I deputati e i social network: Hatra e la costituzione

ISISCICREDO

Come saprete, tutti i deputati e senatori di un certo partito politico – fatta eccezione per i tre o quattro portavoce – non possono partecipare ai talk show in TV senza permesso, ma possono abusare di Facebook. Noi abbiamo trattato poche esternazioni di questi politici – Mirko Busto di recente, Bartolomeo Pepe tempo fa – e tra sirene e sbarchi sulla luna possiamo dire che abbiano prodotto molto materiale di prima scelta. Ora tocca a Tiziana Ciprini, laureata in Psicologia e membro della Commissione Lavoro e Pari Opportunità.
11054495_834492009958129_801089789950297391_n
 

PSICOTERRORISMO MADE IN USA
HATRA, patrimonio Unesco, rasa al suolo dall’ISIS con le RUSPE, dice la stampa.
E’ da un giorno e mezzo che cerco foto/video del prima e del dopo del rasamento al suolo. Nulla.
Per l’industria SPARGIGUERRA americana i cattivi hanno sempre qualcosa di nero (ora la pelle, ora il vestito, ora la bandiera).
Dopo i video i cui effetti speciali fanno impallidire l’industria cinematografica di Hollywood, dopo le statue di carton-gesso distrutte, ora i rasamenti al suolo con le RUSPE.
ISIS? Si, si ci credo. American FALSE FLAG

PS: se trovate qualche foto postatela
PSOS: domani in aula si votano di nuovo le riforme costituzionali, volte a radere al suolo la nostra Carta costituzionale più bella del mondo e la nostra democrazia.
Ebbene, vi sembra normale che una POTENTISSIMA BANCA MULTINAZIONALE AMERICANA, LA JP MORGAN, ha ordinato di cambiare la nostra Costituzione perché TROPPO DEMOCRATICA?
Essendo l’Italia un paese libero, è corretto che tutti possano dire la propria su qualsiasi argomento. Bisogna ricordarsi che esiste modo e modo.
Partiamo dal fondo.

PSOS: domani in aula si votano di nuovo le riforme costituzionali, volte a radere al suolo la nostra Carta costituzionale più bella del mondo e la nostra democrazia.

È stato approvato il cosiddetto Disegno di Legge Boschi che va a modificare alcune parti della Costituzione Italiana. Questa legge non “rade al suolo” la Costituzione e non è “un attentato alla democrazia”. La deputata ha tutto il diritto di non essere d’accordo con la legge – che deve tornare a essere votata al Senato – ma demonizzare una modifica, che si attende da ANNI per ammodernare la Costituzione, è una cosa poco professionale. Post come questo sono la riprova che in Italia vince la politica della pancia, mai quella del cervello. Un riassunto delle modifiche contenute nella legge lo potete trovare qui:

1. Camera unica assemblea legislativa
2. Senato dei 100
3. Lo Stato recupera competenze strategiche (energia, infrastrutture e alcune norme regionali)
4. Presidente della Repubblica eletto da Camera e Senato
5. Corte costituzionale: tre giudici eletti dalla Camera, due dal Senato
6. Per i referendum necessarie 800 mila firme
7. Leggi di iniziativa popolare: necessarie 250 mila firme
8. Legge elettorale: ricorso preventivo alla Consulta

Trovo estremamente positive la riduzione del Senato e l’idea di rendere più veloce il passaggio delle leggi. Senza ombra di dubbio ci saranno delle pecche, ma considerare intoccabile la Costituzione è sbagliato.
Giudizio politico a parte, la cosa migliore è nella frase successiva però

Ebbene, vi sembra normale che una POTENTISSIMA BANCA MULTINAZIONALE AMERICANA, LA JP MORGAN, ha ordinato di cambiare la nostra Costituzione perché TROPPO DEMOCRATICA?

La JP Morgan non ha ordinato nulla a nessuno. Non ha alcuna autorità per farlo, oltre al fatto che non ha nessuno a cui ordinarlo. Non capisco perché questa storia torni fuori dopo quasi 2 anni, eppure la questione è molto più semplice di quello che viene raccontata dalla deputata. Nel Maggio 2013, con un documento disponibile online, due analisti della JP Morgan partono dai progressi fatti dai paesi europei durante la crisi ed enunciano quelli che sono i fattori limitanti per le riforme necessarie. Leggiamo a pagina 12:

At the start of the crisis, it was generally assumed that the national legacy problems were economic in nature. But, as the crisis has evolved, it has become apparent that there are deep seated political problems in the periphery, which, in our view, need to change if EMU is going to function properly in the long run. The political systems in the periphery were established in the aftermath of dictatorship, and were defined by that experience. Constitutions tend to show a strong socialist influence, reflecting the political strength that left wing parties gained after the defeat of fascism. Political systems around the periphery typically display several of the following features: weak executives; weak central states relative to regions; constitutional protection of labor rights; consensus building systems which foster political clientalism; and the right to protest if unwelcome changes are made to the political status quo. The shortcomings of this political legacy have been revealed by the crisis. Countries around the periphery have only been partially successful in producing fiscal and economic reform agendas, with governments constrained by constitutions (Portugal), powerful regions (Spain), and the rise of populist parties (Italy and Greece).
Nelle prime fasi della crisi si partiva dal presupposto che i problemi esistenti fossero principalmente di natura economica. Durante l’evoluzione della crisi però divenne chiaro che nelle zone periferiche (si intende la parte Sud dell’Europa) ci fossero dei problemi politici che, a nostro modo di vedere, necessitano di essere corretti perché l’Europa possa funzionare nel lungo termine. Il sistema politico nelle periferie si stabilì dopo la sconfitta delle dittature e fu largamente influenzato da questo. Le costituzioni presentano una forte influenza socialista, riflettendo l’influenza che i partiti di sinistra ebbero grazie alla sconfitta del fascismo. Nelle periferie i sistemi politici presentano solitamente queste caratteristiche: governi deboli; un sistema centrale debole nel confronto delle regioni; costituzioni che proteggono i diritti del lavoro; sistemi di consenso che alimentano una politica clientelare; diritto di protesta se vengono effettuate delle modifiche non apprezzate allo status quo. Gli effetti negativi di queste tradizioni politiche sono stati esposti durante questa crisi. I paesi europei sono riusciti solo in parte a produrre delle riforme economiche, per colpa di governi bloccate dalla costituzione (Portogallo), regioni troppo influenti (Spagna) e la crescita di partiti populisti (Italia e Grecia)

Lungi da me fare l’avvocato del diavolo, ma la parte sui diritti dei lavoratori presentato come “shortcoming” non è perché questi diritti esistano: essendo integrati nelle costituzioni sono più difficili da modificare e riformare. Sono dunque una limitazione. Ricordiamoci che questo documento non è un trattato politico, ma un’analisi sulle riforme dei paesi europei per fronteggiare la crisi. Dell’Italia dicono anche questo:

The key test in the coming year will be in Italy, where the new government clearly has an opportunity to engage in meaningful political reform.
Il test chiave nel prossimo anno sarà in Italia, dove il nuovo governo ha chiaramente l’opportunità di intraprendere una importante riforma politica

Questo sarebbe “l’ordine di cambiare la Costituzione troppo democratica”? E davvero lo farebbero così apertamente? Un anno dopo, questa storia torna in voga quando si parla di una cena tra Tony Blair e Matteo Renzi nel 2012, all’epoca ancora sindaco di Firenze e prima ancora delle primarie che lo portarono alla segreteria del PD. Mi chiedo quante banche e società finanziarie rilascino studi e analisi sulla crisi con diverse cause e diverse proposte di soluzione, ma dato che la JP Morgan è brutta, cattiva e americana, vogliono sicuramente attentare alla nostra italica Costituzione. E cosa c’è di più bello che dare la colpa agli americani?

HATRA, patrimonio Unesco, rasa al suolo dall’ISIS con le RUSPE, dice la stampa.
E’ da un giorno e mezzo che cerco foto/video del prima e del dopo del rasamento al suolo. Nulla.
Per l’industria SPARGIGUERRA americana i cattivi hanno sempre qualcosa di nero (ora la pelle, ora il vestito, ora la bandiera).
Dopo i video i cui effetti speciali fanno impallidire l’industria cinematografica di Hollywood, dopo le statue di carton-gesso distrutte, ora i rasamenti al suolo con le RUSPE.
ISIS? Si, si ci credo. American FALSE FLAG

Ciprini sta probabilmente cercando di rubare il palcoscenico al re dei false flag, ma usa in maniera impropria il termine. Un false flag è un’altra cosa: al più, si potrebbe trattare di una notizia falsa. Le fonti sono locali, membri del governo e politici iracheni. La scarsa disponibilità delle immagini non lo rende meno reale. Io non so quali video “i cui effetti speciali fanno impallidire l’industria cinematografica” abbia visto la deputata, ma dicendo così salva capra e cavoli: “se c’è il video è finto, se non c’è il video è per forza tutto falso”.
Le statue distrutte a Mosul erano di gesso, non cartongesso. Non tutte quelle distrutte lo erano, oltre a non vedere cosa ci sia di incredibile nell’usare “le RUSPE” per abbattere costruzioni. I report iniziali parlano di utilizzo di esplosivi oltre alle ruspe – con la fantasia che si ritrova, la deputata si è dimenticata di mettere una scatola di candelotti ACME nella simpatica foto.
Oltre ai danni a Mosul e Hatra, l’ISIS ha distrutto anche Nimrud e Dur-Sharrukin. Dubito si fermeranno in questa follia distruttiva. Le forze irachene stanno portando avanti una offensiva con lo scopo di riprendersi questi territori. Mi chiedo cosa succederà quando arriveranno ad Hatra, o negli altri luoghi millenari rovinati dall’ideologia estremista islamista e avremo le foto: cosa dirà la nuova eroina? A mio avviso, potrà dire che sono stati “gli iracheni pagati dagli americani per salvare loro la faccia”. Ancora una volta, una soluzione win-win: puoi lamentarti sempre comunque di tutto e dare la colpa comunque agli Americani.
Chiudo con un commento che ha preso più like del post stesso della Ciprini, e che condivido appieno.
ciprini
 
Meglio stare ad ascoltare la Ciprini invece di Ban Ki-Moon? Siete liberissimi di non credere che l’ISIS abbia raso al suolo Hatra, ma per favore: date ascolto a chi sa di cosa stia parlando. Per il vostro e il nostro bene.
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!