Blondet, Lunedi e Tina Anselmi

È vero, il medico intervistato da Buongiorno Lazio ha ritrattato quanto detto, ma il parallelo che Blondet traccia tra Lunedi e Tina Anselmi si basa su vecchia disinformazione

Nel giugno 2023 trattammo un servizio della redazione RAI di Buongiorno Lazio riguardante il Long Covid e i vaccini. Potete trovare il nostro articolo qui. Segnalammo già il 15 giugno 2023 alla redazione che forse era il caso di fare un secondo servizio per fare un po’ di chiarezza sulla materia:

Stesse identiche cose scrivemmo via mail, mai ricevuto risposta.

Sono passati mesi, e il video del dott. Lunedi, ospite a Buongiorno Lazio, è diventato virale. Nonostante i nostri sforzi con l’articolo, e le smentite del gruppo per cui lavora il Dott. Lunedi la situazione non è cambiata. E la redazione di Buongiorno Lazio solo pochi giorni fa ha scelto, senza spiegazione alcuna, di rimuovere quel servizio dal proprio archivio. Questo modo di fare è sbagliato, perché non fa altro che solleticare la fantasia di quei soggetti che credono a teorie del complotto di vario genere. Soggetti che durante la pandemia hanno proliferato alla grande. Soggetti che, nei mesi successivi, hanno diffuso quell’intervista ripetutamente, fino a renderla virale. Virale ma svanita dal sito della televisione pubblica.

Tra coloro che hanno ricondiviso l’intervista c’è anche Maurizio Blondet, che sul suo blog il 16 settembre ha pubblicato un articolo dal titolo:

Contrordine: il vax fa bene – altrimenti…

Articolo in cui ci racconta:

Il dottor Fernando Lunedì ha ritrattato quanto detto.

Durante il tgr Lazio, il medico responsabile del Centro long covid INI Città Bianca aveva asserito che tipologia di vaccino e numero di dosi incidessero sui sintomi rientranti nel long covid.

Prontamente è arrivata la “precisazione” attraverso un’intervista pubblicata sul sito del gruppo sanitario per cui lavora.

Fernando Lunedì specifica di essere convintamente vaccinato, che vaccino e presidi sanitari siano stati determinanti nel contrasto al covid e che – al contrario – il vaccino ha avuto un’azione curativa sui pazienti affetti da long covid.

Blondet, a quel punto, ha pensato bene di fare un parallelo tra Lunedi e Tina Anselmi:

Ma prima di giudicare e condannare, ricordate quello che accadde a Tina Anselmi

Era il lontano 1979, quando Tina Anselmi è ministro della Sanità, decide il ritiro di migliaia di farmaci che una commissione tecnica ha appena giudicato inutili o addirittura pericolosi.

Da lì a poco, viene avvicinata da un esponente delle industrie farmaceutiche che le offre 35 miliardi di lire in valuta estera presso una banca svizzera di sua scelta, affinché ritiri quel provvedimento.

Il mattino dopo, la Tina Anselmi rende pubblico questo tentativo di corruzione.

Trascorsi pochi giorni,

LA SUA AUTO SALTA IN ARIA.

Per pura coincidenza e solo per pochi attimi di ritardo, la senatrice si salva.

Dopo poche settimane fu destituita dal suo incarico di ministro della Sanità.

Peccato che il racconto di Blondet su Tina Anselmi sia sbagliato, essendo basato su voci di corridoio che sono state smentite ripetutamente nel corso degli anni. Ne parlammo, anche grazie all’aiuto di una nipote della senatrice, qualche anno fa proprio qui su BUTAC, ma Blondet evidentemente non ci legge. Vi riporto alcuni paragrafi del nostro vecchio articolo:

…davvero ricevette un’offerta da 35 miliardi per ritornare sui propri passi su quei farmaci?

In realtà no. È vero che la Anselmi parlò di corruzione, ma come riportava Repubblica proprio negli anni Ottanta (grazie di aver riportato buona parte dei vecchi articoli online):

“Ho parlato di come lo Stato si deve difendere dalla corruzione – ha detto l’Anselmi ai cronisti di Montecitorio – e poiché non basta parlare genericamente ho fatto un esempio personale, ricordando tentativi di corruzione fatti non direttamente ma attraverso segnali ripetutisi nel tempo durante la mia permanenza al ministero della Sanità.

Quindi Tina Anselmi non ha detto che le hanno offerto 35 miliardi per far restare quei farmaci in vendita. Il caso venne fuori parlando di corruzione nello Stato italiano. Tina Anselmi stava spiegando quanto lo Stato dovrebbe difendersi proprio dalla corruzione, e come esempio ha portato quanto visto mentre era ministro della Sanità. Non offerte dirette, non tangenti e bustarelle, ma segnali che facevano capire che ci sarebbe stata la possibilità.

Sempre dal nostro vecchio articolo:

…abbiamo visto che la tangente non era proprio come viene raccontata. E l’auto saltata in aria? Non esiste. L’unica traccia di un … atto intimidatorio è legata a una cassa di tritolo, di cui sulla stampa si parla pochissimo. L’8 marzo 1980 (quando Anselmi non era già più Ministro della Salute ma presidente della commissione sulla P2) … una cassa con del tritolo inesploso è stata trovata nel giardino di casa di Anselmi.

A Blondet sarebbe bastato leggere la biografia di Tina Anselmi per scoprire che di tangenti da 35 miliardi e di auto esplose non si parla, ma a lui dei fatti evidentemente importa poco.

È stato un errore da parte della RAI mantenere online per mesi un’intervista dalla quale lo stesso intervistato si è (in parte) dissociato. Come è stato un errore intervistare, in un servizio della televisione pubblica, un medico che non rappresenta i medici italiani ma solo uno specifico gruppo che si occupa di sanità privata.

Questo tipo di errori portano conseguenze, quali lo capite da quanto riportato fino a qui.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

 

Sostieni il crowdfunding per il decennale di BUTAC e Minerva – Associazione di divulgazione scientifica. Abbiamo realizzato magliette, spille e quant’altro per ringraziare tutti quelli che vorranno aiutarci a organizzare una due giorni di eventi gratuiti in autunno a Bologna!

Oppure, come sempre, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.