Montanari, la poliomielite e l’SV40

Avvelenare il pozzo a certa gente piace moltissimo, ed è forse per quello che Stefano Montanari ha fatto in un video che mi avete segnalato, pubblicato dalla pagina social “La verità ci rende liberi – Il risveglio” (LVCRLIL).

Il video riprende Montanari in una delle sue conferenze (pagate) che tiene dove lo chiamano (e pagano). Non so a quando risalga, spero all’anno scorso visto che non vedo gente con mascherina nelle inquadrature.

L’estratto della conferenza ripreso da LVCRLIL dura pochissimo, e la cosa importante di cui voglio brevemente parlare è quella frase che viene ripresa anche nel testo che accompagna il video:

Il vaccino contro la poliomelite contiene il virus SV40 che nell’uomo è cancerogeno per ossa e polmoni

Su BUTAC di SV40 abbiamo già parlato in passato, ben due volte, non c’è nulla che dica Montanari che non sia già stato sbufalato negli anni, e questo dovrebbe dirla lunga sull’affidabilità delle sue affermazioni.

Non devo fare molto per ritrattare la questione, perché quanto riporta Montanari era vero, sì, era vero fino al 1963. Come riporta questo documento pubblicato sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e come spiegavo già nel 2013:

…è vero che dal 1955 al 1963 un’azienda americana (American Home Products) aveva prodotto e venduto milioni di dosi di vaccini contenti un virus denominato SV40 (con potenziali rischi di sviluppo tumori), ma è anche vero che prima del 1962 non vi erano test per rilevarlo, e appena la cosa fu notata s’introdussero test che vengono applicati da allora sui lotti di vaccini venduti in Europa, negli Stati Uniti e tanti altri!

Montanari nel suo intervento parla sempre al tempo presente, dando a intendere che le cose stiano ancora così, che quel vaccino venga ancora prodotto alla stessa maniera. Ma sono bugie, non so se diffuse in buona o malafede, ma bugie. Quei vaccini non si fanno più così da quando negli anni Sessanta è stato scoperto quel virus. Esistono test di controllo che da allora vengono fatti su tutti i vaccini che vengono messi in commercio, proprio per evitare che un rischio del genere possa trasformarsi in realtà, come successo in passato.

Vedere condividere questi video da migliaia di persone è brutto, perché è la dimostrazione pratica della scarsa voglia di approfondire che ha una certa fascia di popolazione italiana. Lo stesso avviene all’estero. Quando invece, specie durante un’emergenza sanitaria come quella attuale, le informazioni di un certo tipo andrebbero verificate più e più volte, per evitare di inquinare il pozzo ancor di più.

Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un  caffè!