Il sussidiario che tifa per il Sì

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L’articolo ha già qualche giorno, ma solo oggi l’avete portato alla mia attenzione. Si tratta di un pezzo pubblicato sul Fatto Quotidiano e ripreso successivamente da tutte le testate del fronte del NO, purtroppo la sua versione sul FQ rientra tra quelle a pagamento, quindi ci tocca prenderne in contenuti dalle altre testate che l’hanno ripresa, come Il Giornale:

Sul sussidiario c’è il Sì

Il Senato è già renziano

Il “Sì” e il nuovo Parlamento sono già arrivati sul sussidiario delle scuole elementari. La curiosa storia arriva da un testo usato nelle quinte…
…E così a pagina 85, nella sezione Geografia, che si occupa pure dell’Organizzazione politica dello Stato, de Imparare Facile pubblicato dalla casa editrice Cetem viene spiegato il funzionamento delle due Camere. Come riporta il Fatto, nel primo periodo le cose sono abbastanza chiare: “La Camera dei deputati: i suoi componenti sono eletti diretta mente dai cittadini con le elezioni”. Ma è sul Senato che qualcosa non torna: ” “Il Senato della Repubblica: i suoi componenti sono indicati dalle diverse Regioni in cui è suddiviso il territorio Italiano”, si legge nel testo. Un vero e proprio endorsement al “Sì” prima che si vada a votare.

Quella in grassetto è la frase incriminata.

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Ma aspettate un secondo, se vado a prendere la pagina Wiki che mi spiega cos’è il Senato:

La Costituzione Italiana prevede che il Senato della Repubblica sia eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.

Quindi non è così errato parlare di regioni quando si spiega come viene eletto il Senato, cercando su un sito dedicato proprio alla scuola trovo il meccanismo elettorale spiegato così ai bimbi:

Il Senato è eletto su base regionale
Quanti sono i senatori?
I senatori elettivi sono 315. A questi vanno aggiunti i senatori a vita: sono gli ex Presidenti della Repubblica e alcuni cittadini che, a parere del Presidente della Repubblica, si sono distinti per altissimi meriti.
Cosa significa che il Senato è eletto su base regionale?
Vuol dire che ognuna delle 20 regioni italiane costituisce una circoscrizione alla quale spetta un certo numero di senatori.
Quanti sono i senatori per ciascuna regione?
La Costituzione protegge le regioni meno popolose, quindi, indipendentemente dalla popolazione, nessuna regione può avere meno di 7 senatori (Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Basilicata), tranne il Molise che ne ha 2 e la Valle d’Aosta 1.
Per le altre regioni come si fa?
A questo punto sono già assegnati 31 senatori a 6 regioni, gli altri 284 vanno assegnati, proporzionalmente alla popolazione, alle 14 regioni che restano.

Quindi non è così errato semplificare dicendo che i componenti sono indicati dalle varie regioni, sono le stesse a costituire le circoscrizioni elettorali per eleggere i senatori. Si sta parlando di un libro di testo per la 4a o 5a elementare, spiegare ai bambini il sistema maggioritario e proporzionale in uso non credo sia parte del programma. Certo la semplificazione poteva venir fatta meglio, magari usando il termine “base regionale” invece che “indicati dalle Regioni” ma vedere nella frase un implicito endorsment per il SI è assurdo, che ci siano soggetti che si sono indignati sulla cosa al punto da scriverci articoli sui giornali mi lascia allibito. Ma dimostra ancora una volta che la leva con cui si fa politica nel nostro paese è l’indignazione. Si spera nei voti di panza, e non quelli razionali ottenuti con programmi politici corretti e ideali condivisibili.

Per completezza d’informazione, Il Giornale, così come gli altri che hanno riportato la notizia non ha fatto verifiche, al punto che il titolo del sussidiario è errato in tutte le versioni di questa storia. Non è “Imparare facile” ma “Imparo facile”, testo edito appunto da CETEM per le elementari. Imparare facile è sempre un testo per la scuola, dedicato agli insegnanti di bambini con difficoltà di apprendimento.

maicolengel at butac punto it
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