PRECISAZIONI: l’inviolabilità del domicilio

LEGITTIMADIFESAIDV

Questo volantino me lo state segnalando in tantissimi, sta circolando su Facebook molto più che su veri e propri blog. 12933130_10209001757908976_5635334491037774833_n (1)Eppure il sito stesso di chi ha lanciato l’iniziativa ha un articoletto a riguardo, che nessuno però condivide. Il testo è così breve che ve lo riporto per intero:

Una proposta di legge popolare per punire più severamente la violazione del domicilio col raddoppio delle pene e per accrescere la possibilità di difesa legittima senza incorrere nell’eccesso colposo. Con la nostra proposta chi si introdurrà nei privati domicili saprà, dunque, di pagare più severamente e di non potersi trasformare da aggressore in vittima chiedendo il risarcimento dei danni. Per le stesse ragioni chi difende l’incolumità o i beni propri o altrui all’interno del proprio domicilio non potrà rispondere della propria condotta, neppure a titolo di eccesso colposo in legittima difesa. L’ampliamento legislativo della tutela, volto anche ad evitare il rischio di alimentare la cultura dello ‘sceriffo fai da te’, cavalcata da forze politiche estremiste nei toni ma improduttive nelle soluzioni, vuole invece costituire un più forte deterrente verso i criminali”.

Segreteria
Italia dei Valori

Come spesso accade il testo è stato travisato, e ora circola come nel volantino qui sopra, anzi, a volte, senza l’immagine circola così:

Ciao
Comunico a tutti coloro che ne siano interessati che presso l’UFFICIO SEGRETERIA o ANAGRAFE del nostro comune di residenza é possibile firmare per un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni. Nella proposta di legge sarà potenziata la tutela della persona che difende la propria casa, i propri beni e i propri cari. La cosa più importante é che viene negato il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte. Mi permetto di segnalarlo perché partiti, giornali e televisioni non ne stanno dando assolutamente notizia, pertanto vi prego di firmare e far firmare il maggior numero di persone. Grazie. C’è tempo fino a metà maggio circa Serve solo la carta di identità in corso di validità ed essere residenti.

PASSATE PAROLA ANCHE AD AMICI . SI DOVRANNO RECARE PRESSO I LORO COMUNI DI APPARTENENZA

Il caos regna sovrano.

Come ha fatto presente ben più di una persona sotto ai vari post che girano nei comuni della cosa non si sa nulla. E difatti Italia dei Valori nel suo comunicato del 17 febbraio non dice minimamente di recarsi da alcuna parte, ma solo di essere in procinto di avanzare una proposta di legge popolare. Che evidentemente per ora non è partita. Che è partita (visto che nei commenti mi avete linkato il modulo raccolta firme) ma di cui gli uffici anagrafe sono per lo più all’oscuro.

Questo l’altro comunicato di Italia dei Valori che circola:

Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima. E’ questo in sintesi il tema della proposta di legge di iniziativa popolare presentata dall’Italia dei Valori, in un periodo segnato da frequenti episodi di criminalità ed incursioni dei malviventi nelle residenze dell’intero stivale.
Essa prevede il potenziamento della tutela della persona che difende la propria casa, i propri beni ed i propri cari. Tra i punti più rilevanti rientra la previsione di negazione del risarcimento danni al ladro per eventuali lesioni ad esso causate (o agli eredi in caso di decesso).
Da alcuni giorni è possibile firmare il modulo presente negli uffici della Segreteria Generale o Anagrafe di ciascun comune. Le firme saranno raccolte fino al 25 maggio 2016.
Per firmare sono richieste unicamente carta di identità in corso di validità e residenza nel comune dove si intende firmare. Perché la proposta di legge possa poi essere presentata alla Cassazione è necessario che vengano raccolte almeno 50mila firme.

Ma che cos’è esattamente una Proposta di legge popolare?

Ci viene in aiuto Wikipedia:

La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all’iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale (come la Regione), un progetto di legge, che sarà discusso e votato.
L’iniziativa popolare è un istituto di democrazia partecipativa, in quanto la sola volontà del corpo elettorale non produce di per sé effetti sull’ordinamento, infatti vi deve essere anche la volontà del titolare della funzione legislativa (il Parlamento a livello nazionale e il Consiglio Regionale a livello regionale) affinché il testo diventi legge.

Per poter presentare il progetto occorrono almeno 50mila firme. Validate. Non c’è’ nessun regolamento che dica che bisogna andare all’anagrafe o in segreteria. Un’associazione può chiedere al comune di far raccogliere le firme presso l’ufficio dell’anagrafe. Ma si può farlo anche con un banchetto in piazza (previo permesso comunale), basta preoccuparsi di raccogliere i dati necessari alla validazione della firma. Ma come spiega Wiki, anche raggiungendo le 50mila firme, senza la volontà del titolare della funzione legislativa non cambierebbe nulla. E su un argomento così delicato mi permetto di aggiungere: e per fortuna.

La proposta vorrebbe che venissero attuate modifiche all’articolo 614 del codice penale:

Articolo 1
(Modifiche all’articolo 614 del codice penale)
1. All’articolo 614 del codice penale sono apportate le seguenti modifiche:
a) Al primo comma le parole “da sei mesi a tre anni” sono sostituite dalle seguenti ”da uno a sei anni”;
b) Al terzo comma sono aggiunte le seguenti parole:”Ma si procede d’ufficio se il fatto è stato commesso per eseguire un delitto perseguibile d’ufficio”:
c) Al quarto comma le parole “da uno a cinque anni” sono sostituite dalle seguenti “da due a sette anni”;
d) Dopo il quarto comma è inserito il seguente:
Colui che ha posto in essere una condotta prevista dai commi precedenti non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subìto in occasione della sua introduzione nei luoghi di cui al primo comma”.

Articolo 2
(Modifiche all’articolo 55 del codice penale)
1. All’articolo 55 del codice penale, in fine, è aggiunto il seguente paragrafo: “Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52”.

Da qui in poi si tratta di mie personali opinioni, quindi se eravate solo interessati a leggere i fatti potete procedere oltre.

Vorrei anche vedere che bastassero 50mila firme per decidere d’introdurre una legge del genere. Perché se non si è capito il succo è: aumentiamo le pene a chi s’introduce in proprietà privata a rubare e diamo la possibilità a chi se li trova sulla propria proprietà di far di loro quel che gli pare, eliminando di fatto l’eccesso colposo.

Capiamoci ancor meglio, la legge è legge, una volta approvata va rispettata. Con i suoi articoli, i suoi commi, anche con le sue interpretazioni. Se introducessimo una legge che facesse esattamente quanto detto quale sarebbe la differenza tra il disperato che ha trovato la porta aperta e cerca un portafoglio (e magari ha più paura di voi che lo cogliete sul fatto) e la banda di opere d’arte che sta cercando un modo per trasportare la palma di Schifano che avete in salotto senza svegliarvi e quindi esser costretti ad uccidervi? Lo capite vero che si tratta di situazioni diverse? Che il topo d’appartamento è molto più spesso un ladruncolo di infima categoria che non ha alcuna intenzione di menarvi, ma spera solo stiate fuori casa il tempo sufficiente per rubare quel minimo che si aspetta di trovare. Con questo non minimizzo affatto l’atto, ho odiato davvero tanto i soggetti che durante un trasloco riuscirono ad entrare in casa dei miei genitori in dieci minuti e portare via qualche caro vecchio ricordo di famiglia. Ma non ho sperato di averli sotto mano per fargli male, mi sono limitato alla maledizione di Alex Drastico:

E per oggi è tutto.

maicolengel at butac.it

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