Huggy Wuggy e l’informazione fuori controllo

L'ennesimo allarme che suona come una pubblicità gratuita

Avevo visto gli allarmismi lanciati all’estero a inizio aprile e avevo consciamente scelto di ignorarli, d’altronde Blue Whale e Momo game c’insegnano che sono proprio gli articoli sui giornali e sui blog a rendere sempre più virali questo genere di “allarmi” e a scatenare sia le paure che la creatività del pubblico.

Purtroppo poi sono arrivati i tutori delle forze dell’ordine, insieme a giornalisti scarsamente dotati e esperti di psicologia infantile, e la cosa è sfuggita a ogni possibile controllo, anche in Italia.

Basta guardarsi un filo attorno in rete per notare che di colpo sono tantissimi a parlarne, segno che è inutile ignorare la questione ed è il caso cercare di fare un filo di chiarezza anche in Italia. Tanto ci siamo abituati: siamo di fronte al secondo o terzo caso di cui ci siamo dovuti occupare poiché giornalisti, pedagogisti e anche polizia postale hanno dimostrato scarsa conoscenza del mezzo informatico, e di come funziona il tam tam della rete.

Capiamoci, non è che Huggy Wuggy non esista, è solo che è un problema solo e unicamente se i nostri figli sono abbandonati a sé stessi con in mano dispositivi che gli permettono di vedere cose non adatte a loro. Se nel 2022 siete un genitore e non sapete usare i parental control forse è meglio se evitate di dare ai vostri figli tablet, telefonini o computer fino a che non hanno compiuto almeno 13 anni. Questa è l’unica cosa sensata che ci sarebbe da dire.

Ho due figli, di 7 e 10 anni, che conoscono Huggy Wuggy perché ci sono loro compagni i quali, dotati di dispositivi senza alcun blocco parentale, ne hanno parlato in classe. Il più grande dei miei figli lo conosce anche perché il personaggio è stato scopiazzato su Roblox per alcuni giochi, e mio figlio usa Roblox, piattaforma di gaming non adatta a essere usata senza alcuna supervisione – che io fornisco regolarmente, oltre a usare piccoli accorgimenti per verificare quali giochi usa: abbiamo un account condiviso, così che io anche mentre sono al lavoro sono in grado di vedere la cronologia dei giochi visualizzati e giocati.

Partiamo dall’inizio. Il 1 aprile 2022 un sito web britannico ha pubblicato un articolo con questo titolo:

Dorset Police warning about Huggy Wuggy bear that is singing songs about killing

Nell’articolo le cose erano spiegate chiaramente: i rischi di Huggy Wuggy sono causati solo dal fatto che non è adatto sotto a una certa età, ovvero quando i nostri figli faticano a distinguere il confine tra realtà e finzione. Di solito parliamo di bambini sotto ai sei anni. La polizia del Dorset lanciava l’allarme in quanto c’erano state segnalazioni di bambini che fin dai tre anni erano esposti a questo genere di contenuti.

Sono contenuti sbagliati, che possono spaventare un bambino, nessuno nega questo, ma sono contenuti che possono spaventare un bambino tanto quanto le immagini dei morti a Mariupol, o le sparatorie di GTA. Con una lieve differenza: i TG e GTA nascono così, il primo caso senza alcuna indicazione che contenga materiale non adatto ai bambini, GTA invece è chiaramente sconsigliato ai bambini.

I contenuti di cui parlava la polizia del Dorset invece sono i cosiddetti contenuti amatoriali, realizzati da fan, o comunque da persone che hanno scelto in autonomia di realizzarli e caricarli in rete, a volte sperando in guadagni (come nel caso del gioco su Roblox o dei video su YouTube) in altri casi solo per il gusto di contribuire alla diffusione di materiale creepy. Ma questo tipo di contenuti non vengono caricati su YouTube Kids, o nei pochi luoghi online in cui un genitore può fare scorrazzare liberamente i propri bimbi. Questi contenuti si trovano nel web libero da parental control, dove un bambino di meno di 12 anni non dovrebbe poter stare senza supervisione dei genitori.

E invece ci stanno, come guardano il telegiornale, ma almeno in quel caso di solito lo fanno coi genitori. Io ho parlato con mio figlio, che fa la quinta elementare, di Huggy Wuggy. Lui già lo conosceva, in quanto a scuola degli amici ne avevano parlato, pochi di loro però conoscevano il gioco – che risale al 2021 – da cui arriva il pupazzo Poppy Playtime: tutti conoscevano solo e unicamente i video diventati virali grazie al tam tam di genitori e polizia postale del Dorset, e ora anche italiana. Senza tutta quest’attenzione mediatica probabilmente – visto che i contenuti generati dai fan e tendenti al creepy fino a poco fa erano principalmente in inglese – sarebbero rimasti relegati a quelle sacche che giocano a Roblox, e che ne hanno viste le versioni create su quella piattaforma, e magari a chi segue i Me Contro Te che hanno dedicato, a marzo, un lungo video al personaggio del videogioco.

Quello che Polizia Postale e giornalisti italiani non raccontano è che il 5 maggio 2022 è uscito il secondo capitolo del gioco, e che questa è tutta pubblicità gratuita. Avete idea di quanti ora sono curiosi e lo vogliono provare, per capire se sia davvero così spaventoso?

Qualcuno dirà che i Me Contro Te sono per bambini, anche piccoli, e quindi se loro ci hanno fatto un video significa che anche i bimbi piccoli possono entrare in contatto facilmente con queste tematiche. Ma basta andare su YouTube Kids e cercare: nelle due fasce per bimbi fino agli 8 anni del peluche con troppi denti non ce ne è traccia, pur essendovi caricati moltissimi video di Lui e Sofì.

Perché ho detto che non ce ne era traccia, usando il verbo al passato? Perché il video è stato rimosso dal canale YouTube dei MCT tra venerdì e oggi.

In Italia tutta la questione è scoppiata anche grazie a post come questo, di cui non pubblicherò il nome dell’autrice, ma che potete trovare sui social in tantissime pagine di genitori:

AVVISO IMPORTANTE PER TUTTI I GENITORI Di BAMBINI DI ETÀ DA 2 a 6 ANNI.
Ieri sera mi è capitato di vedere un bambino che aveva in mano un peluche, apparentemente normale. Se non per dei denti che in genere è strano vedere in pupazzetti per bambini. Scherzando un po’ con il bambino in questione mi ha detto come si chiama il pupazzo: HAGGY WAGGY!
Io che sono per natura curiosa, soprattutto se si tratta dei bambini e tutto ciò che è legato al loro mondo, sono andata ad indagare un po’ su internet.
Con mio stupore ho fatto la seguente scoperta!
Quello che segue è il testo che accompagna il video che promuove questo “SIMPATICO” peluche, in inglese con la traduzione in italiano.
Se guardate bene il pupazzo, sulle mani ha uno strappo per poterlo attaccare, a mo di abbraccio, al collo! E anche visivamente esprime il senso delle parole della canzone: “abbracciami finché non muori”!
Cari genitori, non siate così leggeri su ciò che offrite ai vostri bambini anche nell’ambito dei giochini che gli comprate.
Indagate su ogni cosa. Cartoni animati, serie tv, giochi e affini.
I bambini sono delle spugne e assorbono e recepiscono ogni cosa che gli gravita intorno.
Questo lo sanno bene coloro che USANO i bambini come canale di diffusione “total free” per i propri scopi.
QUANDO ASSECONDATE LE “MODE” DEL MOMENTO, prima indagate su che cosa mettete in mano ai vostri figli!
E, SOPRATTUTTO, QUANDO DATE IL TELEFONINO IN MANO AI BAMBINI “PER FARLI STARE BUONI” CERCATE DI VIGILARE SU COSA GUARDANO E CON COSA GIOCANO!
Mi chiamo Huggy Wuggy
My name’s Huggy Wuggy
Corpo sfocato e coccoloso
Body fuzzy and cuddly
Non vuoi venire ad abbracciarmi?
Don’t you wanna come and hug me?
Abbracciami giorno e notte
Hug me day and night
Mi chiamo Huggy Wuggy
My name’s Huggy Wuggy
I denti aguzzi ti lasciano sanguinante
Sharp teeth leave you bloody
Non chiamarmi mai brutto
Don’t you ever call me ugly
Abbracciami finché non muori
Hug me ’til you die
So dove ti stai nascondendo
I know where you’re hiding
Giù per le prese d’aria stai scivolando
Down the vents you’re sliding
Non sai che ti troverò?
Don’t you know that I will find you?
Ovunque tu vada
Anywhere you go
Nel buio sto aspettando
In the dark I’m waiting
Non c’è via di fuga
There is no escaping
Non sai che sono proprio dietro di te?
Don’t you know I’m right behind you?
Più vicino di quanto pensi
Closer than you know
Questa è la mia fabbrica
This is my factory
Questa è casa mia
This is my home
Dieci lunghi anni ho camminato per questi corridoi
Ten long years I’ve walked these halls
Aspettando tutto solo
Waiting all alone
Allora non verrai a giocare con me?
So won’t you come and play with me?
Rimani un po’
Stay a little while
Prometto che non morderò così forte
Promise I won’t bite that hard
Credi solo al mio sorriso
Just believe my smile
Mi chiamo Huggy Wuggy
My name’s Huggy Wuggy
Felice che tu sia venuto a Playtime
Happy you came to Playtime
Rimani finché la notte non diventa giornoStay until the night turns daytime
Gioca tutta la notte
Play all through the night
Mi chiamo Huggy Wuggy
My Name’s Huggy Wuggy
Anche se non ho fame
Though I don’t get hungry
Voglio ancora assaporarti
I still want to taste you
Solo un piccolo morso
Just a tiny bite
Questa è la mia fabbrica
This is my factory
Questa è la mia casa
This my home
Per dieci lunghi anni ho camminato per questi corridoi
Ten long year’s I’ve walked these halls
Aspettando tutto solo
Waiting all alone
Allora non verrai a giocare con me?
So won’t you come and play with me?
Rimani un po’
Stay a little while
Prometto che non morderò così forte
Promise I won’t bite that hard
Credi solo al mio sorriso
Just believe my smile
Mi chiamo Huggy Wuggy
My name’s Huggy Wuggy
Corpo sfocato e coccoloso
Body fuzzy and cuddly
Non vuoi venire ad abbracciarmi?
Don’t you wanna come and hug me?
Abbracciami finché non muori
Hug me ’til you died

Concludendo

Riteniamo che l’allarme lanciato dalla polizia postale e ripreso dai giornalisti sia servito solo ad aumentare la portata della viralità a cui era arrivato il gioco, e il merchandising che c’è dietro. Sia chiaro, ben venga mettere in guardia i genitori dai pericoli della rete, e dal fatto che esistano video e personaggi che potrebbero non essere adatti ai loro bimbi. Ma una navigazione consapevole non parte dalla demonizzazione di un prodotto, ma dallo spiegare come funziona la rete e come tutelare i nostri bimbi dal venire in contatto con materiale inadatto.

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

Redazione at butac punto it

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