L’Ucraina e le festività sovietiche…

Cancellate la Festa dei lavoratori e la Giornata della vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra mondiale perché "eredità del periodo sovietico"? Siamo andati a verificare

Sulla bacheca di un signore che segue su Facebook la mia pagina autore di BUTAC ho trovato la condivisione di un post che ho deciso di trattare per completezza d’informazione. Il post che veniva condiviso porta la firma di Emanuele Lele Dessì, che sul suo profilo Facebook dice di lavorare per l’Istituto Italia BRICS.

Il post riporta queste parole:

Kiev mette al bando la Festa dei Lavoratori e il Giorno della Vittoria.
Il regime ucraino ha decretato che la Festa dei lavoratori (1° maggio) e la Giornata della vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra mondiale (9 maggio) non saranno più giorni festivi, in quanto “eredità del periodo sovietico”.
Questa notizia conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, che i nostri governi stanno sostenendo un nazista.

Stesse parole usate da Giorgio Bianchi sul suo canale Telegram, usando come fonte un altro canale Telegram, quello di Marx21 – perché la verifica dei fatti per Bianchi, fotoreporter di fama internazionale, era probabilmente troppo complessa.

Curiosamente, sempre il 28 aprile, anche su Twitter esce la stessa notizia, con le stesse identiche parole:

Fonti della notizia, a parte il canale Telegram citato da Bianchi? Nessuna. E dire che sarebbe bastato poco per verificarla.

Siamo di fronte a un classico caso di malinformazione, notizie basate su fatti reali ma diffuse in malafede, senza dare informazioni che sarebbero essenziali per comprendere la situazione. Perché sì, è vero che i due giorni citati quest’anno (come l’anno scorso) non saranno di festa, ma non in quanto eredità sovietiche, bensì perché al momento in Ucraina, vista la guerra in corso, vige la legge marziale che di fatto sospende le festività lavorative, tutte. Non solo quelle relative al 1 e al 9 maggio.

Per chi volesse verificare, qui trovate il codice delle leggi sul lavoro, incluse le festività, con la relativa specifica della legge 2136-IX del 15-03-2022 che appunto prevede questa sospensione.

Quello che possiamo aggiungere è che a febbraio alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, era stata depositata dall’opposizione al governo una proposta di legge per sospendere le festività dell’8 marzo, del primo e del 9 maggio. Proposta che però non è andata in porto, sia in quanto presentata appunto dall’opposizione al governo, sia perché non aveva senso discuterla visto che tutte le festività, causa legge marziale, sono al momento sospese.

Tutte cose che un fotoreporter di fama internazionale come Bianchi avrebbe dovuto essere in grado di riportare ai propri follower, ma a quanto pare non è molto interessato ai fatti.

Giusto per non farci mancare niente ci teniamo a evidenziare come la stessa notizia sia stata rilanciata anche da Chef Rubio, sempre su Twitter:

 

Rubio, a differenza dei profili di cui sopra, ha scelto di usare come fonte un articolo sul blog Il Simplicissimus, articolo che dimostra alla perfezione come la propaganda filorussa lavori da ormai dieci anni. Infatti come potete vedere qui sopra l’articolo risale a nove anni fa, Zelensky non era a capo del Paese, la guerra in Donbass stava per cominciare e a qualcuno serviva gettare fango sul governo ucraino.

maicolengel at butac punto it

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