Bondi Junction e fare i nomi di chi non c’entra niente

Il terrorista in Australia, l'information disorder e i giornalisti che non sanno come rimediare correttamente ai loro errori

Fuori tempo massimo, visto che per fortuna la storia si è già in buona parete sgonfiata, trattiamo una notizia che ci era arrivata nel weekend grazie a un nostro redattore.

Stiamo parlando della brutta vicenda dell’attacco nel centro commerciale di Bondi Junction. Il 14 aprile 2024 su alcuni profili X, infatti, è stato puntato il dito verso un soggetto, Benjamin Cohen, 20 anni, residente a Sidney, sostenendo fosse la persona che aveva attaccato le vittime nel centro commerciale.

Fonte della notizia per 7News? Soggetti come Simeon Boikov, influencer pro-Putin che su Twitter si fa chiamare Aussie Cossack, e che usa il proprio profilo social per diffondere a piene mani disinformazione filo-putiniana. O ancora la Syrian Girl del profilo Twitter che vi abbiamo screenshottato poco sopra. Il suo vero nome è Maram Susli, e anche lei diffonde disinformazione faziosa, inutile specificare, filo-putiniana.

La rimozione dell’articolo è avvenuta dopo che la polizia ha confermato l’identità del vero aggressore, Joel Cauchi, un uomo di 40 anni dal Queensland. Lo sbaglio è stato attribuito a un errore umano e Channel 7 ha prontamente rimosso il video incriminato da YouTube, presentando le proprie scuse ufficiali. Ma senza fare come le buone pratiche giornalistiche suggerirebbero: invece che pubblicare una smentita al posto dell’articolo originale, in canale ha deciso di rimuoverlo e pubblicare un nuovo pezzo contenente le scuse per l’accaduto. Questo non è il modo corretto di fare giornalismo, così non si sta facendo altro che ulteriore clickbait sulla vicenda, guadagnando nuovi click a un nuovo link, e al tempo stesso lasciando in circolazione quello vecchio che ora rimanda a una pagina priva dell’articolo sbagliato, ma con ancora tutti i suoi bei banner pubblicitari.

Benjamin Cohen, il giovane universitario erroneamente accusato, ha descritto l’incidente come devastante per la sua immagine e reputazione, sottolineando i pericoli della disinformazione online.

Per concludere in bellezza, i soggetti che avevano diffuso per primi le immagini sostenendo di aver identificato l’aggressore ora sostengono che la responsabilità sia solo ed esclusivamente di 7News:

Noi siamo pienamente concordi che 7News abbia delle grandissime responsabilità, e ci auguriamo che Cohen faccia causa alla testata chiedendo danni ingenti per quanto subito. Ma anche chi, come Syrian Girl, prima lancia il sasso e poi ritira la mano dovrebbe vergognarsi e stare zitto, invece come l’adultero colto in fallo anche lei applica la regola del “negare sempre”, dando nuovi significati alla frase “avere la faccia come il culo”.

Una sola cosa prima di concludere: Aussie Cossack è da un anno che vive nell’ambasciata russa di Sidney, poiché per evitare di essere arrestato dalla polizia australiana ha chiesto asilo politico lì. Quanti agenti del Cremlino in Italia meriterebbero di doversi rifugiare in un consolato straniero?

Non credo serva aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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