ANSA, lo studio israeliano e l’esperto italiano

Uno studio di un mese fa riportato da ANSA nonostante i chiarimenti fossero già arrivati da tempo

Ci tocca alla fine riparlare di qualcosa di cui, brevemente, avevamo già parlato a inizio maggio, ci tocca perché continuate a segnare quest’articolo di ANSA della settimana scorsa, articolo di cui avevamo cercato la rettifica taggando ANSA sia su Facebook che su Twitter, senza però aver ricevuto alcun cenno di vita.

Il breve articolo di ANSA titola:

Vaccini, in Israele +25% problemi cardiaci fra 16 e 39 anni

E nel sottotitolo:

Studio con esperti Mit. Broccolo, ‘sono dati del mondo reale’

Lo studio di cui parlano ANSA e il virologo Francesco Broccolo è quello che risale a fine aprile e di cui su BUTAC avevamo appunto parlato il 5 maggio 2022. ANSA e il virologo Broccolo non leggono BUTAC, come è normale che sia, ma nemmeno hanno tentato di fare qualche approfondimento sullo studio di cui parlano con così grande enfasi nel loro titolo.

Sia chiaro quanto riportano ANSA e Broccolo è vero, lo studio è reale, tratta i dati di persone vere, ed è stato veramente pubblicato a fine aprile in Israele. Peccato però che lo studio non si limiti a dire quanto raccontano ANSA e Broccolo, ma che spieghi con attenzione che sì, è vero che sono aumentati i problemi cardiaci nella fascia d’età evidenziata nel titolo, ma sono aumentati molto di più tra chi si è ammalato di COVID-19 senza vaccino rispetto a chi invece il vaccino l’ha fatto.

Quindi lo studio praticamente mette solo in evidenza che la COVID-19 aumenta i problemi cardiaci – cosa che fa anche il vaccino, solo in misura ridotta, una misura che non cambia le conclusioni sul rapporto tra rischio e beneficio. L’altra cosa che Broccolo e ANSA evitano completamente di menzionare, e che forse sarebbe stato il caso di spiegare, è che lo stesso Ministero della Salute israeliano, tra i committenti dello studio – che si basa proprio sul database del governo, messo insieme durante la pandemia – ha subito spiegato su Twitter che riportare i dati con titoli a effetto come fa ANSA è ingannevole.

Ma la principale agenzia giornalistica italiana se ne è bellamente infischiata, e a un mese di distanza dal tweet del Ministero della Salute israeliano ha pubblicato l’articolo di cui stiamo parlando, facendo evidente disinformazione.

La cosa che dispiace di più è che, oltre a noi che non siamo nessuno, altri hanno tentato di approfondire con ANSA senza che i loro social media manager abbiano mai risposto, o che l’articolo sia in qualche modo stato aggiornato.

Ad esempio Salvo Di Grazia, il principale debunker italiano in campo medico, ritwittando noi, scriveva il 9 giugno:

Nessuno ad ANSA gli ha dato ascolto. In compenso tutto il sottobosco antivaccinista italiano ha cavalcato l’articolo regalandogli migliaia di visualizzazioni, se non è paraculaggine questa…

La cosa che deprime di più è che invece quelli che fanno i fighetti della divulgazione, accademici che passano il tempo in TV a dire la loro su qualsiasi cosa che c’entri anche marginalmente con la medicina, di attaccare di petto ANSA se ne infischiano, sia mai che ne abbia a male e non parli bene di loro la prossima volta che hanno un libro in uscita. E così i complottisti hanno campo libero e ANSA si sente tranquilla.

Questa è l’informazione italiana, non stupiamoci se il pubblico a casa è male informato.

redazione at butac punto it

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