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La pubblicità del PD con le schede per votare dall'estero è un falso

Iniziano ad arrivare sempre più segnalazioni dedicate alle imminenti elezioni italiane. L’ultima in ordine di tempo è quella che ci chiede di verificare un video che sta circolando in maniera consistente, questo:

A noi l’avete inviato su WhatsApp, dove ci pare di capire sia diventato virale, ma come segnalato da Open è stato condiviso anche su YouTube da Beppe Grillo, che nella descrizione ha usato queste parole:

Ho ricevuto questo video, guardatelo. Non sappiamo se sia vero o un falso. Per tutti gli italiani all’estero: fateci sapere se anche voi avete ricevuto santini elettorali all’interno della documentazione di voto. Se fosse vero ciò che si afferma nel video sarebbe una truffa alla luce del sole. Dobbiamo assolutamente avviare una riforma sostanziale del meccanismo di voto degli italiani all’estero, utilizzando nuove tecnologie, come l’i-vote, il voto via Internet, che il M5S utilizza da quando è nato. Grazie all’uso dello SPID possiamo renderlo operativo da subito, anche per le votazioni nazionali e i referendum.

Nel video viene mostrata una busta – già aperta – dove sarebbe presente, oltre al materiale necessario per esprimere il voto dall’estero, anche un depliant di propaganda elettorale del PD. Ovviamente non possiamo fare fact-checking su quella busta aperta. Ma lo spirito critico viene in nostro aiuto: se qualcuno dei vari consolati avesse inserito propaganda elettorale per uno specifico partito all’interno delle buste per il voto all’estero, in quanti avrebbero denunciato l’accaduto sui social? Decine di migliaia di elettori – a meno che uno non voglia credere che siano tutti felici di ricevere volantini elettorali di quello specifico partito. Invece a oggi abbiamo solo questo video, e nessuno che abbia mostrato qualcosa di simile con una busta ancora chiusa.

Io comunque una minuscola verifica l’ho fatta, chiedendo agli amici residenti all’estero se avessero ricevuto la busta per votare e se ci avessero trovato dentro pubblicità di qualche tipo. Da tutti ho ricevuto risposte negative. Nessuno di loro ha trovato un tagliandino elettorale, di nessun partito.

Il vittimismo degli estremisti

Veniamo alla questione “qui si può votare solo questi” di cui si lamenta il signore nel video, mostrando come manchino partiti come Vita, ItalExit, Italia Sovrana e Popolare. La spiegazione però è molto semplice, un partito per poter esser presente sulle schede elettorali deve raccogliere un numero di firme sufficienti, non sono tantissime, 250 per ognuna delle quattro circoscrizioni.

Quei partiti non ci sono riusciti. Per cui, secondo la legge (il DPR 361 che risale al 1957, non una novità di cui accorgersi solo ora), non hanno diritto a essere presenti nelle schede per il voto dall’estero, non a causa di un complotto contro di loro, ma perché così è scritta la legge. Anzi, fossimo ancora con la legge originale del 1957 le firme da raccogliere in ogni circoscrizione sarebbero state 500, mentre invece sono dimezzate come previsto in caso di scioglimento anticipato delle Camere: infatti dal 2001 (art. 8 comma 1 legge 459 del 2001) si è deciso che quando capita lo scioglimento anticipato le firme necessarie, avendo meno tempo per raccoglierle, sono dimezzate.

Concludendo

La dirigenza del PD pare aver dichiarato che presenterà denuncia per il video in questione, ma il problema è sempre il solito, sapere chi l’ha fatto. Come avete potuto vedere e sentire non si fanno nomi e non si vedono volti, solo il solito video anonimo diffuso per generare confusione. Sono anni che il web è appestato da questo modo di fare comunicazione, anni in cui chi dovrebbe vigilare l’ha fatto poco e male.

maicolengel at butac punto it

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