Aglio nell’orecchio o nell’ano?
Che cosa sarà mai, maliziosi lettori di Butac.it? Ma l’aglio!
A quanto pare l’aglio e la cipolla sono il nuovo prezzemolo del web (e io che credevo fossero acqua e limone nd maicolengel).
Arriviamo a questo articoletto veloce veloce in seguito a 2 segnalazioni
Ecco cosa succede se metti uno spicchio d’Aglio all’interno del tuo Orecchio.
e
Uomo, addio viagra L’aglio è la soluzione
Partiamo dal secondo che è un riciclo clamoroso di una notizia coperta praticamente da tutti i siti dell’internet italiano di più di un anno fa
Da mezzo secolo Antonio De Toma, un napoletano di 75 anni, si occupa dello studio delle proprietà benefiche di frutta e verdura per il corpo umano. Lo studioso, dovrebbe pubblicare a breve un saggio sulle innumerevoli qualità dell’aglio. Il particolare più interessante della sua ricerca, però, riguarda l’utilizzo dell’alimento a scopo sessuale. Pare, infatti, che questo funzioni molto meglio del potente viagra. La scoperta, riportata da Il Mattino, indica di assumere uno o due spicchi tra le 12 e le 24 ore prima dell’incontro galante. “La Bbc e gli inglesi – ha spiegato il 75enne – hanno scoperto l’acqua calda. Io sono stato il primo, e lo rivendico, ad affermare le proprietà afrodisiache dell’aglio. Gli effetti benefici sulle prestazioni sessuali maschili si hanno assumendolo per via anale. Proprio come con una supposta. Io, a 75 anni, mi trovo benissimo”, ha spiegato il 75enne
Questa versione breve in realtà cita male l’articolo del Mattino per quanto riguarda la posologia dell’aglio. Infatti se andate a vedere l’intervista originale al curioso personaggio egli ci dice che
Io sono stato il primo, e lo rivendico, ad affermare le proprietà afrodisiache dell’aglio. Basta assumere uno spicchio, o due, per almeno un mese e 12-24 ore prima di avere un rapporto sessuale. Altro che Viagra…
Secondo il De Toma quindi è un trattamento continuo quello da fare. Per un mese intero prima del rapporto da rendere indimenticabile dovreste assumere uno o due spicchi dia e 12-24 ore prima del rapporto infilarvene un paio nell’ano. La pianificazione è ovviamente la chiave del successo di questa terapia, ma purtroppo il maestro ci ha lasciato con dei dubbi.
L’assunzione nel mese prima è per via orale o è necessario che sia per via anale anch’esso? I due spicchi vanno tenuti per quanto tempo all’interno del corpo? Durante l’atto sessuale bisogna tenerli inseriti o si possono rimuovere? Dopo l’atto li teniamo dentro o possiamo espellerli con tranquillità? Nelle 24 ore prima se necessito di liberarmi posso rimuoverli e reinserirli?
Purtroppo non ho risposte per voi perché del saggio che sarebbe dovuto essere pubblicato a breve non ne ho trovato traccia alcuna su internet e cercando il nome dello “studioso” (ex agente di commercio privo di alcuna qualifica medica) si trovano solo riferimenti a questa comoda terapia rinvigorente. Se qualcuno avesse informazioni a riguardo ce lo faccia sapere perché tra di noi c’è qualcuno che comincia ad arrivare ad una certa età e poter risparmiare sul Viagra potrebbe essere interessante.
Tornando seri per un momento, una notizia del genere è la classica non notizia. La persona che fa il “claim” non ha una preparazione medica, non ha nessuno studio pubblicato e “ha continuato a frequentare le lezioni di numerosi ricercatori californiani e texani” che vuol dire tutto o nulla. Considerando la quantità di università di naturopatia di quelle zone ci sono tutti i presupposti per una fuffa epica che girerà ogni anno per sempre.
Per quanto riguarda il primo articolo invece c’è da fare subito una osservazione sul nome del sito
Le frasi dei Libri
legato ad una pagina Facebook intitolata “Le indimenticabile frasi del libri” che posta alcune immagini ispirazionali con una frase ad effetto a volte prese da libri, ma sul blog non fa altro che postare rimedi “naturali” per qualsiasi cosa, manca solo il rimedio naturale alla decapitazione. Che cosa abbiano in comune queste due cose è forse il mistero più grande della giornata. Comunque nell’articolo in questione si parla di come l’aglio possa risolvere qualunque stato di infiammazione o infezione dell’orecchio. La parte che mi piace di più è su come si cerca di dimostrare le proprietà dell’aglio
- Con il suo proprietà antibatteriche, l’aglio è uno straordinario “anti-virus” e anti-ossidante. Questa proprietà aiuta a trattare l’azione batterica che provoca l’infezione all’orecchio. Essa contribuisce anche a ridurre il gonfiore dell’orecchio, il dolore e infine l’infezione.
- Nella sua forma grezza, l’aglio è un antibiotico naturale che viene utilizzato per trattare efficacemente il dolore e l’infezione.
- Contiene allicina, efficace principio attivo dalle proprietà antimicrobiche, in grado di contrastare l’infezione nella parte interna dell’orecchio. E’ anche usato per trattare il dolore dell’orecchio medio.
- Contiene potenti composti aromatici che hanno proprietà antisettiche e antinfiammatorie, facilmente assorbili attraverso i tessuti interni della pelle e del timpano dell’orecchio, combatte contro l’infezione e riduce l’infiammazione e il dolore.
In sostanza ripetono 4 volte lo stesso concetto espresso ogni volta in maniera diversa senza portare nulla di reale a favore delle proprietà del’aglio e l’utilizzo del termine “anti-virus” associato con le proprietà antibatteriche faranno la gioia del Dott. PA. Segue a questo elenco un migliaio di modi diversi di cucinare curare le proprie orecchie con l’aglio e olio – manca solo il peperoncino.
Il dottore ci ha già parlato dell’aglio in precedenza e non posso che ribadire tutto quanto ha già detto l’altra volta – andate a leggere – e cito questa parte
Ho voluto usare l’esempio dell’aglio per far capire un problema ben più grande e complesso. Da un lato abbiamo alcune ipotesi, che vengono testate da molti anni per capire quali di esse siano realmente efficaci e possano essere utilizzate. Dall’altro, abbiamo sempre le stesse ipotesi che vengono innalzate a certezze e abusate per lo scopo del furbo di turno. In questo caso abbiamo un piccolo articolo insignificante come quello di CaffeinaMagazine, pubblicato apposta per attirare allocchi sulla pagina cavalcando la moda delle cure alternative. Come si può capire bene, si fa in fretta da qui ad arrivare a cose ben più gravi.
Si parte con una ricetta alternativa per curare l’otite, si scende sempre più nei meandri della medicina alternativa e alla fine i nostri figli si ammalano di morbillo. Si arriva al caso di una naturopata che consigliò di sostituire l’insulina con delle vitamine per la cura di una ragazza di 16 anni ammalata di Diabete Mellito di tipo 1. Dopo poco la ragazza è deceduta e il suo caso, come molti altri poteva essere evitato.
Recentemente avevo parlato anche io della super ricetta medievale miracolosa a base di aglio che alla fine non è per nulla miracolosa e il punto è sempre lo stesso: si possono provare questi rimedi naturali, nessuno ve lo può vietare, ma non pensate di sfangarla ogni volta. Se il problema è reale andate da un medico, anche per evitare situazioni come queste
Cara redazione BUTAC, sembra incredibile, ma volevo raccontarvi di come mi sia capitato, come medico di Pronto Soccorso Otorinolaringoiatrico, di dover rimuovere dal condotto uditivo di un paziente uno spicchio d’aglio misto ad infezione purulenta da otite esterna… con il paziente che negava di sapere come fosse finito lo spicchio in fondo al proprio orecchio! (non vi dico l’odore che ha sprigionato in ambulatorio, al solo pensiero mi torna la nausea!)
Alla lettura di questo “importante articolo di divulgazione scientifica” mi sono illuminata… vi prego, datene massima diffusione… per le otiti più aglio e meno antibiotico! O_o
Alla fine che male può fare no?
Stay natural, stay smelly
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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