Come manipolo il follower: le restrizioni Covid in Francia

L'ennesima shitstorm della domenica (davvero, ma di domenica non c'è di meglio da fare?)

Domenica 6 febbraio sulla pagina Facebook di BUTAC sono arrivati in massa a commentare un articolo di due settimane prima, tutti arrivati grazie a un commento di Robby Giusti, influencer che su Facebook si definisce “La IENA BLU: Collabora con: Il Paragone.it, ByoBlu, La Redazione giornalistica Quotidiano La Pressa”. Il commento è apparso sotto al post con cui il 19 gennaio 2022 condividevamo l’articolo che potete trovare qui, dal titolo:

Quante gente in Piazza a Milano con Paragone?

Il commento di Giusti recita:

La piazza era pienissima, come del resto ieri a Roma! Il titolare di Butac che pensi alle recensioni sulla sua gioielleria di Bologna 😂😂😂 NO green pass sempre ! E a quelli che offendono rispondo: anch’io vi voglio bene 😘E che Butac inizi a guardare avanti, se noi di Italexit abbiamo informatori che ci dicono le cose per tempo e Butac no ci scusiamo, prossima volta li informeremo per rendere Butac un po’ più credibile😘
Al suo commento linkava un articolo apparso su FanPage, che il 2 febbraio titolava:

La Francia segue la Danimarca, via le restrizioni Covid: stop mascherine all’aperto e smart working

Ovviamente i follower di Giusti sono corsi sotto nostro post a commentare, tutti sempre molto carini nei modi e nei toni:

Fa sorridere che ci sia pure chi ci chiede notizie di una delle tante querele che abbiamo ricevuto negli anni, questa risale a un anno fa:

La pima cosa da sottolineare è che citare la mia attività extra BUTAC facendo curiosamente riferimento alle recensioni del negozio (che fino a quel momento erano buone, e che quindi non destavano preoccupazione alcuna) è atteggiamento da chi sta sperando che i suoi follower se ne occupino quanto prima. La mia attività da negoziante non ha nulla a che fare con questo blog. Ma veniamo alla parte più importante del post di Giusti, quella appunto in cui sostiene che lui il 15 gennaio sapeva in anticipo cosa avrebbe fatto la Francia. 

Vi riporto dall’audio del discorso di Giusti del 15 gennaio:

…i francesi, a differenza nostra, han mollato Draghi, han detto basta restrizioni, han capito che stanno sbagliando qualcosa…

E la stessa cosa il 6 febbraio Giusti l’ha ripetuta sulla bacheca Facebook di BUTAC, con commenti come:

BUTAC – Bufale un tanto al chilo ti pongo una domanda? Ma alla fine in Francia hanno allentato come dicevo io o no?

Giusti si collega all’articolo che sta condividendo ovunque, articolo che ha chiaramente letto di sfuggita.

Perché vedete, le manifestazioni promosse e sostenute da Giusti hanno questo volantino:

Direi che sia abbastanza chiaro che si tratta di manifestazioni contro il Green Pass e non contro generiche restrizioni.

 

Ma nel testo dell’articolo di Fanpage che Giusti linka in lungo e in largo viene riportato:

D’altronde, lo aveva annunciato già nei giorni scorsi il premier Castex: “A febbraio toglieremo la maggior parte delle restrizioni introdotte per contenere la pandemia grazie al nuovo pass vaccinale.

Grazie al nuovo pass vaccinale. E che cosa sarà mai il nuovo pass vaccinale? Un classico Green pass rafforzato, praticamente identico a quello italiano. Il primo ministro francese questa notizia l’aveva preannunciata il 20 gennaio, spiegando chiaramente che sarebbero state allentate le restrizioni proprio in quanto è stato attivato l’equivalente del nostro Green pass, quello contro cui Paragone e Giusti manifestavano in piazza a Milano.

Come titolavano anche i giornali:

Paragone porta Montagnier in piazza a Milano con i no green pass

O ancora:

  • A Milano raduno no Green pass e no vax con Paragone e Montagnier

  • “Sabato Paragone e Montagnier in piazza a Milano contro il green pass

  • No green pass in piazza a Milano per il premio Nobel Luc Montagnier: tensione con la polizia

Se a un raduno no green pass annunci trionfante che in un Paese vicino (la Francia) hanno tolto le restrizioni la piazza cosa pensa? Perché ti applaude? Ovviamente sono felici perché pensano che in Francia stiano togliendo il Green pass. Ma stai manipolando i fatti, visto che mentre si annuncia la fine delle restrizioni si introduce un pass vaccinale che sarà obbligatorio per accedere a:

  • musei,
  • teatri,
  • cinema,
  • ristoranti (anche le terrazze esterne),
  • treni a lunga percorrenza,
  • hotel,
  • campeggi
  • villaggi vacanze dove sia offerta ristorazione,
  • stabilimenti sportivi, piscine incluse,
  • stazioni sciistiche,
  • parchi divertimento,
  • concerti,
  • festival,
  • sale da gioco,
  • matrimoni in luoghi pubblici,
  • crociere sopra i 50 passeggeri,
  • discoteche,
  • centri commerciali e grandi magazzini sopra i 20mila metri quadrati

Non ci vedo molto da festeggiare per chi il Green pass non lo vuole. Specie visto e considerato che anche in Francia il Green pass a cui si fa riferimento è solo da contagio o vaccinazione, come il nostro rafforzato, nemmeno da tampone molecolare o antigenico. Il 20 gennaio, in contemporanea con l’annuncio del passaporto vaccinale, il premier Costex aveva preannunciato che dal 2 febbraio sarebbero state allentate altre misure di restrizione, proprio in virtù del fatto che entrava in vigore quel tipo di obbligo.

L’unica vera differenza tra Francia e Italia dal 2 febbraio è la mascherina. Anzi, per alcune attività si deve attendere il 16 febbraio, come ad esempio il consumare in piedi al bar, cosa che da noi è possibile da tempo, mentre in Francia è stata vietata più volte, l’ultima il 3 gennaio. Quella limitazione verrà tolta solo il 16 febbraio. Inoltre, ma anche questo Giusti e Paragone sembrano non averlo notato, la Francia ha esteso lo stato d’emergenza sanitaria, esteso fino al 31 luglio 2022, stessa data fino a cui sarà probabilmente obbligatorio il green pass rafforzato.

Non credo sia necessario aggiungere altro, se non che questo è un perfetto esempio di post-verità: i fatti non contano, esiste solo la narrazione che ne viene fatta e le reazioni da essa suscitate.

maicolengel at butac punto it

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