Il Prozac e gli istinti omicidi
Nei vari articoli copia e incolla l’uno dell’altro che parlano della solita sentenza del tribunale di Rimini che evidenzia la correlazione tra vaccino e autismo (correlazione inesistente secondo la scienza) ultimamente trovo spesso citata una sentenza americana riguardante il Prozac. La sentenza è vecchia, ma uno dei siti che ci regala tante perle copia e incolla ce la descrive così:
Negli USA recentemente è stata emessa una sentenza altrettanto clamorosa, perchè la prima nel suo genere che attribuisce ad un farmaco come il famigerato Prozac laresponsabilità di avere traformato in assassino un tranquillo ragazzo americano, secondo il giudice Robert Heinrich. I farmaci, nuovi rei non confessi di danni irreversibili? A volte sì.
Il tutto per supportare appunto la tesi che anche i vaccini possano avere questo tipo di problematiche. La prima volta che l’ho vista citata questa sentenza mi son detto vabbé, ennesima boiata…alla terza citazione mi sono incuriosito, alla quarta ho deciso d’indagare.
E’ vero nel 2011 (recentemente per curiosity che ha pubblicato l’articolo ieri l’altro è un concetto molto vago) un giudice ha emesso una sentenza che vede nell’uso (e abuso) del Prozac una attenuante per l’omicidio commesso da un minorenne con tendenze depressive in cura appunto sotto Prozac.
Cercando in rete oltre ai mille copia e incolla in italiano si trovano moltissime fonti di medio/bassa lega che una volte lette si rivelano come originali in inglese di quelli in italiano, tutte senza raccontarci nulla di nuovo, ma io ero curioso della storia di questa sentenza, e sono andato più in la. Ho trovato di che caso si sta parlando.
Facciamo un salto indietro, siamo nel 2009 l’imputato 17enne ha precedenti per abuso di droghe, uso di cocaina e problemi familiari, dopo aver manifestato tendenze sucide viene visitato da medici che scelgono di trattarlo con il Prozac, la terapia sembra funzionare, e seppur i dissidi casalinghi continuino il giovane dice al medico Dott. Miller di stare meglio con la terapia. Qualche giorno dopo il fattaccio, due amici vanno a trovarlo, sembra che nell’entrare in casa uno dei due abbia urtato il pavimento tanto da lasciare un graffio, l’imputato li fa accomodare in una stanza, e dopo essersi fumato una sigaretta con uno dei due accoltella il “colpevole dello sfregio al pavimento”. Il restante amico successivamente racconta alla polizia che l’imputato sembrava essersi tramutato di punto in bianco, da amicone a killer.
L’imputato si è dichiarato colpevole, ma nel 2011 la difesa ha attaccato il Prozac come causa scatenante dell’omicidio, e avvalendosi della consulenza di un discusso medico americano ha convinto il giudice A NON PROCESSARE l’imputato da adulto, ma di limitarsi a processarlo come minorenne. Quindi non è che il giovane se n’è andato impunito a casa, ha comunque dovuto scontare una pena più lieve e come conseguenze per il suo futuro. Peccato che le cose non siano finite qui, a gennaio 2013 il giovane ha tentato di fare causa ai medici che avevano prescritto quel trattamento, per ora i medici hanno ribattuto portando prove e documentazioni che sembrano convenire che non sia stato alcun errore diagnostico e che il giovane stesso fosse il problema, ma la causa è ancora aperta.
Ma le analogie (strano eh) con i soliti articoli che citano il Tribunale di Rimini sono tantissime. anche in questo caso si tratta di una sentenza basata su di UN UNICA CONSULENZA esterna, consulenza chiacchieratissima, visto che il Dott. Breggin è noto per il suo totale rifiuto di qualsiasi farmaco psichiatrico, e sono anni che lotta per la loro messa al bando (non so, a me sta cosa ricorda scientology, a voi no?)…non mi sembra il consulente più adatto per un caso così…sbaglierò…
Comunque nelle varie ricerche fatte in merito ho trovato questo articolo sul National Post Americano, che mi sembra spiegare tutto molto bene, portando pareri di altri medici, pareri del Medical Board e tutti concordano che sia una sentenza “guidata” e che non troverà altri sostenitori della cosa…che dire!
Tutti i medicinali hanno effetti collaterali, tutti i medicinali hanno controindicazioni, assumerli va sempre fatto seguendo alla lettera dosaggi ed istruzioni del medico curante.
Dopo la sentenza del 2011, si è arrivati a Gennaio 2013, ed una causa intentata dal minorenne contro i medici che gli avevano prescritto il Prozac, suddetti medici a Giugno si sono dichiarati parte lesa, e questa volta sembra che la legge sia dalla loro parte, per correggere quella sentenza guidata del 2011…vedremo come andrà a finire…