I pericoli del gioco d’azzardo

Le percentuali di vincita delle lotterie vendute dallo Stato, a nostro avviso, non vengono diffuse abbastanza...

ARTICOLO AGGIORNATO

Tra le segnalazioni che riceviamo oggi un lettore ci ha fatto giustamente notare un errore nell’articolo qui sotto:

il termine ludopatia (termine che piace, piace, piace ai giornalisti ed al grande pubblico) è scorretto. Il termine esatto è disturbo da gioco d’azzardo (secondo il DSM 5). Il termine ludopatia, che in realtà non si è mai utilizzato in campo medico deriva dai termini che in italiano dovrebbero essere tradotti come sofferenza da gioco. Anche un giocatore di pallone che perde una partita soffre per la sconfitta, ed è perciò un ludopatico.

Nella sua mail conclude con questa farse con cui non possiamo che concordare:

Fare cultura, non diffondere le fake news, significa anche utilizzare le parole corrette.

E per questo l’articolo che segue è stato corretto, eliminando il termine ludopatia.


Oggi vorrei fare un qualcosa di diverso rispetto al solito, sempre una guida, ma non dedicata alle fake news, bensì alla ludopatia al disturbo da gioco d’azzardo. E tutto questo lo faremo con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, nel caso specifico GPT 4.0.

Partiamo da una citazione, attribuita, senza fonti, a Voltaire:

La loterie est une taxe pour ceux qui ne savent pas faire de mathématiques.

Che tradotta:

La lotteria è una tassa per chi non sa fare matematica.

La citazione evidenzia che le probabilità di vincere sono così basse che solo chi non comprende la matematica dietro queste probabilità sceglierebbe di giocare. Ma allora perché lo fanno in così tanti?

Cosa è la ludopatia? il disturbo da gioco d’azzardo?

Il disturbo da gioco d’azzardo, è un disturbo del controllo degli impulsi. Chi ne soffre di ludopatia sente un impulso irrefrenabile a giocare d’azzardo, nonostante le conseguenze negative che può causare in ambito economico, lavorativo e relazionale.

È caratterizzato da:

  1. Persistente e ricorrente comportamento di gioco d’azzardo che compromette, disturba o danneggia la vita personale, familiare o vocazionale.
  2. Tendenza a giocare con somme sempre maggiori di denaro per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato.
  3. Irritabilità o inquietudine quando si tenta di ridurre o smettere di giocare.
  4. Tentativi ripetuti e non riusciti di controllare, ridurre o smettere l’attività di gioco.
  5. Preoccupazione per il gioco d’azzardo, come essere costantemente alla ricerca di occasioni per giocare o pianificare la prossima puntata.
  6. Giocare per sfuggire ai problemi o per alleviare sentimenti di impotenza, colpa o depressione.
  7. Chiedere in prestito o rubare per finanziare l’abitudine al gioco.
  8. Mettere in pericolo o perdere una relazione significativa, un lavoro o un’opportunità di carriera a causa del gioco.
  9. Dipendenza da altri per ottenere denaro per risolvere situazioni finanziarie disastrose causate dal gioco.

Fonte: La definizione e i criteri diagnostici per il disturbo da gioco d’azzardo sono stati formulati e descritti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) dell’American Psychiatric Association.

Perché ne parliamo su BUTAC?

Perché negli ultimi anni, probabilmente anche grazie alla crisi economica e alla pandemia, il numero di persone che soffrono di ludopatia pare sia aumentato. L’ultima analisi pubblicata dall’Istituto superiore di sanità riporta:

Distribuzione dei giocatori nella popolazione adulta
In Italia oltre un terzo della cittadinanza ovvero il 36,4% (circa 18.450.000 soggetti), dichiara di aver praticato gioco d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi antecedenti l’intervista.

Distribuzione dei giocatori per differenze di genere
Nell’ultimo anno, hanno giocato d’azzardo il 43,7% degli uomini (circa 10.500.000 residenti maggiorenni) a fronte del 29,8% delle donne (circa 7.900.000 residenti maggiorenni).

Questi numeri a me fanno venire i brividi, specie se penso alle percentuali di vincita dei vari giochi d’azzardo che vanno di più nel nostro Paese, e che non vengono diffuse abbastanza spesso, preferendo definizioni orientate alla vendita come “un gioco semplice e divertente che permette, grattando i simboli presenti sul biglietto, di vincere premi immediati in denaro”. Dalle lotterie alle scommesse, dalle slot machines ai casinò online, secondo noi è essenziale diffondere il più possibile informazioni corrette e complete su comportamenti che, se intrapresi con leggerezza, possono portare a gravi problematiche di salute mentale.

Vediamo insieme qualche numero:

Gratta e Vinci

Una parte della Tabella delle probabilità di vincita per ciascun tipo di Gratta e Vinci attualmente immesso sul mercato presente sul sito ufficiale di Gratta e Vinci

Il Gratta e Vinci è uno dei giochi più popolari perché ha un costo relativamente basso e una gratificazione immediata. Tuttavia, le probabilità di vincere un premio significativo sono molto basse.

  • Probabilità media di vincita: circa 1 su 3 o 1 su 4 per piccole somme.
  • Probabilità di vincere il jackpot o premi elevati: molto più bassa, spesso nell’ordine di 1 su milioni (fino a 12, come si può leggere qui, anche se la probabilità di vincita più frequente è intorno a 1 su circa 8 milioni).

SuperEnalotto

Il SuperEnalotto è uno dei giochi con le probabilità più basse di vincita.

  • Probabilità di vincere il jackpot (indovinando 6 numeri): 1 su 622.614.630.

Casino Online

Slot Machines
La percentuale di ritorno al giocatore (RTP) varia generalmente tra l’85% e il 98%. Questo significa che per ogni euro giocato, la slot restituirà in media tra 0,85€ e 0,98€ nel lungo periodo. (Questi numeri valgono anche per le slot machines fisiche che troviamo nei bar)

Roulette
Scommettendo su un singolo numero, la probabilità di vincita è 1 su 37 nella roulette europea e 1 su 38 nella roulette americana.

I meccanisimi che ci spingono a giocare

Purtroppo ci sono specifici motivi per cui le persone giocano d’azzardo anche a fronte di possibilità relativamente basse di vincita. I due meccanismi più noti sono:

  1. Rinforzo variabile: questo tipo di rinforzo premia una persona in modo imprevedibile. Ad esempio, una slot machine potrebbe pagare dopo 3, poi 10, poi 1, poi 7 tentativi, e così via. Non c’è un pattern fisso o prevedibile. Questa imprevedibilità rende il comportamento (in questo caso, giocare) molto resistente all’estinzione. Anche se una persona perde ripetutamente, la speranza di una prossima vincita (rinforzata da occasionali piccole vincite) la spinge a continuare a giocare.

  2. Effetto near-miss: un altro fenomeno che spinge i giocatori a continuare è l’effetto “near-miss” (colpo mancato per poco). Si verifica quando i giocatori si avvicinano a una grande vincita, ma non la ottengono. Ad esempio, due simboli corrispondenti su una slot machine e il terzo quasi corrispondente. Questi “quasi colpi” possono stimolare l’adrenalina e dare l’illusione che una grossa vincita sia “dietro l’angolo”.

Questi meccanismi sono stati studiati ampiamente in psicologia comportamentale e sono alla base di molte forme di gioco d’azzardo. Forniscono un’intensa gratificazione intermittente, che può rendere il comportamento di gioco estremamente resistente e, in alcuni casi, portare alla ludopatia.

Concludendo

Il disturbo da gioco d’azzardo è un serio problema di salute mentale che può avere gravi conseguenze sia per la persona affetta che per le persone che le stanno vicino. Il trattamento può includere terapie individuali, di gruppo e farmacologiche. Se conosci qualcuno che potrebbe avere un problema di gioco d’azzardo, è importante cercare aiuto da professionisti specializzati.

Tutto quanto avete letto fin qui ha come ispirazione un libro e uno spettacolo teatrale realizzati dalla stessa persona: Federico Benuzzi, giocoliere, professore di liceo e divulgatore. Suggerisco a tutti il suo libro dedicato al gioco d’azzardo, ma ancor di più il suo spettacolo teatrale sullo stesso tema:

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