notizia stessa. Come mai? Sarà perché è stata riportata in modo sensazionalistico?

Andiamo a guardare meglio la notizia grazie soprattutto all’analisi di Forbes a cura di Jamie Carter: tutto è nato da un tweet dell’astronomo Dr. Tamitha Skov, meteorologo spaziale, del 2 febbraio. Skov parlava di “vortice polare” e mostrava delle immagini del Sole catturate dal Solar Dynamics Observatory della NASA in cui si vedeva come il materiale proveniente da una protuberanza settentrionale si fosse staccato dal filamento principale, e ora stesse circolando in un enorme vortice polare attorno al polo settentrionale della nostra stella.

In pratica è successo che una “normale” protuberanza sul Sole, ovvero un anello di gas elettricamente carico chiamato plasma – che spesso fuoriesce dalla stella – si è staccata, e ha preso poi a roteare sopra il polo nord del Sole. L’eccezionalità non sta nel fatto che una protuberanza si stacchi dal Sole – spesso è possibile vedere questo fenomeno a occhio nudo durante la fase di totalità di un’eclissi solare totale – ma che la stessa abbia cominciato a roteare sopra il polo, un evento raro, ma che si verifica regolarmente ogni undici anni.

Quindi tranquilli, non si è staccato nessun pezzo dal Sole, ma fa tutto parte del balletto di plasma della nostra stella.

Riguardo al telescopio James Webb della NASA che avrebbe ripreso la scena, il JWNT è puntato permanentemente lontano dal Sole e ha un enorme e complesso scudo per impedire che la luce solare si avvicini all’ottica o addirittura la riscaldi leggermente, perché altrimenti ne verrebbe completamente distrutta. L’evento è stato invece registrato dal Solar Dynamics Observatory della NASA, che osserva il Sole dal 2010.

Ora siete liberi di andare verso l’infinito e oltre.

S.P.

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