Momento di riflessione

L'insegnamento animale e la convinzione dell'aver ragione, dopotutto è il concetto che conta...

Domenica veniamo taggati da alcuni follower sotto a un tweet del profilo @cuoreischitano, il tweet sotto cui ci taggano è questo:

MOMENTO DI RIFLESSIONE L’insegnamento animale: i primi 3 lupi 🐺sono quelli deboli e malati. Sono loro che danno il ritmo alla camminata di tutto il branco. Se fosse stato il contrario, sarebbero rimasti ultimi e sarebbero morti. Altro tweet: In caso di attacco sono i primi a sacrificarsi. Questi creano il percorso nella neve, per far risparmiare energia a quelli che stanno dietro di loro. Sono seguiti da 5 lupi, forti, che formano l’avanguardia. Al centro si trova la ricchezza del branco 11 lupe e per concludere in bellezza ultimo tweet: Successivamente gli altri 5 lupi formano la retroguardia. L’ultimo, quasi isolato dal branco, è il leader. Lui deve vedere bene tutto il gruppo per poterlo controllare, dirigere, coordinare e dare i comandi necessari. Alcuni lo chiamano mondo animale…

Il tweet riporta la solita foto col branco di lupi, smontata qui su BUTAC nel 2015. La vediamo e subito rispondiamo al tag confermando la bufala, dopo pochi minuti linkiamo il nostro articolo del 2015. Nel mentre notiamo che, per fortuna, altri avevano già linkato il nostro e altri articoli, a spiegare che si trattava appunto di una bufala. Passano pochi minuti e puff, veniamo bloccati da Patrizia Cuore Ischitano. Il blocco arriva in contemporanea a questa risposta al nostro tweet:

Replying to @butacit Ma quante volte hai condiviso sta cazzata di Butac del 2015? Sei tu l’autore e vuoi farti pubblicità, corretto?🤣 Parco Nazionale d’Abruzzo. Il video é incredibilmente stupendo. Data: febbraio 2023🤷‍♀️ Puntacazzisti ne abbiamo? 🤣

Insieme alla risposta Patrizia condivide uno screenshot dove viene riportata la stessa leggenda urbana, con sotto un video che riporta in sovraimpressione la scritta Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. A lei basta quello per decidere che noi diciamo sciocchezze e siamo in cerca di visibilità, lei invece è dalla parte dei fatti. Peccato che ci vogliano pochissimi minuti per trovare quel video, pubblicato sul sito di Repubblica il 3 febbraio 2023, e scoprire che non ha nulla a che fare con la leggenda urbana riportata da Patrizia. Anzi, come spiegato dal sunto riportato da Repubblica il video dimostra proprio quanto spiegavamo nel nostro articolo del 2015:

Parco Nazionale d’Abruzzo. Dopo ore e ore di avvistamento, un fotografo è riuscito a filmare la scena di un branco di lupi sulla neve. Gli animali divorano i resti di una carcassa, ma il più debole del gruppo (dal secondo 13 si vede in primo piano) è stato cacciato dai capi – i due lupi con la coda, la testa e le orecchie alte – che non lo fanno avvicinare al cibo. Gli esemplari più forti poi proseguono il cammino e lasciano indietro il lupo malato.

Noi siamo stati bannati da Patrizia, che nel frattempo vede la popolarità del suo post crescere sempre più, anche se sono in tanti che le segnalano che si tratta di una bufala, alcuni linkando noi, altri linkando altri fact-checking che lo confermano. Ma a Patrizia i fatti non importano, come spiega nel suo tweet successivo:

P.S : È INUTILE CHE MI INTIMATE IN DM DI CANCELLARE QUESTO TWITT. NON LO FARÒ MAI PERCHÉ SONO LIBERA DI PUBBLICARE QUEL CAXXO CHE VOGLIO, PURE FOSSE VERAMENTE UNA BUFALA! QUINDI PASSATE OLTRE E FATEVI UNA VITA. 🤷‍♀️

Patrizia ha assolutamente ragione, lei è libera di pubblicare quello che le pare, e da regole del social è anche libera di bloccare chiunque voglia. Cosa che ha fatto con chiunque le abbia segnalato la bufala, continuando imperterrita a riportare lo screenshot col video dal Parco nazionale d’Abruzzo. Patrizia però a noi serve per cercare di farvi capire, per l’ennesima volta, come funzionano certe dinamiche social. La cosa che dispiace è che Patrizia condivide uno screenshot che in realtà sbufala le sue stesse parole, ma non se ne rende conto; o forse sì, ma ormai ha mandato a quel paese così tanti che glielo facevano notare che ammettere di essersi sbagliata diventa difficile. E quindi insiste a condividere qualcosa che, se letto con attenzione (e cercato sulla bacheca che per prima l’ha condiviso), dimostra l’inconsistenza della leggenda urbana condivisa. La bacheca originale è ovviamente quella dell’autore del filmato – non della foto del primo post – condiviso da Repubblica, quella di Pietro Santucci, che il 2 febbraio scriveva questo post:

Le regole del branco

Non potevamo immaginare quale fosse stato il livello di ammirazione prima di arrivare sul luogo di osservazione… nemmeno lontanamente.
In questa breve sintesi di una mezza giornata trascorsa insieme ai lupi si possono evidenziare alcune dinamiche che permettono di comprendere la perfetta organizzazione del lupo.
Una parte del branco si avvicina ai resti di una carcassa, tra di essi i due alfa e due subordinati. I due capobranchi riconoscibili da alcuni atteggiamenti, testa, coda e orecchie alte, dirigono e controllano gli altri individui. Oltre ai 4 esemplari in buona salute… anche il capobranco maschio lo è nonostante zoppichi un po’… ce n’è un quinto purtroppo malato e relegato ai margini, per questo motivo gli viene privato di mangiare, sembrerebbe crudele ma le regole sono queste e il buon esito della caccia e la sopravvivenza del branco dipende dall’efficienza e la complicità di ogni individuo in una strategia votata all’autoconservazione.
A questo punto alzate il volume e guardatelo a schermo intero.
Buona visione.
Pietro Santucci
Pnalm – febbraio 2023

La narrazione opposta fa crescere in chi la condivide la convinzione che nel mondo animale ci sia compassione per gli anziani, cosa che evidentemente chi condivide auspica che succeda anche nel mondo umano. Peccato che come sappiamo bene quella compassione, perlomeno nel branco di lupi, è appunto inesistente.

In compenso ogni volta che questa bufala viene ricondivisa qualcuno fa nuovi meme che a noi fanno sempre tanto sorridere, oggi è stata la volta di questo:

The 3 in the front are wolves. Do wolf things. Very wolfy. The 5 in back are also wolves. Lots of wolves there. 5 more wolves. The last one is a wolf.

maicolengel at butac punto it

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