Cristiani copti picchiati e notizie non verificate
Ci risiamo, l'immigrato musulmano è sempre il cattivo perfetto!
ARTICOLO AGGIORNATO ALLE ORE 16:16 -29 APRILE 2022
La notizia di cui stiamo per parlare non è stato possibile verificarla, ma anche senza una verifica ritengo che sia un argomento interessante da trattare su BUTAC. Abbiamo ricevuto una segnalazione decisamente succinta che vi riporto nella sua interezza, mantenendo l’anonimato dell’autore:
Salve mi chiamo XXXX YYYY ZZZZZ e sono un italiano convertito all’Islam, ho letto sul Giornale che a Torino dei copti sarebbero stati aggrediti da musulmani per via del Ramadan violato, pur essendo i copti cristiani ergo non hanno nulla a che fare con il Ramadan. Potreste verificare la veridicità del fatto in sé e reali circostanze?
Grazie mille
“Rispettate il Ramadan”. Cristiani copti picchiati
L’articolo a firma Alessandra Benignetti riporta:
Siamo a Barriera di Milano, enclave multietnica di Torino. Un quartiere ostaggio di pusher e degrado. Qui Sherif Azer, piccolo imprenditore edile di origine egiziana, in Italia da 40 anni, stava passeggiando con il fratello Nabil Pasquetta. I due prendono il caffè al bar e si accendono una sigaretta. All’improvviso la conversazione è interrotta. «Due ragazzi, forse marocchini o tunisini, si sono avvicinati gridando in arabo che è proibito fumare nel mese del digiuno», racconta Sherif. Tenta di spiegare che sono cristiani copti, ma i giovani, usciti da un negozio di alimentari halal, non sentono ragioni: «Qui comando io, ha urlato uno dei due, e poi ha bestemmiato il nome di Gesù». A quel punto arrivano altre 7-8 persone, volano schiaffi e calci. A due giorni dall’aggressione Sherif è ancora sotto choc: «Ero terrorizzato, temevo ci uccidessero».
La notizia esiste solo su Il Giornale, e su altri due siti che la riprendono da Il Giornale, uno che conosciamo bene – VoxNews -, l’altro è il sito di Giovanni Donzelli, deputato toscano di Fratelli d’Italia. Nella notizia ripresa da il Giornale si parla di ospedale e di uno dei protagonisti della vicenda che avrebbe sporto denuncia, io ho tentato di contattare il commissariato di zona senza però avere nessuna conferma della notizia. Nell’articolo de Il Giornale viene fatto un altro nome, quello dell’assessore alle Politiche Sociali del Piemonte Maurizio Marrone, anche lui eletto tra le fila di Fratelli d’Italia. Cerco notizie su Sherif Azer che è evidentemente fonte della notizia, e curiosamente trovo una narrazione molto simile che risale a nove anni fa.
Nel cercare altre notizie si può trovare che Sherif non è solo un piccolo imprenditore di origine egiziana in Italia da quarant’anni, ma che è stato il responsabile dell’associazione Salviamo i cristiani. Associazione che guarda caso è stata molto attiva sui social proprio tra il 2012 e il 2013, anche grazie ai post sempre condivisi di Magdi Cristiano Allam.
Da quando esiste BUTAC purtroppo ci è capitato di trovarci di fronte a notizie per cui nessun giornalista aveva fatto la benché minima verifica, notizie che non abbiamo potuto affermare fossero false, ma neppure vere, ne abbiamo purtroppo viste tante, troppe oserei dire. Notizie che in un Paese normale sarebbero state avallate dalle Forze dell’ordine che ci avrebbero subito tenuto a stabilire quale fosse la verità dei fatti.
Negli ultimi dieci anni in Italia questo non è quasi mai successo.
Io non ero a Barriera di Milano a testimoniare come sia andata, ma mi pare evidente che qui l’unica fonte di quanto accaduto siano proprio i protagonisti della vicenda, senza che ci sia alcuna prova a dimostrare come si siano svolti i fatti. Non vorrei rivedere una nuova ondata di notizie senza alcuna verifica nate solo e unicamente per attaccare gli immigrati musulmani su cui certe testate campavano alla grande. Sarebbe bello vedere un governo serio istituire un vero gruppo di lavoro che facesse da vero osservatorio su questo genere di disinformazione. E non per istituire strumenti censori, ma per dare autorevolezza alle notizie verificate e toglierne a quelle senza fonti. Ma so di essere solo un idealista, con sogni utopici irrealizzabili.
Ma ricordo a tutti che sono passati quattro anni nessuno ha mai risposto: cos’è successo a Battipaglia?
Non posso aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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