Musica extraterrestre? No, bufale terrestri!

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Musica extraterrestre? O bufale terrestri?

L’Huffington Post alimenta bufale e fuffa diventando il Fuffington Post.

 

Mi spiace se ultimamente troviate che io mi stia occupando un po’ troppo della fuffa aliena, ma oggi ne ho ben donde: come ben sapete tanti (pseudo)documentari fuffa ovvero fuffomentari (ne abbiamo già parlato qua) ci vogliono raccontare che ci sono alieni dappertutto: in nome dell’audience per ben venga ogni tipo di sciocchezza. Quindi anche la musica aliena.

Gli alieni ora non solo sono tra noi, sopra di noi, sotto di noi, ci parlano, ci pilotano, ci aiutano a non autodistruggerci anzi no, ci stanno distruggendo. Alieni che ci mandano segnali radio che non esistono e alieni che vogliono rubarci… l’elio-3 (!!!) anzi, no, lo vogliono rubare dalla nostra Luna e quindi ci hanno vietato di tornarci. Oltre a tutto questo popò, anzi a tutta questa popò, da oggi gli alieni ci irradiano musica.

Che sia una nuova forma di radio libera?

A parlare a ruota libera di alieni sono sempre e solo loro: i complottisti e di conseguenza siti che li sfruttano per fare click-baiting e programmi TV che per la stessa ragione cercano di elemosinare audience.

Purtroppo è dimostrato che più ti sbatto il mostro (alieno) in prima pagina e più il mio giornale/sito fa ascolti.

Non avrei oggi ri-trattato l’argomento così a breve termine dal precedente sopra linkato se non fosse per… una questione d’onore!

Da sempre ho un interesse smodato per le missioni Apollo, quelle che hanno portato una dozzina di uomini sulla Luna: la più grande impresa storica dell’umanità, più esattamente un mix di interesse e nostalgia con un contorno di rammarico per come allora il Congresso tagliò i finanziamenti, decretando inevitabilmente la fine di un glorioso momento spaziale.

E una delle cose che mi fa più incazzare è vedere quanto fango si sia gettato su questa memorabile impresa umana, come detto la più grande di sempre! Ho detto fango ma avrei potuto dire altro tipo di sostanza ben più maleodorante, se non fosse che oggi mi son già giocato il bonus della parolaccia.

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Negli anni Settanta alcuni improvvisati scrittori e giornalisti iniziarono a scrivere opere sul complotto lunare arrivando persino a spacciarsi per finti ex-ingegneri Rocketdyne come Bill Kaysing: cosa c’è di più attraente che smattonare e demolire l’impresa umana n. 1 della storia? Metaforizzando, cosa c’è di più attraente di un cittadino qualunque che durante un alterco mena il campione del mondo di boxe in carica?

Voi capite che demolire un’impresa epica porta molto più clamore che non fare lo stesso per un fatto qualunque: più la posta è alta e più è alta la vincita. Quindi nell’era della rete globale, centinaia e centinaia di siti complottisti seguono questa filosofia adocchiando ogni pretesto per sostenere le proprie teorie.

Come potete però facilmente immaginare, quando le prove non esistono concretamente, le si inventano: chi poi va davvero a controllare? Chi ha così tanta voglia di andare a verificare veramente come andarono i fatti?

Ovviamente noi di Butac!

Per fare il solito click-baiting (ad ogni click corrisponde un soldino in più pagato dallo sponsor) l’Huffington Post, sito di cui ci siamo già occupati (parecchio) in passato e che meriterebbe la nostra black list ad honorem, cavalca l’onda complottista, pardon, gombloddisda, tentando di farci credere che l’equipaggio dell’Apollo 10 avrebbe udito una “musica aliena” durante un sorvolo sulla faccia nascosta della luna in piena zona di silenzio radio da Terra.

Oh, questi alieni sono proprio strambi! Anziché atterrare sulla Terra e presentarsi, come potremmo fare teoricamente noi umani se atterrassimo in un altro pianeta abitato da ipotetiche altre civiltà, cosa fanno? Ci donano la loro musica.

Magari anche uno spritz?

Secondo voi ci irradiano quando siamo in orbita terrestre, vicini a casa? Magari quando siamo nel tragitto Terra-Luna dove anche il centro controllo di Houston può sentire?

Ma andiamo… mi meraviglio di voi! Troppo banale! Roba da stupidi terrestri. Certamente i soliti italiani, pardon, italioti.

Gli alieni sono più… sono più… più… boh, sono “più” e basta! Sono “più” come la famosa Dune Buggy rossa con capottina gialla di Bud e Terence.

Ordunque questi zuzzurelloni sincronizzerebbero l’invio della loro musica spaziale proprio quando eravamo in orbita lunare nascosta alla Terra: forse è uno stratagemma per essere sicuri che l’equipaggio ascolti veramente la loro musica e non la nostra.

Ora, anche un bambino capirebbe che qua la logica scricchiola: perché gli alieni ci dovrebbero inviare musica solo ed esclusivamente per l’equipaggio dell’Apollo, tre uomini? Che sia stato il primo avviso della serie: “terrestri non vi vogliamo sulla Luna! Non provateci nemmeno!”?

Fior di siti a fare le ipotesi più… spaziali. Misteri a destra e a manca per alimentare un clima da thriller di fantascienza: nessuno che abbia cercato plausibili spiegazioni dove è più facile trovarle, cioè sul sito della Nasa!

Forse perché non interessano? Forse non è la verità che la gente vuol conoscere, ma solo sognare?

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Vediamo l’articolo sotto inquisizione:

Registrazioni dimenticate rivelano che gli astronauti dell’Apollo sentirono una “musica” misteriosa provenire dal lato oscuro della luna.

“Se ti trovassi dall’altra parte della luna e sentissi strani rumori alla radio, sapendo di essere bloccato lontano dalla Terra, a cosa penseresti?”. I membri dell’equipaggio della missione Apollo sulla Luna furono colti di sorpresa quando udirono strane tramissioni radio, simili a musica, provenire dalle loro cuffie. Non sapevano se riferire l’episodio alla NASA, ma alla fine è stato svelato. Era il 1969, due mesi prima della storico allunaggio dell’Apollo 11. L’Apollo 10 entrò nell’orbita lunare, attraversando il lato nascosto (o oscuro) della Luna dove tutti i veicoli spaziali restano senza contatto radio con la Terra per circa un’ora e nessuno sul nostro pianeta può vederli o sentirli. Per quel che ne sappiamo la missione non incontrò intoppi.

Ma, dopo circa quarant’anni, emersero delle registrazioni considerate perdute che rivelavano un episodio inquietante vissuto dai tre astronauti dell’Apollo, mentre sorvolavano quell’area. Le registrazioni contenevano “una strana musica ultraterrena che risuonava dalla radio del modulo lunare”, come si apprende dalla serie “I file misteriosi della NASA”, che sarà a breve in onda su Science Channel.

Stando a quanto si evince dalla conversazione fra i tre astrounauti, si trattava di suoni mai ascoltati prima:

“Sembrava una specie di musica aliena” – “Lo hai sentito? Quel suono sibilante? – “Beh, è una musica piuttosto strana!”.

Le inspiegabili trasmissioni musicali durarono quasi un’ora e, poco prima di riprendere il contatto radio con la Terra, gli astronauti discussero dell’opportunità di riportare o meno l’episodio al centro di controllo missione:

“È incredibile! Vero?” – “Dovremmo riferirlo?”  – “Non lo so. Dobbiamo pensarci.”

“I membri dell’equipaggio dell’Apollo 10 conoscevano già i suoni che avrebbero dovuto sentire, a cui erano abituati. La logica mi dice che se ci sono state registrazioni in quel punto, allora lì c’era qualcosa”, dice l’astronauta dell’Apollo 15 Al Worden al programma di Science Channel. “La NASA trattiene informazioni solo quando lo ritiene opportuno per l’interesse pubblico”.

Una volta archiviate, le trascrizioni della missione Apollo 10 sono rimaste inviolate negli archivi NASA fino al 2008, dando origine a un dibattito ininterrotto sulla natura e sull’origine di quei suoni misteriosi captati dagli astronauti.

“Non si è sentito parlare di casi simili per anni dopo l’accaduto, perciò la cosa ci stupisce. Si tratta di un ricordo così lontano che ti chiedi se è stata tutta un’invenzione o c’era davvero qualcosa lassù. Perché non possiamo averne la certezza”, ha dichiarato Worden all’Huffington Post.

“Se ti trovassi dall’altra parte della luna e sentissi strani rumori alla radio, sapendo di essere bloccato lontano dalla Terra, a cosa penseresti?”.

“Ci sono stati diversi episodi in cui i nostri uomini nello spazio hanno visto e sentito cose che non riuscivano ad identificare e questo genera molti interrogativi. Sono aperto rispetto all’accaduto. La prove si fondano solo sul “sentito dire”: si tratta di un episodio sonoro o visivo difficilmente verificabile. Un conto è il ricordo, la ricostruzione della memoria, ben altra cosa sono le prove concrete di un evento”

Guarda la ricostruzione dell’intero episodio nel programma di Science Channel “NASA’s unexplained files” (I file misteriosi della NASA). L’anticipazione della terza stagione è andata in onda domenica 21 febbraio, alle 22:00 e la serie ritornerà il 23 febbraio.

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A contorno dell’articolo ci sono due video: uno in cui si sente il colloquio tra i membri dell’equipaggio registrato dai dispositivi a bordo, l’altro contiene alcune scene dalla citata serie “NASA’s unexplained files”.

Ma la caratteristica principale di questo articolo è un concentrato di fandonie tale da far ridere i polli!

Premettiamo che l’audio che ci mostrano (con la trascrizione in sovrimpressione) della registrazione dei colloqui tra i membri dell’equipaggio è reale. Forse l’unica cosa vera. Peccato che non dica assolutamente nulla a favore della musica spaziale, ma al contrario la smentisca, come vedremo in seguito!

Tutta la trascrizione ufficiale Nasa dei dialoghi della missione, espressamente il momento a cui siamo interessati (ovvero a tempo 102.13) la potete leggere qua.

 
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E ora veniamo alle bugie che ci raccontano:

  1. Il titolo dice che è una registrazione dimenticata ma non è vero. La Nasa ne venne regolarmente in possesso al rientro della missione. Che poi all’epoca fossero documenti segretati, mi pare (molto) ovvio: due mesi dopo si sarebbe andati per primi sulla Luna, gli americani mica potevano raccontare i fatti loro al mondo, cioè ai sovietici.
  2. La “musica” non è affatto musica ma una chiara interferenza simile a quella che i telefonini generano negli impianti audio di casa o dell’auto. Vi è mai capitato di sentire quel fastidioso trr-trr… trr-trr…? E voi la chiamate musica? Ascoltate voi stessi l’audio originale: in questo file ciò che ci interessa inizia al minuto 2:50.
  3. I membri dell’equipaggio non furono colti di sorpresa: addirittura i toni di Cernan, il pilota del Lem, sono al limite dell’allegro quando fa l’imitazione del disturbo: “uhhhh” a 2:56 della registrazione audio, continuando poi a fotografare il suolo lunare come da missione e mangiucchiando biscotti e bevendo succo d’uva come si capisce dalle trascrizioni. Tutto ciò è chiaramente descritto anche in questa pagina che si è occupata del caso, scrivendo però cose sensate (nonostante un titolo un po’ sensazionalista) dando spiegazioni serie e veritiere senza sconfinare nella ridicola fantascienza come ha fatto l’Huffington Post.
  4. Non c’è mai stato il minimo dubbio se riferire o meno l’accaduto: i tecnici a terra furono regolarmente avvisati dopo la missione ma il fatto si ripeté due mesi dopo su Apollo 11, come dichiarò M. Collins (Pilota CSM su Apollo 11) nel suo libro Carryng the fire al capitolo 13. “C’è uno strano rumore nelle mie cuffie ora, un suono “eerie woo-woo” [descrizione verbale del suono come il trr-trr degli attuali telefonini]. Se non fossi stato avvisato, mi avrebbe spaventato come l’inferno attorno a me. Stafford di Apollo 10 fu il primo a sentirlo durante la simulazione delle manovre di rendez-vous attorno alla Luna”. Nei mesi immediatamente precedenti lo sbarco lunare non si ebbe tempo per curare un problema tecnico giudicato secondario che comunque venne risolto otto mesi dopo per Apollo 12.
  5. Nessuna “strana musica ultraterrena che risuonava dalla radio del modulo lunare”, lo avete sentito pure voi, no? Secondo voi è una musica ultraterrena? Cosa non s’inventa per creare mistero. Anche le musiche ultraterrene. Ridicolo!
  6. Si dice che erano suoni mai ascoltati prima (vero) ma non si dice che si sentirono anche nella seguente missione, in Apollo 11. Men che meno che  Young la descrisse come una normale interferenza.
  7. Si traducono opportunisticamente le frasi più eclatanti decontestualizzandole a proprio uso e consumo:

    “Sembrava una specie di musica aliena. Lo hai sentito? Quel suono sibilante?”
    “Beh, è una musica piuttosto strana!”

    ma le trascrizioni originali non sono così fantascientifiche come ce le raccontano. Vediamole:

    102:13:02 Cernan (in Snoopy): That music even sounds outer-spacey. Doesn’t it? You hear that? That Whistling sound? (Questa musica addirittura sembra spaziale, vero? Lo senti quel fischio?) [“musica” va intesa come solfa, come disturbo che rompe le scatole; “sound” in questo caso non si traduce come “suonare” ma come “sembrare” o “apparire” mentre “outer spacy” non è inteso come “extra terrestre” –  “extraterrestrial” e nemmeno come “alieno” – “alien” ma appunto come spaziale.]
    102:13:06 Stafford (in Snoopy): Yes.  (Sì.)
    102:13:07 Cernan (in Snoopy): “Whooooooooooo. (Uhhhhh.)
    102:13:12 Young: Did you hear that Whistlìng sound- too? (L’hai sentito anche tu quel fischio?) [Young è da solo sul CSM e parla a Cernan che è sul Lem Snoopy assieme a Stafford.]
    102:13:14 Cernan (in Snoopy): Yeah. Sounds like – you know, outer-space-type music. (Yeah, sembra come… sai… quel genere di musica spaziale.)

    Ordunque vedete come andando a prendere i testi originali tutto appare molto più umano e molto meno alieno! Potenza delle distorsioni giornalistiche, piccoli aggiustamenti per trasformare bombole in bambole.

  8. Ora la traduzione passa da fortemente distorta a notizia inventata, infatti si citano tre presunte frasi dette pronunciate prima della ripresa delle comunicazioni (siamo ancora in silenzio radio da terra):

    “È incredibile! Vero?”
    “Dovremmo riferirlo?”
    “Non lo so. Dobbiamo pensarci.”

    Ma non è così! Queste frasi non sono mai state dette! Ecco i testi reali trascritti:

    102:17:58 Cernan (in Snoopy): Boy, that sure is weird music. (Ragazzi, quella di certo è una strana musica.)
    102:18:01 Young: We’re going to have to find out about that. Nobody will believe us. (Dobbiamo scoprire di cosa si trattava. Non ci crederà nessuno) [Qua il testo potrebbe effettivamente alludere al fatto che abbiano scovato qualcosa di alieno al quale il mondo non crederà, ma in realtà il senso è “se non troviamo la magagna ovvero l’origine del suono , poi nessuno crederà che il problema davvero sia esistito” – erano in silenzio radio da terra.]
    102:18:07 Cernan (in Snoopy): No. It’s a whistling, you know, like an outer space-type thing. (Ma no… vedi… è un fischio, come un qualcosa di tipo spaziale.)
    102:18:10 Young: Probably due to the VHF ranging, I’d guess. (Probabilmente dovuto al puntamento VHF immagino.)
    102:18:16 Cernan (in Snoopy): Yes. I wouldn’t believe there’s anyone out there. OK, Tom, I’m going to call up P20. (Sì, non credo che ci sia qualcun altro qua fuori. Ok, Tom io richiamo la P20.) [P20 è una manovra di puntamento del CSM per farlo collimare col Lem nei rendez-vous.]

    Vedete? Nell’articolo si nasconde il fatto che già gli astronauti ipotizzavano una interferenza. Questo viene omesso per… barare volutamente. Per far credere al complotto e perpetrare giornalettismo spazzatura. Nessuna frase di complotto come denunciato, anzi gravi omissioni e frasi inventate: ovvero una bufala!

  9. Sì, l’equipaggio conosceva bene i suoni tipici di bordo, ma se c’è una interferenza imprevista come la si può prevedere? Anche l’equipaggio di Apollo 13 conosceva i suoni tipici di bordo ma non certo quello del botto del serbatoio d’ossigeno che compromise la missione. Dunque di cosa cianciano questi dilettanti?
  10. Non è vero che le trascrizioni della missione Apollo 10 sono rimaste inviolate negli archivi NASA fino al 2008, dando origine a un dibattito ininterrotto sulla natura e sull’origine di quei suoni misteriosi captati dagli astronauti. Che fosse un’interferenza lo si sapeva già all’epoca e la prova è che su Apollo 12, cioè otto mesi dopo, i tecnici hanno risolto il problema. Si sostiene fuffa solo per aumentare l’alone di complotto (alieno) attorno al fatto.
  11. Ovviamente è una sonora balla pure il fatto che non si sia sentito parlare di casi simili negli anni seguenti, perché come abbiamo già detto lo stesso problema è capitato ad Apollo 11 due mesi dopo. L’unica invenzione qua sono i fatti citati da Huffington Post, ovvero spazzatura per fuffomentari!
  12. Se ti trovassi dall’altra parte della Luna e sentissi strani rumori alla radio, sapendo di essere bloccato lontano dalla Terra, a cosa penseresti? Genio! A ciò che ha pensato Young: interferenze. Solo gli stupidi non l’hanno capito pensando alla hit parade da Nibiru. E comunque (ancora balle) non erano bloccati, ma come si può vedere dal testo trascritto erano in piena manovra (tra cui la citata P20). C’è altro da inventare?
  13. Se ci sono stati diversi episodi in cui i nostri uomini nello spazio hanno visto e sentito cose che non riuscivano a identificare, generando molti interrogativi, tutto ciò ha una spiegazione che, tra le righe, citano pure questi signori dell’Huffington Post: “Le prove si fondano solo sul sentito dire”. Appunto: fuffa! Lo ammettono pure loro.  Serve forse altro?

 
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Ora cosa vogliamo concludere se è già conclamato che furono delle normali interferenze audio tra CSM e LEM? Era la prima manovra in assoluto nel suo genere in orbita lunare: ecco perché accadde per la prima volta. Come abbiamo visto si ripeté due mesi dopo con Apollo 11 e poi stop! Problema risolto. Altro che musichetta aliena! Questi signori hanno evidentemente molta voglia di cinema. E soprattutto nei fuffomentari ci sono molti ma davvero molti fatti inventati. Quasi tutto!

Non possiamo quindi che concludere con una comica constatazione: l’Huffington Post dovrebbe cambiarsi nome in Fuffington Post, a giudicare da come modifica i fatti.

Ma non si vergognano?

Bocciati senza pietà.

Lola Fox

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