Endorsement alla lobby del vino

Le dichiarazioni del ministro Lollobrigida a tutela dei produttori

Alla fine della settimana scorsa siamo finiti taggati in alcuni post su Twitter, post che crediamo sia il caso commentare qui su BUTAC. L’argomento era lo stesso di cui abbiamo già abbondantemente parlato nelle scorse settimane: i supposti benefici del vino sulla nostra salute.

Nel primo tweet di oggi abbiamo un’immagine che a nostro avviso non è proprio bellissima:

Il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che, di fronte al pannello col logo Coldiretti, afferma che:

Il vino è un grande prodotto italiano, un’eccellenza, non solo italiana, ma in Italia noi abbiamo una grande capacità e una grande capacità anche di migliorare il prodotto nel tempo con una grande volontà di piccoli, medi e grandi imprenditori di questo settore, di migliorarlo sempre di più anche riscoprendo modalità tradizionali di produzione o addirittura antiche [mi spiace ma una parola che dice qui io non la capisco, ndmaicolengel] di produzione. Io non mi sostituisco a loro nella ricerca di quello che deve essere il sistema produttivo, o l’obbiettivo, se non nell’elemento che io credo che sia quello che caratterizza di più e meglio la nostra nazione: la qualità. Quindi l’obbiettivo deve essere sempre garantire un prodotto di qualità. Possiamo fare un’altra cosa, aprire nuovi mercati, riuscire a sostenere l’azione degli imprenditori che investono in questo settore, in tutto il mondo dell’enogastronomia e delle produzioni agricole attraverso la ricerca, attraverso la distribuzione e attraverso la qualificazione del prodotto valorizzando anche quelle regioni che sono rimaste un po’ indietro, che fanno un prodotto di ottima qualità ma che invece sul mercato vengono considerati di livello inferiore, per dirla tutta. I nostri vini mediamente non sono sicuramente secondi in termini di qualità a vini di altre nazioni, diciamone una a caso, francesi… però come prezzo sì, come prezzo sul mercato abbiamo una differenza che non è giustificata dalla qualità, e anche all’interno delle regioni italiane devo dire che c’è stata una grandissima capacità in tre regioni in particolare di promuoversi a livello internazionale: il Veneto, il Piemonte e la Toscana.

Nel breve estratto scelto da Agricolae per la condivisione su Twitter non viene riportata la frase che loro mettono in evidenza nel loro tweet, ma non è importante, ci sono tante altre occasioni in cui ha fatto affermazioni simili. Ad esempio a fine gennaio riuscì a paragonare l’uso esagerato dell’acqua al vino, con questa frase riportata da Agenzia Nova:

Dico sempre che anche l’abuso d’acqua può provocare problematiche all’uomo e portare addirittura al decesso in quantitativi esagerati”, ha aggiunto sottolineando che si tratta di un paradosso per dire che il tema è quello di “studiare e capire che l’eccesso di qualsiasi sostanza può provocare danni”. Il problema, secondo il ministro Lollobrigida, “è il quantitativo di prodotto che si utilizza che fa la differenza, non la tipologia di prodotto assunta…

Non credo servano commenti su questa frase. Come non credo servano commenti sul fatto che un Ministro si pronunci mentre è di fronte al pannello di un’associazione privata di stampo lobbistico come Coldiretti.

Ripetiamo per l’ennesima volta: sì certo maggiore è il quantitativo maggiore è il rischio, ma mentre per l’acqua fino a due litri al giorno sono un’indicazione sensata (sebbene generica), per l’alcol – qualsiasi tipo di alcol, compreso il vino – la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha spiegato che non esiste dose sicura, anche un solo bicchiere può fare danni. Facendo così decadere il paragone fatto da Lollobrigida.

redazione at butac punto it

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